“C'È UNA VERA DIFFERENZA TRA RATZINGER E BERGOGLIO CHE NON SI PUÒ NASCONDERE, COME INVECE SI STA FACENDO IN QUESTI GIORNI” - MARCELLO PERA: “BENEDETTO XVI È STATO L'ULTIMO DIFENSORE DELLA COSCIENZA EUROPEA E CONSIDERAVA L'EUROPA COME PATRIA DI ELEZIONE DEL CRISTIANESIMO. FRANCESCO VIENE DA UN ALTRO MONDO, NON CREDO CHE ABBIA PER L'EUROPA GLI STESSI INTERESSI, LA STESSA ATTENZIONE SE NON PER MOTIVI CONTINGENTI, COME LA GUERRA DI ADESSO…”

Estratto dell’articolo di Lorenzo Salvia per il “Corriere della Sera”

 

MARCELLO PERA

Marcello Pera, oggi a Palazzo Madama per Fratelli d'Italia, è stato molto legato a Benedetto XVI. […]

 

«Senza radici»: e invece l'idea del vostro libro scritto a quattro mani […] La tesi di fondo di quel libro era che l'Europa si vergognasse delle sue radici cristiane. È ancora così secondo lei?

«Rispetto a quel periodo la situazione non è migliorata, anzi è peggiorata. L'Europa sta professando e imponendo una cultura che è fortemente anticristiana con i suoi intellettuali, con i suoi mezzi di comunicazione, con i suoi politici. La crisi è più profonda di allora».

 

BERGOGLIO RATZINGER

[…] «Ratzinger è stato impressionante. […] Tutti si sono sentiti in dovere di interloquire con lui, e tanto lui ha influito che alcuni si sono sentiti in difficoltà nel replicargli. Ricordo un imbarazzatissimo Sarkozy, presidente laico della laica Francia, dire a Roma che la Francia era cristiana. In ogni caso Benedetto aveva sì risvegliato una coscienza europea, ma era anche consapevole che il processo potesse svilupparsi soltanto con un appello, uso le sue parole, alle minoranze creative. Nel senso che l'Europa si sarebbe salvata solo se alcuni gruppi, sparsi qua e là, all'inizio in catacombe e cenacoli, avessero ripreso la fede cristiana come fondamento».

 

BERGOGLIO E RATZINGER A SAN PIETRO PER IL CONCISTORO

D'accordo, ma quindi è riuscito oppure no a risvegliare la bella narcotizzata?

«Lui ha fatto moltissimo, è stato l'ultimo vero difensore della civiltà europea. […]».

 

Benedetto XVI ultimo difensore della civiltà europea, diceva. Secondo lei, quindi, Papa Francesco non ha fatto lo stesso?

«C'è una vera differenza tra i due Pontefici che non si può nascondere, come invece si sta facendo in questi giorni. Benedetto considerava l'Europa come patria di elezione del cristianesimo. Francesco viene da un altro mondo, non credo che abbia per l'Europa gli stessi interessi, la stessa attenzione se non per motivi contingenti, come la guerra di adesso».

BERGOGLIO E RATZINGER A SAN PIETRO PER IL CONCISTORO

 

[…] Sbagliò a dimettersi?

«Le ripeto le parole che gli dissi all'epoca, di persona. Santità io accetto ma non ho compreso e non sono sicuro. Lui rispose con il silenzio che ha accompagnato quel gesto. Il mio timore era ed è legato soprattutto alle possibili conseguenze di quel gesto. E cioè che dopo di lui potrebbe dare le dimissioni un altro Pontefice con il risultato di trasformare il capo della Chiesa dal successore di Pietro al semplice vertice di una gerarchia». […]

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