marco gervasoni

“LA MIA È LEGITTIMA CRITICA POLITICA, SE DIVENTA VILIPENDIO VUOL DIRE CHE SIAMO IN REGIMI DI ALTRO TIPO" - PARLA MARCO GERVASONI, IL PROFESSORE INDAGATO PER VILIPENDIO A MATTARELLA: “NON MI RICORDO DI AVER MAI OFFESO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. PER ESEMPIO, SCRISSI CHE MATTARELLA È IL VERO CAPO DEL REGIME SANITOCRATICO” – “OGNUNO SI ASSUME LA RESPONSABILITÀ DI CIÒ CHE SCRIVE. O SI PENSA FORSE CHE I TWEET SIANO ISTIGAZIONE A DELINQUERE? UN CONTO SE AVESSI SCRITTO ANDATE ED ASSALITE IL QUIRINALE, UN ALTRO SE…”

marco gervasoni

1 - GERVASONI: "INDAGATO PER VILIPENDIO A MATTARELLA MA È LEGITTIMA CRITICA POLITICA"

Da www.adnkronos.com

 

"L'unico reato per cui sono indagato è vilipendio al presidente della Repubblica a mezzo social su twitter. La cosa curiosa è che il mio profilo è pubblico, e tutti possono andare a vedere cosa ho scritto, quindi non so perché ci sia stato bisogno di cercare altre prove scaricando tutti i miei materiali e portando via due pc". Così all'Adnkronos il professore universitario Marco Gervasoni, docente dell'ateneo del Molise finito tra i perquisiti nell’indagine per minacce a offese al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che conta undici indagati.

SERGIO MATTARELLA

 

"I Carabinieri del Ros sono stati molto corretti, gentili e attenti - sottolinea Gervasoni - ma è stata certo una sorpresa trovarmi gli uomini del reparto speciale, quelli che normalmente si occupano di Totò Riina e dei jihadisti, alla porta di casa... io sono un professore universitario e la mia è stata solo legittima critica politica".

 

Certo, ammette il docente, "sul mio profilo i post contro il presidente della Repubblica ci sono, perché io l'ho criticato diverse volte, però sono tweet di critica politica, assolutamente non minacce.

 

E se diventa vilipendio la critica politica allora vuol dire che siamo in regimi di altro tipo.... Fa effetto". Peraltro, aggiunge, "avevo 21mila follower e l'account mi è stato sequestrato, in questo modo la mia libertà di espressione è stata fortemente limitata". In ogni caso, aggiunge, "io sono tranquillo: non troveranno nei miei dispositivi nessun contatto con ambienti eversivi e i tweet sono pubblici, quindi non vedo che elementi di novità possano emergere dalle indagini, se non a mio discarico".

 

sergio mattarella consultazioni 4

"Da storico che lettura do di questa vicenda? Il primo dato di contesto è quello che ci troviamo di fronte a una grave crisi interna alla magistratura - sottolinea Gervasoni - una sorta di guerra civile. Un altro dato di contesto è che non è la prima volta che qualcuno viene indagato per vilipendio, è successo anche recentemente, ma si sta alzando il tiro colpendo figure più note e collocate in una certa area politica. Tra l'altro, io non è che sono di estrema destra, sono vicino a Fdi, non ho nulla a che vedere con l'estremismo... Quindi, secondo la mia lettura, da un lato c'è il tentativo di deviare su altri problemi e dall'altro quello di zittire, impaurire, perché, com'è successo a me, può accadere ad altri, e quindi prima di scrivere qualcosa contro il Capo dello Stato la prossima volta ci si penserà due volte... Anche perché si tratta di un reato che comporta in teoria fino a 5 anni di carcere...".

marco gervasoni 1

 

Una questione a parte è quella dei media. "Alcuni giornali hanno sbattuto il mostro in prima pagina - dice il docente - scrivendo anche cose false: che sarei indagato per istigazione alla violenza o associazione per delinquere, che sarei antisemita perfino, quando uno degli ultimi post che avevo fatto era pro Israele".

 

i tweet di marco gervasoni 1

Poi c'è la questione politica: "Sui social possono istigare alla violenza contro Meloni, contro Salvini e non succede niente... è vero che non sono il capo dello Stato ma nessun magistrato se ne occupa, e invece si occupano della critica politica al presidente della Repubblica, come quella avanzata dal sottoscritto e dalla giornalista Francesca Totolo, ad esempio". Gervasoni intravede una deriva liberticida "in Italia e in tutti i paesi occidentali" e "su vari versanti", che adesso, aggiunge, "sta interessando anche media e social, che fino a poco tempo fa erano uno strumento di libertà individuale e adesso sono censurati sia dai propri 'editori' sia dalla magistratura".

 

2 - "NON SONO ESTREMISTA. TRATTATO DA MOSTRO PER UN BANALE TWEET"

Estratto dell'articolo di Fabrizio Boschi per "il Giornale"

ELLY SCHLEIN MARCO GERVASONI - MEME

 

(...)

 

Professore, l' avevamo cercata.

«Non potevo rispondere al telefono, avevo i Ros in casa. Sono stati qui dalle 7 alle 21».

 

SIMONE PILLON FRANCESCA TOTOLO

(...)

 

Conosce gli altri indagati?

«Solo Francesca Totolo, che scrive sul Pensiero nazionale, una rivista vicina a Casa Pound. Gli altri non so chi siano».

 

Come si spiega questa vicenda?

«Non ne ho idea, non so quale o quali siano i tweet incriminati anche perché non abbiamo potuto ancora accedere agli atti.

 

Non mi ricordo di aver mai offeso il presidente della Repubblica. Mi sono fatto fare gli screenshot dell' ultimo anno e mezzo da un amico perché il mio account Twitter è stato sequestrato e non ho ravvisato ingiurie».

 

(...)

 

marco gervasoni 2

Che idea si è fatto dell' inchiesta?

«Eh, che si può finire indagati anche solo per un tweet. Stiamo parlando di un tema dove il discrimine tra ciò che è reato e ciò che non lo è molto sottile. Un tweet può essere anche una burla o una provocazione ma ciò può dar adito ad interpretazioni errate. Io comunque mi sento tranquillo e in buona fede».

 

Del resto, vedo che su Twitter tocca un po' tutti.

«Ma certo, mica sono ossessionato da Mattarella».

 

E sul presidente cosa ha scritto allora?

francesca totolo

«Per esempio, scrissi che Mattarella è il vero capo del regime sanitocratico, un termine che ho utilizzato e spiegato anche in vari pezzi sul Giornale».

 

I suoi tweet però producono una serie di commenti d' odio.

«Su Twitter non si possono cancellare i commenti. Si può bloccare una persona ma i commenti restano. Ognuno si assume la responsabilità di ciò che scrive. O si pensa forse che i tweet siano istigazione a delinquere? Nei regimi autoritari esiste il reato di istigazione alla violenza. Ma un conto se avessi scritto andate ed assalite il Quirinale, un altro se scrivo che Mattarella doveva sciogliere le Camere e non l' ha fatto».

 

E sugli accostamenti ai gruppi estremisti cosa risponde?

vkontakte 6

«Con i gruppi di estrema destra non ho nulla a che fare. Io scrivo sul Giornale e sulla Voce del patriota, organo di Fratelli d' Italia. A meno che non si consideri Fdi di estrema destra».

 

E della piattaforma social russa VKontakte che dice?

«Quando uscì VKontakte mi iscrissi. Ci stetti un paio di mesi e poi non ci sono più entrato ma senza cancellarmi. Se poi tra chi mi segue c' è un criminale non vuol dire che lo sia anche io.

 

MARCO GERVASONI 1

VKontakte non è un social clandestino, non è dark web, è il Facebook russo, assolutamente legale».

 

È amareggiato?

«Sì, di essere stato trattato come un mostro. Il Corriere ha titolato Il professore che insulta Mattarella con la mia foto. Già condannato prima del processo».

Ultimi Dagoreport

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...