arkady boris rotenberg maremma vladimir putin russi toscana

MAREMMA IMPESTATA DI RUSSI - UNA CORAZZATA DI OLIGARCHI VICINI A PUTIN SI STA COMPRANDO PRATICAMENTE TUTTA LA MAREMMA: CI SONO ARKADY E IL FRATELLO BORIS ROTENBERG, AMICI PERSONALI DEL PRESIDENTE RUSSO E SANZIONATI NEL 2014 PER AVER FORAGGIATO LE TRUPPE DI MOSCA IN UCRAINA – I VINI DI BOLGHERI, LE VILLE A PORTO ERCOLE E LE CARTE DEL PROCESSO DI GROSSETO, IN CUI SPUNTA ANCHE UNA SPIA ARRESTATA NEL 2018 CON L’ACCUSA DI AVER TENTATO DI CREARE CANALI DI COMUNICAZIONE SECONDARI TRA IL CREMLINO E DONALD TRUMP…

vladimir putin arkady rotenberg

Pietro Mecarozzi per “Domani”

 

Una corazzata di oligarchi russi sta conquistando la Maremma toscana. Si tratta di famiglie vicine al presidente Vladimir Putin, imprenditori tra i più ricchi della Russia, potenti faccendieri e uomini di stato. Tutti collegati a doppio filo con il governo di Mosca, tutti con processi o crimini di caratura internazionale alle spalle. Come ad esempio la famiglia Rotenberg.

 

Arcady e il fratello Boris Rotenberg sono gli oligarchi russi considerati più vicini a Putin, sono suoi amici personali. In particolare Arcady, ex compagno di judo del presidente russo. Con la caduta dell'Unione Sovietica e poi l'ascesa al potere di Putin, i due fratelli Rotenberg diventano miliardari grazie a società appaltatrici dei colossi petroliferi o direttamente gestendo le controllate statali.

boris rotenberg

 

LA FAMIGLIA ROTENBERG

Arcady e Boris Rotenberg vengono sanzionati dagli Stati Uniti nel 2014, a seguito dell'annessione della Crimea dopo la guerra civile in Ucraina, per aver foraggiato le truppe russe. A quel punto, per sfuggire alle sanzioni, tutta una serie di società offshore dei due fratelli passano a Igor Rotenberg (figlio di Arcady), che nel 2018 finisce anche lui nella lista nera Usa.

 

cala civette

Queste società offshore sono il bancomat con cui Igor Rotenberg ha fatto shopping sulle coste maremmane. Attraverso una piramide di aziende, che parte dalla Immobiliare case dell’Olmo srl e Case dell’Olmo società agricola srl e arriva alla Costa Ligure Anstalt e alla Highland Ventures Group, Igor è proprietario di un mega-rustico con eliporto, laghetto abusivo (secondo le planimetrie comunali) e 220 ettari di oliveto all’Argentario, del valore dichiarato di 18 milioni.

 

arkady rotenberg con vladimir putin 1

E una seconda villa sulla spiaggia, nella pineta di Roccamare, a Castiglione della Pescaia. Non finisce qui. Secondo le testimonianze delle vittime e le carte del processo tutt’ora in corso a Grosseto, Igor si è spinto oltre, portando a fallire una società di domotica toscana: la Eggzero di Nicola Tinucci. Otto anni fa Eggzero firma un grosso contratto per le sue ville in Maremma. Le ristrutturazioni sono costosissime, la ditta anticipa le spese fidandosi di quel ricchissimo cliente.

villa all argentario di igor rotenberg

 

Ma all'improvviso da Mosca non arriva più un soldo. Igor chiude tutti i collegamenti con la Eggzero, mettendo in campo ogni sorta di ostacolo, ma soprattutto saccheggiando progetti, idee e quanto era stato costruito all’interno delle due ville da Tinucci, e incaricando successivamente un’altra società italiana di finire i lavori. Una bizza da oligarca, sfociata però in furto di proprietà intellettuale.

 

konstantin nikolaev

A oggi gli unici imputati nel procedimento sono i dirigenti della società subentrata alla Eggzero, ma in uno scambio di e-mail le due più fidate collaboratrici di Rotenberg riferiscono che sarebbe lo stesso oligarca a decidere le sorti della società di domotica.

 

IL FINANZIATORE DI TRUMP

Poco distante dalla villa all’Argentario di Rotenberg, c’è la la proprietà di German Khan, comproprietario dell'Alfa-Bank russa e gestore di diverse attività in Europa attraverso la holding LetterOne. Khan è stato citato come finanziatore alla stregua del Cremlino nel dossier che ha denunciato il fiume di soldi provenienti dalla Russia a favore di Trump durante le elezioni del 2016.

 

roccamare resort castiglione della pescaia

La precedente amministrazione del Comune di Monte Argentario per la ristrutturazione della super villa si è messo in tasca solo di oneri di urbanizzazione circa 600mila euro giratigli da una società di Khan con sede nelle Isole Vergini, la Towntowers properties, e da un’altra società sempre intestata al magnate russo altri 50 mila euro per la realizzazione delle panchine sul lungomare di Porto Santo Stefano.

 

Anche a Fonteblanda, paesino a due passi dal più noto Talamone, un altro oligarca ha trovato casa. Il nome è protetto da un sistema di scatole cinesi, ma secondo le visure camerali, l’acquisto della storica villa è stato fatta dal Weitried gmbh, un fondo austriaco collegato con la società Burgau Estate.

la villa di igor rotenberg a castiglion della pescaiaa

 

La Burgau fino a pochi anni fa era diretta da Reinhard Proksch un faccendiere austriaco molto controverso che, come dimostra un documento inedito, nel 2013 fu coinvolto nelle indagini delle autorità dei mercati finanziari per dei passaggi sospetti di fondi russi alle sussidiarie ucraine.

 

konstantin nikolaev

L’acquirente in questo caso ha adottato una strategia differente, nascondendosi tra i cavilli amministrativi italiani, come spiega una dipendente dello studio commercialista di Grosseto che ha seguito l’affare: «Il fondo ha incaricato lo studio per creare una società italiana ad hoc con un prestanome per l’oligarca russo», spiega la donna.

 

IL DIRIGENTE E L’EX MINISTRO

arkady e boris rotenberg

I magnati russi con i loro rubli dalle origini incerte proliferano anche a Porto Ercole, dove in tempo record sono state erette sei ville da un’immobiliare intestata a uno dei pezzi grossi della Gazprom, Mityushov Aleksei, e una super villa a picco sul mare da Alexander Tynkovan, re dell’elettronica di consumo in Russia.

vladimir putin e arkady rotenberg nel 1969

 

C’è poi Konstantin Nikolaev, che possiede La madonnina società agricola srl e i vigneti di bolgheri attraverso la Cetrezza trading ltd, con sede in Cipro, paradiso fiscale. Il nome di Nikolaev è comparso nel Russia Gate accanto a quello di Maria Butina, la spia russa arrestata nel 2018 con l’accusa di aver tentato di creare dei canali di comunicazione secondari tra il Cremlino e Donald Trump.

 

Dal 2011 al 2020 invece la Villa Il Tesoro di Valpiana nella campagne di Massa Marittima avrebbe dovuto esserci uno splendido agriturismo. Ma secondo le indagini della Guardia di finanza di Grosseto, l’attività ricettiva non veniva svolta, essendo la Villa l’abitazione privata del magnate russo Mikhail Abyzov, ex ministro di Putin oggi in carcere.

 

L’AEROPORTO

aeroporto grosseto

Come arrivano in Maremma questi soggetti? C’è l’aeroporto di Grosseto. Roman Trotsenko, il signore degli aeroporti russi (ne possiede 14), è l’azionista numero uno di Seam, la società che gestisce lo scalo. L’oligarca russo si è stabilito in Maremma, in una super villa a Cala Civette, vicino Castiglione della Pescaia, risulta coinvolto nei Panama Papers e nel 2018 compare nel cosiddetto “rapporto del Cremlino”, ossia la Putin List con i più temibili oligarchi russi. Curiosamente l’aeroporto grossetano, scalo militare prima del suo arrivo, nonostante il bassissimo cabotaggio ha vantato una linea diretta per ben 5 anni con Mosca.

arkadij rotenberg putin 1roman trotsenko, arkady rotenbergeggzero 1arkady rotenberg x140igor rotenbergarkady rotenbergvladimir putin con rotenbergrotenberg putinBoris Rotenbergpineta di roccamarearkady rotenberg alexander tynkovan german khan eggzero domotica 2eggzero domotica 3eggzero eggzero domoticaroccamare castiglione della pescaia

Ultimi Dagoreport

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…