marina cicogna

E’ ARRIVATA LA CICOGNA (MARINA): “GIANNI AGNELLI CON ME CI HA PROVATO E OGGI MI PENTO UN PO' DI NON AVERGLI DETTO SÌ. NON CHE MI DISPIACESSE, MA NON MI SEMBRAVA APPROPRIATO, HO SEMPRE AVUTO UN GRANDE RAPPORTO DI AMICIZIA CON MARELLA. MA CREDO CHE SE ME L'AVESSE CHIESTO UNA SECONDA VOLTA, AVREI RISPOSTO SÌ - INTORNO AI 50 ANNI HO FATTO UN LIFTING DA PITANGUY MA SOPRATTUTTO HO CAMBIATO STILE DI VITA - IL MIO PIU’ GRANDE AMORE? FORSE HO PERSO LA TESTA PER DUE MINUTI PER ALAIN DELON MA LE MIE RELAZIONI PIÙ IMPORTANTI SONO STATE CON FLORINDA BOLKAN E ORA CON BENEDETTA…”

Maria Luisa Agnese per “Liberi Tutti - Corriere della Sera”

 

MARINA CICOGNA

«Non avendo avuto figli io non ho una coscienza precisa dell' età. Con i miei amici giovani non sento nessun problema, non sento la diversità. Non me ne rendo conto. L'aspetto conta, ma è la testa che fa la differenza. E per me la curiosità è tutto. Mi muove una curiosità molto infantile, che a volte fa fare anche delle sciocchezze. D'altra parte la persona con più charme che ho conosciuto, Gianni Agnelli, era curiosissimo».

 

Nell'epoca del siamo tutti coetanei -- della vita che si allunga con indifferenza ai numeri, delle generazioni meticciate e quasi indistinguibili - Marina Cicogna è la testimonial perfetta del come l'età possa essere solo un'opinione. Compagni di strada e amici formidabili sulla via della sua curiosità esplorativa sono gli animali, che sceglie da sempre di taglia piccola, per non separarsene mai. «Da ragazza avevo un barboncino che veniva con me in discoteca».

 

marina cicogna con la figlia benedetta

Oggi falcando la città con postura impeccabile Marina porta in braccio come una protesi Jay, il volpino di Pomerania di due anni e mezzo rimasto miracolosamente mignon anche rispetto alla sua razza, curiosissimo e silenzioso, con due orecchie come due antenne aperte sul mondo, come la sua padrona. «Gli animali sono fra le poche cose belle in un mondo che mi piace poco».

 

marina cicogna con figlia

Produttrice cinematografica di fiuto, due grandi famiglie alle spalle - i Cicogna Mozzoni, milanesi, e i veneziani Volpi di Misurata, con il nonno il conte Giuseppe governatore a Tripoli e fondatore del Festival di Venezia - e un fiuto per la vita che l'ha portata a scoprire film e talenti di alta gamma - da Belle de jour a Metti una sera a cena -, a 84 anni è attivissima: fa parte della commissione che attribuisce contributi a giovani talenti del cinema, chiamata dall'ex ministro Franceschini con Paolo Mereghetti ed Enrico Magrelli e legge con impegno miriadi di sceneggiature alla settimana, sta preparando un libro per Marsilio, sui capitelli di Palazzo Ducale finiti in cantina e ora restaurati, chiedendo testimonianze ai tanti amici, famosi di ieri e di oggi, che ha nel mondo.

 

marina cicogna

Unica italiana nella lista di Vanity Fair delle persone di stile internazionali, è stata chiamata da Alessandro Michele, l'eclettico direttore creativo di Gucci in una altrettanto eclettica gallery di testimonial, personalissima come le sue scelte stilistiche, che copre lunghissimi codici di età e di estetica, da Barbara Alberti a Miriam Leone. Cosmopolita, aperta al nuovo, famosa per le scelte non convenzionali, Marina vorrebbe fare ancora di più: «Mi piacerebbe avere la possibilità di fare qualcosa per il nostro cinema».

 

L'età dunque è un'opinione?

francesca fagnani marina cicogna

«Ormai nel mondo come è adesso quel numero dell'età non significa granché. La mentalità dell'ultima generazione è cambiata. Mia madre a 35 anni ha smesso di sciare. Io scio ancora, anche se più di stile che di velocità. Se sei padrona del mezzo, perché smettere? A inizio stagione vado a Cortina, scio 4 o 5 giorni con il mio maestro per capire se ce la posso ancora fare, e poi se va, continuo».

 

Quindi oggi la fase post-maturità come la gestisce?

marina cicogna

«Warren Beatty, grande amico che non mi vedeva da anni e che ho rincontrato a Venezia tempo fa, mi ha salutato dicendo: "Mi piacciono le donne che si prendono cura di se stesse". Credo che per ogni persona sia diverso. Non ho programmi, non devo neppure ringraziare il dna, ma devi saperlo gestire. Intorno ai 50 anni ho fatto un lifting da Pitanguy ma soprattutto ho cambiato stile di vita.

 

Al Lido sempre d'estate sulla spiaggia ordinavamo cose da Venezia per mangiare sotto il capanno, e guai se non era besciamella, tutto caldo e cremoso, insomma. La carne per me era la milanese, la pasta al gratin. Come tutti all'epoca. Mi sono rovinata la pelle per il sole, come tutte quelle della mia generazione. Poi sono cominciate le allergie. E Marta Marzotto mi dice di questa cosa nuova di Chenot: sono andata a Merano per 10 giorni, i primi tre sono stata malissimo poi ho imparato a mangiare. Quel mangiare di allora non mi piace più, ho solo una debolezza per i gelati».

Marina Cicogna e Florinda Bolkan

 

È vero che Gianni Agnelli ha detto su di lei la famosa frase «Marina è l'unico uomo che mi fa paura» o è una leggenda?

«Forse proprio quella frase non l'ha detta, ma di sicuro mi ha detto: Mozzoni io vorrei clonarti. Sotto sotto c'era una certa rivalità, io entravo facilmente in intimità con persone molto riservate, come Fiona Thyssen o Silvana Mangano; e lui era un po' geloso, ma un uomo seduttore professionista a certe donne può dar fastidio, alcune non vogliono entrare a far parte del gruppo. Florinda per esempio ha preferito un piccolo flirt con Umberto agnelli che con Gianni. Comunque era un amico fantastico!»

1970 Marina Cicogna e Florinda Bolkan

 

Ma con lei non ci ha mai provato?

«Sì, e oggi mi pento un po' di non avergli detto sì. Non che mi dispiacesse, ma non mi sembrava appropriato, ho sempre avuto un grande rapporto di amicizia con Marella. Ma credo che se me l' avesse chiesto una seconda volta, avrei risposto sì».

 

Lei ha amato uomini, ha convissuto con due donne: ma il suo più grande amore è stato un uomo o una donna?

«Forse ho perso la testa per due minuti per Alain Delon era una creatura così attraente, è stata un' attrazione forte per un periodo breve. L'amore è vivere con una persona e maturare con lei, così direi che le mie relazioni più importanti sono state con Florinda Bolkan e ora con Benedetta, anche se vissute in due maniere diverse perché in due età diverse della vita. Quando aiuti una persona a formarsi, a farsi una personalità, a costruire un mestiere, è un rapporto creativo importante».

1969 Marina Cicogna e Florinda Bolkan

 

Ultima domanda: che bambina era Marina?

«Direi che ho avuto un' infanzia perfetta: la cosa buffa è che alla stessa domanda mio fratello avrebbe risposto che l' infanzia per lui era stata Auschwitz. Quello che va bene per uno, non va bene per un altro».

marina cicognamarina cicogna1971 - Marina Cicogna e Florinda Bolkan terrazza Martini

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