bunker mark zuckerberg

ZUCKERBERG SA QUALCOSA CHE NOI NON SAPPIAMO? - IL FONDATORE DI FACEBOOK HA INVESTITO 250 MILIONI DI DOLLARI PER COSTRUIRE UN ENORME COMPLESSO DI OLTRE 500 ETTARI, COMPOSTO DA DUE MEGA-VILLE E UN BUNKER ANTIATOMICO, A KAUAI, NELL'ARCIPELAGO DELLE HAWAII - LA NOTIZIA HA SCATENATO IL PANICO: COME MAI TUTTA QUESTA FRETTA DI CREARE UN BUNKER "A PROVA DI APOCALISSE"? - IN REALTÀ E' UNA PRATICA CHE VA MOLTO DI MODA TRA I MILIARDARI DELLA SILICON VALLEY, CHE...

Estratto dell'articolo di Elisabetta Rosso per www.fanpage.it

 

mark zuckerberg

Leggenda vuole che i sovrani medievali uccidessero gli architetti per far morire i segreti dei progetti con loro. Non è strana dunque una certa ossessione nel non rivelare i dettagli di palazzi, regge o bunker postapocalittici. E infatti nessuno dovrebbe sapere cosa c'è dietro quel muro alto quasi due metri vicino all'autostrada sul lato nord-orientale dell‘isola hawaiana di Kauai. […]. Chi parla viene licenziato immediatamente. “È un Fight Club. Non parliamo di Fight Club”, ha detto David, un ex dipendente, all'edizione statunitense di Wired. […]

 

il bunker antiatomico di mark zuckerberg

Eppure tutti sanno che dietro al progetto segreto c'è Mark Zuckerberg. Ha acquistato il terreno nel 2014, e sta costruendo un complesso di oltre 500 ettari. All'interno ci sarà anche un enorme bunker postapocalittco con scorte energetiche e alimentari, accessibile attraverso botole nascoste e porte cieche. Non è strano, costruire rifugi sicuri per proteggersi in vista dell'Evento (così viene chiamata l'apocalisse nel club dei miliardari), è una delle tante forme di isteria della Silicon Valley. Molti si chiedono se dietro ai progetti ambiziosi si nascondano segreti inacessibili ai più su un'imminente fine del mondo. […]

 

IL COMPLESSO DI MARK ZUCKERBERG

Le informazioni del progetto sono state ricostruite attraverso le testimonianze anonime degli ex dipendenti e dai documenti giudiziari analizzati da Wired. Sembra che Zuckerberg stia costruendo un'enorme città sotterranea, con una porta resistente alle esplosioni, come mostrano i documenti di pianificazione. I palazzi centrali saranno collegati da un tunnel accessibile tramite botole di fuga e da porte cieche che permetteranno di accedere al bunker sotteraneo. La porta d'accesso è stata costruita in metallo e riempita di cemento, come quelle dei rifugi antierei.

 

isola di kauai

Il complesso prevede anche dodici edifici con 30 camere da letto e 30 bagni, sale conferenze, cucine enormi e uffici. Ci saranno piscine, saune, campi da tennis. Nell'area boschiva invece verranno costruite 11 case sugli alberi a forma di disco, collegate tra loro con ponti in corda. Secondo i documenti di pianificazione l'intero complesso sarà autosufficiente, con un serbatoio d'acqua, e un sistema di pompaggio, ci saranno anche allevamenti e piantagioni. Una volta terminata sarà una delle proprietà più costose al mondo, per un totale di 270 milioni di dollari.

 

mark zuckerberg

[…] Come spiega il teorico di media Douglass Rushkoff  nel suo libro Survival of the Richest, molti miliardari stanno cercando di costruire un rifugio per quello che chiamano l'Evento. "Questo è il loro eufemismo per definire il collasso ambientale, i disordini sociali, un’esplosione nucleare, una tempesta solare, una virus inarrestabile o un attacco informatico dannoso che potrebbero distrugge tutto”. Sempre nel libro Rushkoff spiega, "hanno la convinzione che con abbastanza denaro e tecnologia, gli uomini ricchi possono vivere come dei e trascendere le calamità che colpiscono tutti gli altri”.

mark zuckerberg 6mark zuckerberg proprieta mark zuckerberg hawaii 4proprieta mark zuckerberg hawaii 3proprieta mark zuckerberg hawaii 1proprieta mark zuckerberg hawaii 2MARK ZUCKERBERG MARK ZUCKERBERG IN OSPEDALE

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…