HANNO MORSO IL “VIPERETTA” - MASSIMO FERRERO BECCA LA SÒLA NELL’ACQUISTO DI UN IMMOBILE DI PREGIO A PORTOFINO - ANTICIPA 200 MILA EURO CON L’OBIETTIVO DI TRASFORMARE LA STRUTTURA IN ALBERGO MA POI SCOPRE CHE È VINCOLATA E CHE I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE CHE AVEVA IN MENTE NON SI POSSONO FARE - A QUEL PUNTO CHIEDE INDIETRO I SOLDI MA…
Massimo Ferrero, ancora lui, alias "Viperetta", il presidente della Sampdoria con un passato nel mondo delle sale cinematografiche e un presente nel calcio è finito nei guai nel senso che è stato truffato e difficilmente vedrà indietro i suoi quattrini. Si tratta di un affare sfumato, un immobile di pregio a Portofino, perla del Tigullio, e 200mila euro non restituiti.
L' inchiesta, nata a Genova dopo la denuncia dell' imprenditore, è stata trasferita ad Alessandria per competenza territoriale. La vicenda parte a fine estate dello scorso anno ed è stata resa nota ieri dall' agenzia Ansa: Ferrero è in trattativa con il gruppo rappresentato da Gianluca Vialli per la cessione del club blucerchiato (poi sfumata), mentre prova a differenziare i suoi affari in Liguria e punta un lussuoso immobile da ristrutturare a Portofino per farne una struttura alberghiera.
L'edificio viene bloccato dal patron della Samp con due assegni per 200mila euro. Dopo alcune settimane, però, Viperetta scopre che l' immobile di pregio è vincolato e i lavori non si possono fare. A quel punto decide di chiedere indietro i soldi all' agenzia immobiliare a cui si era rivolto per gestire la compravendita. Gli assegni però risultano essere stati già incassati ad Alessandria e, secondo il racconto di Ferrero, nessuno vuole restituire i soldi. Da qui la denuncia e il fascicolo aperto nel tribunale della città piemontese dove si attendono sviluppi.
L'affare di Portofino, però, non è l' unico che riguarda il presidente della squadra genovese in questo periodo. È di ieri la notizia che lo storico cinema Adriano di piazza Cavour, a Roma, di proprietà della famiglia Ferrero, comprendente dieci sale cinematografiche per un totale di 2.200 posti e molto frequentato nella Capitale, è andato all' asta per la seconda volta. L' annuncio è stato pubblicato il 2 febbraio sul sito astegiudizarie.it. Il prezzo base è di 27 milioni. La vicenda giudiziaria va avanti dal 2016, allorché la IV sezione civile del Tribunale di Roma ne dispose la vendita dopo un pignoramento immobiliare.
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