
DAJE SERGIO! - MATTARELLA, SOTTOPOSTO A UN INTERVENTO PER L’IMPIANTO DI UN PACEMAKER E DIMESSO IERI DALL'OSPEDALE, DOVRÀ OSSERVARE UNA SETTIMANA DI RIPOSO - L'OPERAZIONE È STATA ANTICIPATA PER PERMETTERE AL CAPO DELLO STATO DI PARTECIPARE ALLE CELEBRAZIONI DEL 25 APRILE, QUANDO RICORRONO GLI 80 ANNI DELLA LIBERAZIONE - MARZIO BREDA: "PER IL PRESIDENTE I VERI PATRIOTI SONO COLORO CHE SI RICONOSCONO NELLA COSTITUZIONE, CHE A SUA VOLTA SI FONDA SULLA LIBERAZIONE. IN ALTRI TERMINI: QUELLI CHE GIURANO SULLA CARTA LO FANNO CONVINTAMENTE O LO CONSIDERANO UN RITO?" - IL DOTTOR ROBERTO RICCI, CHE HA OPERATO MATTARELLA: "LO ABBIAMO VISTO TRANQUILLO"
MATTARELLA RIENTRA AL QUIRINALE RIPOSO E FAMIGLIA. POI IL 25 APRILE
Estratto dell'articolo di Marzio Breda per il "Corriere della Sera"
Non ha lo sguardo da naufrago appena salvato, come capita di cogliere in coloro che escono da un ospedale. Del resto, aspettarselo intimidito e confuso sarebbe assurdo, dopo un ricovero di neanche 48 ore. L’unica nota particolare è il suo sorriso un po’ stretto, che esprime sollievo, quando alle nove del mattino torna al Quirinale.
Stringe qualche mano e minimizza l’enfasi di alcuni saluti troppo premurosi, prima di ritirarsi nel suo appartamento, dove trova la quiete che i medici gli hanno raccomandato. Il che si tradurrà, di qui a Pasqua, in riposo, poche telefonate e pochissime visite, riservate a figli e nipoti. E chissà, magari in un contatto con la premier Giorgia Meloni, per informarsi sulla missione di ieri alla Casa Bianca.
Nient’altro che questo è stato prescritto a Sergio Mattarella, dopo l’impianto del pacemaker nella serata di martedì: alcuni farmaci, niente stress per una settimana e, in futuro, controlli periodici. Certo, sarà difficile per uno come lui, calvinista nel lavoro, astrarsi da tutto e abolire certi impegni.
Non a caso ha confermato gli eventi già in calendario per gli ottant’anni della Liberazione. Di sicuro, dunque, spezzerà la convalescenza annotando almeno i passaggi fondamentali dell’intervento che svolgerà il 25 aprile a Genova, città medaglia d’oro al valor militare, dove i partigiani riuscirono da soli a far arrendere i nazisti senza l’intervento delle forze alleate.
Sarà la decima tappa di un itinerario pedagogico che il presidente ha onorato fin da quando si è insediato sul Colle.
Un percorso di consapevolezza e approfondimento oggi leggibile in un piccolo, prezioso volume pubblicato da Interlinea , La nostra libertà, in cui sono raccolti i testi dei discorsi che Mattarella ha pronunciato a Milano, Varallo Sesia, Vittorio Veneto, Roma, Cuneo, Civitella Val di Chiana e altri luoghi simbolici della Resistenza.
Intendiamoci: è stata sempre una festa difficile, questa, sospesa tra lo slancio dei militanti e le diserzioni strumentali, con polemiche e provocazioni a volte insopportabili.
re carlo sergio mattarella alla cena di gala al quirinale 2
Una guerra di memorie alla quale il capo dello Stato ha opposto il valore di certi principi non negoziabili e non revisionabili, con appelli alla riconciliazione. Senza tuttavia cedere di un palmo sulla verità storica di quella lotta che mobilitò operai, contadini, soldati e gente comune di ogni ideologia e determinò «la riconquista della Patria».
Fatti, non teoremi, come quelli rilanciati giorni fa da Genova, dov’è stata rimossa con la ruspa una tomba partigiana mentre si aggrediva un sindacalista, o da Maclodio, nel Bresciano, dove il sindaco di Fratelli d’Italia ha abolito la festa inventando per il giorno 27 una cerimonia dedicata a «tutti i caduti di guerra». E qui sta l’eterno nodo della questione, posto da chi più che alla pacificazione punta alla parificazione di chiunque combattè in quel biennio terribile.
SERGIO MATTARELLA CAPTAIN ITALIA - MEME
Per il presidente — che ne parlerà — a tutti i morti va riservata pietà, ma alcuni lottavano per la dignità dell’uomo, altri contro. Per lui i veri patrioti sono coloro che si riconoscono nella Costituzione, che a sua volta si fonda sulla Liberazione, tema che evade dalla stantia contrapposizione, da girare in positivo. In altri termini: quelli che giurano sulla Carta lo fanno convintamente o lo considerano un rito? [...]
«LO ABBIAMO VISTO SEMPRE TRANQUILLO E QUESTO CI HA AIUTATI»
Estratto dell'articolo di Margherita De Bac per il "Corriere della Sera"
Riposo e attenzione nel muovere il braccio sinistro. Due semplici raccomandazioni per il presidente Sergio Mattarella che ieri mattina attorno alle 9 ha lasciato sorridente l’ospedale Santo Spirito in Sassia. Gli è stato impiantato un pacemaker. Ora è uno delle decine di migliaia di italiani portatori di questa sorta di «conta passi artificiale», necessario più spesso dopo gli 80 anni. Mattarella verrà seguito durante la convalescenza dal suo medico personale e amico Salvo Madonia.
sergio mattarella bill gates - meme GRANDE FLAGELLO
Nessun bollettino da parte del Colle ha accompagnato le sue dimissioni, probabilmente per sottolineare che si è trattato di un intervento rutinario, programmato per ripristinare la regolarità del battito cardiaco che aveva mostrato un rallentamento, condizione comune a molte persone anziane. «Lo abbiamo visto sempre sereno e tranquillo e questo ci ha aiutati» ha raccontato brevemente Roberto Ricci, primario della cardiologia, assistito in sala operatoria dai colleghi Maurizio Burattini e Vincenzo Porzio.
Quarantacinque minuti serviti a sedare leggermente il paziente e applicare all’altezza della clavicola sinistra una piccola batteria collegata a degli elettrodi che da qui in avanti sosterranno l’attività elettrica del cuore. Ecco perché il presidente dovrà «limitare l’uso» dell’arto interessato dalla lieve incisione.
SERGIO MATTARELLA E LA LEGGE SULLA CARNE SINTETICA - MEME BY VUKIC
«Sta bene, non ha sintomi. Dopo l’operazione è tornato in reparto martedì sera e la mattina successiva era già in poltrona a leggere e lavorare sul tablet. Non ci sono state complicazioni e non c’era motivo di trattenerlo oltre perché i controlli hanno avuto buon esito», è stringato il cardiologo, abituato ormai a trattare le bizzarrie cardiache dei capi dello Stato.
[...] Come verrà seguito in futuro? I protocolli prevedono controlli periodici almeno due volte l’anno con l’holter, apparecchio da tenere alla vita 24 ore per rilevare lo stato elettrico del cuore e individuare eventuali anomalie nel battito. [...]