ALLO SCOOP DE “LA VERITÀ” SULL’ACQUISTO DELLA FARAONICA VILLA A FIRENZE DI 11 VANI E DA 1,3 MILIONI DI EURO, MATTEO RENZI RISPONDE CON UN COMUNICATO STAMPA IN CUI DICE… - DI CHI È DUNQUE IL CONTO DEL BANCO DI NAPOLI DA CUI PROVENGONO I 4 ASSEGNI CIRCOLARI DA 100 MILA EURO L’UNO? È IL SUO? E SE LA RISPOSTA È AFFERMATIVA, ALLORA CHI LO HA RIMPINGUATO? DA DOVE ARRIVANO I 400 MILA EURO DI CAPARRA? - IL "FATTO" METTE ALLA BERLINA LE PASSIONI IMMOBILIARI DI RENZI E IL SUO ALTO TENORE DI VITA...
Giacomo Amadori per “la Verità”
LA VILLA DI MATTEO RENZI A FIRENZE
È subito entrata nella top ten delle notizie più cliccate del 2018 ed è contemporaneamente diventata la storia più social della giornata su Facebook. Stiamo parlando dello scoop della Verità sulla villa da 1,3 milioni che Matteo Renzi e la moglie Agnese Landini sono pronti ad acquistare, dopo aver firmato il preliminare lo scorso 13 giugno davanti al notaio fiorentino Michele Santoro. Una magione di 11,5 vani con annesso un terreno agricolo di 1.580 metri quadrati in una delle strade più prestigiose di Firenze.
Fino a tarda sera abbiamo provato a chiedere un commento al neo senatore del Pd, ma nonostante il messaggio inviatogli dalla redazione sia stato letto, l'ex premier ha preferito non rispondere alle nostre domande e affidarsi a un comunicato del suo ufficio stampa, come era già successo per la vicenda della casa di via degli Alfani, affittata dall'imprenditore Marco Carrai e utilizzata dall' allora sindaco del capoluogo toscano.
Ecco il testo della nuova velina: «Matteo Renzi e la sua famiglia stanno da tempo cercando un'abitazione a Firenze. Al momento Renzi non ha concluso né l' acquisto di un'abitazione a Firenze né la vendita dell' abitazione di Pontassieve. Quando il percorso sarà concluso tutte le informazioni saranno rese pubbliche, come peraltro prevede la normativa per la trasparenza dei parlamentari. In caso di acquisto di una casa e di vendita dell' altra saranno, come già fatto in passato, resi pubblici anche i mutui, passati, presenti e futuri».
LA VILLA DI MATTEO RENZI A FIRENZE
In pratica Renzi sembra voler collegare l' acquisto della nuova villa con la cessione di quella di Pontassieve. Ma non aggiunge altro. Però, al momento, nell' archivio della Conservatoria di Firenze è stato registrato solo il preliminare che attesta la trattativa di acquisto e non quella di un' eventuale vendita, di cui non c'è traccia. Nel compromesso si legge a chiare lettere che per la futura dimora l'ex premier ha dovuto pagare un sostanzioso anticipo: «A titolo di caparra confirmatoria la parte promittente acquirente paga () la somma di euro 400.000 euro a mezzo numero quattro assegni circolari tutti non trasferibili e ciascuno dell' importo di euro 100.000 all' ordine della signora Gajo Natalia (la venditrice, insieme con i figli Giusto e Oretta Puccini, ndr), emessi in data 12 giugno 2018 da Banco di Napoli spa».
Eppure a gennaio Matteo Renzi era andato in tv a Matrix e aveva dichiarato: «Ho due mutui e un conto corrente. Mi piace la trasparenza. Mi hanno fatto polemica perfino sui sacchetti di plastica ma sulla mia onestà non accetto discussioni».
E ha mostrato lo stato dei suoi risparmi, prima e dopo il suo passaggio da Palazzo Chigi: «Allora (il 30 giugno 2014, ndr) avevo 21.000 euro sul conto () quando ero presidente e oggi ho 15.859 euro». Di chi è dunque il conto del Banco di Napoli da cui provengono i 4 assegni circolari? È il suo? E se la risposta è affermativa, allora chi lo ha rimpinguato?
LA VILLA DI MATTEO RENZI A FIRENZE
Sono stati i genitori di Matteo, a cui gli affari in questo periodo sembrano andare particolarmente bene? Oppure sono intervenuti i suoceri o qualcun altro? Certo i 400.000 d' anticipo non sembrano farina del sacco di Matteo, il quale ha dichiarato nel 2017 di possedere un reddito di 107.100 euro, una porzione di uliveto, la villa di 12,5 vani con annesso box a Pontassieve (in comproprietà con la moglie) e quella di 17 vani dove vivono i genitori a Rignano sull' Arno, spartita con i tre fratelli. Tutti immobili che, per ora, comportano solo uscite e nessuna entrata: infatti per queste proprietà Matteo paga i due mutui (anche se quello di Pontassieve è doppio) di cui sopra, che secondo un calcolo del 2015 ammontavano a 4.250 euro euro al mese, mentre non risultano vendite con conseguenti incassi.
Il comunicato dell' ufficio stampa prosegue dando (forse) informazioni sulle trattative per la vendita a Pontassieve: «Nessun mediatore immobiliare (men che mai internazionale) ha un incarico dalla famiglia. I Renzi al momento si sono rivolti a possibili acquirenti con le modalità tradizionali: annuncio sui giornali e richiesta di appuntamento all' agenzia».
Per riordinare un po' i tasselli di questa complessa operazione immobiliare, vista la consegna del silenzio da parte del fu Rottamatore abbiamo provato a contattare uno dei venditori, Giusto Puccini, docente universitario di diritto pubblico, noto anche per la sua campagna a favore del Sì al referendum del 4 dicembre 2016, ma purtroppo il suo cellulare ha squillato a vuoto per l' intera giornata di ieri.
A chiosa dall' articolo, una nota di colore. Nella villa in cui vorrebbero andare a vivere i Renzi ha abitato sino a poco tempo fa Natalia Gajo, madre novantenne di Giusto e nonna dell' attrice Vittoria Puccini. Chissà se c' è lo zampino della trentasettenne star nella compravendita. Di sicuro Matteo e Vittoria si conoscono e si stimano.
LA VILLA DI MATTEO RENZI A FIRENZE
Tanto che l' attrice in un' intervista ha anche raccontato questo simpatico aneddoto: «Lo chiamai in piena campagna elettorale per le primarie. Avevamo bisogno di girare a Firenze una scena coi Gonfaloni. Pensavo mi dicesse: "Sei fuori, con tutto quello che ho da fare". E invece fu disponibile. E ci autorizzò in un lampo». Ora lui è pronto a trasferirsi nella casa della nonna di Vittoria.
2 - RENZI "REAL ESTATE", LE PASSIONI IMMOBILIARI DI UN EX PREMIER
Davide Vecchi per il “Fatto quotidiano”
Sta trascorrendo il fine settimana a Roma Imperiale, il quartiere più esclusivo di Forte dei Marmi, in un albergo a pochi passi dall' Augustus, la storica residenza della famiglia Agnelli trasformata in un super hotel. Dicono sia di casa. Da quando non è più a Palazzo Chigi e ha fatto ritorno a Firenze, Matteo Renzi ha un tenore di vita che ha stupito molti tanto da diventare argomento di discussione.
Come domenica scorsa in piazza Santa Croce, quando è apparso alla finale del calcio in costume. Pochissimi lo hanno salutato, molti hanno commentato la sua nuova ricca vita. Nella zona lo vedono. Sanno che frequenta il ristorante il Cibreo dell' amico Picchi; che ha abitato un attico in piena isola pedonale per poi trasferirsi a poche centinaia di metri in affitto.
Per questo ieri nessuno si è stupito apprendendo da La Verità che è in procinto di acquistare una villa da 1,3 milioni. In procinto perché al momento ha versato 400 mila euro con quattro assegni circolari da 100 mila euro ciascuno. La smentita diffusa nel pomeriggio da Renzi è più una conferma: "Al momento non ha concluso l' acquisto". Certo.
LA VILLA DI MATTEO RENZI A FIRENZE
Come correttamente scritto da Giacomo Amadori su La Verità, infatti, Renzi e la moglie Agnese Landini si sono presentati presso lo studio fiorentino del notaio Michele Santoro e hanno firmato un preliminare d' acquisto da 1.230.000 per la villa più altri 70 mila per un terreno agricolo di 1.580 metri quadrati adiacente al giardino.
Ora se il proprietario volesse venderla a qualcun altro dovrebbe restituire a Renzi il doppio dell' anticipo versato. La villa è nella zona più esclusiva di Firenze: via Tacca, una strada chiusa che va su viale Michelangelo, due curve sotto il piazzale che ospita il David. Il prezzo pattuito appare a numerosi immobiliaristi fiorentini basso. A 1,3 milioni si compra un appartamento in centro. Non una villa. E che villa: 276 metri quadri, 11,5 vani su due livelli, con un salotto triplo, cucina, tre camere con altrettanti bagni, studio e terrazza. Oltre a un parco da 1.580 metri quadri.
Non sarebbe la prima abitazione gentilmente fornita all' ex sindaco. Addirittura Marco Carrai - l' amico storico nonché fundraiser, animatore e fondatore prima delle associazioni (Festina Lente e Link) e poi delle fondazioni (Big Bang e Open) che dal 2007 hanno finanziato Renzi - per tre anni gli ha fornito un appartamento in via degli Alfani, alle spalle del Duomo.
Prima ancora, con esattezza dal 2009 al 2011, Renzi viveva in via Malenchini 1 nel palazzo Malenchini del marchese Luigi Malenchini, marito di Livia Frescobaldi, nobili conosciuti grazie alla marchesa Giovanna Folonari Cornaro, nominata assessore in Provincia nel 2004 dal giovane presidente Renzi. La mansarda di 80 mq affacciata sull' Arno tra Ponte Vecchio, Uffizi, Santa Maria alle Grazie, all' allora sindaco costava 900 euro d' affitto.
Tutto lecito, ovviamente. Così come il preliminare d' acquisto della villa con parco su viale Michelangelo. Se non fosse però che appena a gennaio scorso Renzi lamentava di avere appena 15.859 euro sul proprio conto corrente. Quindi i 400 mila euro da dove arrivano? Non è dato sapere.
Nella nota diffusa dal suo ufficio stampa viene specificato che quando l' acquisto sarà concluso verranno resi noti i dettagli. Ma viene anche specificato che la villa di famiglia a Pontassieve non è stata venduta. Dunque Renzi avrà bisogno di stipulare un mutuo.
Che sarebbe il quarto. A fargli i conti in tasta è sempre La Verità. L' ex premier ha già ben tre finanziamenti accessi.
Uno risale al 2004, 300 mila euro dilazionati in 20 anni con una rata mensile da 1.600 euro proprio per l' abitazione di Pontassieve. Un secondo sottoscritto nel 2009 per 160 mila da restituire a 800 ogni 30 giorni. Infine il terzo nel 2012 quando i genitori Tiziano e Laura Bovoli hanno venduto la casa di Rignano sull' Arno ai tre figli (Matteo, Benedetta e Matilde) che hanno stipulato un rateo da 1,3 milioni di cui 325 mila a carico dell' erede politico per 1.850 euro mensili. In tutto, dunque, a oggi 4.250 euro dello stipendio del senatore semplice vanno in mutui.
Ma oltre la sorprendente disponibilità economica, a colpire è la tempistica dell' acquisto: i vecchi proprietari della villa avevano presentato domanda di condono degli abusi nel 1986 e il Comune di Firenze ha accolto la richiesta solamente a fine 2017, dopo 31 anni. Neanche il tempo di ricevere la comunicazione ed ecco Renzi con quattro assegni. Di questo particolare tempismo è stato chiamato a rispondere il sindaco, Dario Nardella, da una interrogazione presentata ieri dal consigliere di FdI, Francesco Torselli. Lunedì sarà in aula.