MAZZETTE IN LAGUNA – L’ASSESSORE ALLA MOBILITÀ DEL COMUNE DI VENEZIA, RENATO BORASO, ARRESTATO OGGI, AVREBBE OTTENUTO 73.200 EURO, SOTTO FORMA DI CONSULENZA, PER AVER FATTO RIBASSARE IL PREZZO DI ACQUISTO DI PALAZZO PAPADOPOLI, AVVANTAGGIANDO L’IMPRENDITORE DI SINGAPORE CHING CHIAT KWONG – LE INDAGINI RIGUARDANO ANCHE IL BLIND TRUST CHE GESTISCE IL PATRIMONIO DEL SINDACO (INDAGATO), LUIGI BRUGNARO, CHE SI DIFENDE: “HO AGITO SOLO PER IL BENE COMUNE”
Estratto dell’articolo di Francesco Furlan per www.repubblica.it
Terremoto politico - giudiziario a Venezia, dieci anni dopo lo scandalo del Mose. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è indagato nell'ambito dell'indagine che ha portato oggi all'arresto, tra gli altri, dell'assessore comunale alla Mobilità, Renato Boraso. Stando a quanto afferma il procuratore capo Bruno Cherchi l’avviso di garanzia gli è stato consegnato “a sua tutela”.
"Stiamo valutando la correttezza della gestione del blind trust del sindaco, quindi l'avviso di garanzia è stato emesso a suo favore, per correttezza nei suoi confronti. "Forse - ha aggiunto Cherchi - poteva anche non essere necessario, però per trasparenza dell'attività della Procura abbiamo ritenuto che fosse messo a conoscenza che stiamo valutando questo. Non c'è niente si segreto, per cui abbiamo ritenuto di poterlo fare, nonostante non sia stato attinto nemmeno da perquisizione", ha concluso.
Gli altri indagati
Oltre a Brugnaro, sono indagati anche il capo di Gabinetto del sindaco e direttore generale del Comune, Morris Ceron, il vicecapo di Gabinetto, Derek Donadini. La vicenda che coinvolge Brugnaro riguarderebbe le trattative di vendita all'imprenditore Chiat Kwong Ching, di Singapore, dell'area dei "Pili" che si affaccia sulla laguna di Venezia. Gli accertamenti riguardano il blind trust che gestisce il patrimonio di Brugnaro.
Boraso in carcere
In carcere è finito l’assessore alla Mobilità Renato Boraso, da dieci anni amministratore a Venezia. Boraso, assessore civico di centrodestra nella giunta di Luigi Brugnaro, è stato coinvolto in una vasta operazione della guardia di finanza, coordinata dalla procura di Venezia, che riguarda amministratori pubblici, funzionari e imprenditori.
Decine le perquisizioni in corso dalla mattinata. Oltre a Boraso i pubblici ministeri Roberto Terzo e Federica Baccaglini hanno chiesto misure cautelari nei confronti di altre 17 persone […]. Oltre a Boraso, in carcere è finito l’imprenditore edile Fabrizio Ormenese.
Le accuse
Boraso, assessore alla Mobilità e ai Trasporti e, nella precedente giunta Brugnaro, anche al Patrimonio, è stato arrestato nell’ambito di un’indagine per corruzione per la cessione di Palazzo Papadopoli, palazzo storico di Venezia, in particolare per aver fatto scendere il valore del Palazzo da 14 milioni a poco più di 10, prezzo ritenuto vantaggioso per Ching Chiat Kwong, imprenditore interessato all’acquisto che era intenzionato a comprare anche l’area dei Pili – anche se poi l’acquisto non si concretizzò - di proprietà delle società del sindaco Luigi Brugnaro.
coraggio italia di giovanni toti e luigi brugnaro
Per aver fatto ribassare il prezzo, secondo l’accusa, Boraso avrebbe ottenuto 73.200 euro, sotto forma di consulenza, alla società Stella Consulting, di proprietà dello stesso Boraso e della moglie. “Una consulenza in realtà mai eseguita”, secondo le indagini della procura di Venezia. Per ostacolare la “provenienza delittuosa” della somma Boraso avrebbe trasferito parte di questa somma ad altre sue società, come ad esempio la “Boraso Agricola”.
Le mazzette
Tra gli altri episodi contestati a Boraso c’è l’operazione Park 4.0, ovvero la realizzazione di un parcheggio in un’area nei pressi dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. Secondo l’accusa l’assessore Boraso avrebbe intascato, nel gennaio del 2015, 80 mila euro dall’imprenditore Nievo Benetazzo per aver presentato una modifica del piano regolatore e aver realizzato altri passaggi che avrebbero permesso la realizzazione del parcheggio in un’area dove non sarebbe stato possibile costruirlo.
L’indagine della procura di Venezia è vasta e riguarda anche una serie di appalti relativi ad Actv, l’azienda di trasporto pubblico locale, per i quali è indagato il direttore generale Giovanni Seno. Le altre misure cautelari disposte dal gip Alberto Scaramuzza, nella cornice dei diversi fatti indagati dalla procura di Venezia, riguardano imprenditori e funzioni di società partecipate dal Comune. I dettagli dell'inchiesta saranno forniti alle 12 in una conferenza stampa con il procuratore capo, Bruno Cherchi.
Brugnaro: “Agito solo per il bene comune”
"Sono esterrefatto. In cuor mio ed in coscienza, so di aver sempre svolto e di continuare a svolgere l'incarico di Sindaco come un servizio alla comunità, gratuitamente, anteponendo sempre gli interessi pubblici". L'ha detto in una nota il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro a commento dell'indagine della Guardia di finanza che lo vede destinatario di un avviso di garanzia.