tina turner

TINA TURNER FA 80 – LA REGINA DEL SOUL-ROCK RACCONTA LA SUA DISCESA NEGLI INFERI DOPO IL DIVORZIO (E LE BOTTE) DA IKE, IL TERRORE DI ESSERE UCCISA DA SICARI E L’INCONTRO CON DAVID BOWIE: ‘VENNE A UN MIO CONCERTO E IL SUO SIGILLO SULLA MIA CARRIERA MI CAMBIÒ L’ESISTENZA’  – NEL 2013 I PROBLEMI FISICI: ‘TEMEVO DI MORIRE. MIO MARITO MI HA DONATO UN RENE PER SALVARMI’ - VIDEO

 

DAGONEWS

 

tina turner

Nel primo estratto della sua avvincente biografia  ‘My Love Story: A Memoir’, la regina del soul-rock Tina Turner ha raccontato come la sua vita sia stata salvata da un nuovo rene (donato dal marito), il divorzio da Ike e l’incontro magico con David Bowie.

 

La cantante ricorda di come in tribunale, durante la causa di divorzio da Ike, si sia battuta per avere i diritti sul suo nome d’arte ‘Tina Turner’ che era stata un’idea dell’ex marito. Il giudice le diede ragione, ma lei uscì da quella relazione senza soldi per il cibo, per l'affitto e per le necessità primarie. «Ho passato due mesi a spostarmi dalla casa di un amico a un’altra.

 

famiglia turner

Mentre i padroni di casa erano fuori, lavavo i loro appartamenti da cima a fondo. Era il mio modo di creare ordine dal caos e di guadagnarmi il posto in cui stavo. Ike pensava che mi sarei uccisa senza di lui, che sarei tornata da lui gattonando, ma io avevo solo un obiettivo: dimostrare che ce l’avrei fatta senza di lui.

 

Quando non mi sono presentata da lui è stato Ike a venire da me: si è presentato con un gruppo di tirapiedi e io ho chiamato la polizia. A quel punto mi ha spedito i nostri quattro figli e i soldi per il primo mese di affitto. Era come se fosse una sfida. Era come se mi dicesse: ‘Ci vediamo presto, implorerai la tua vecchia vita’».

craig raymond turner con la madre

 

A quel punto Tina chiamò la manager Rhonda Graam, che ben resto scoprì che nessuno voleva investire su Tina senza Ike. Poi i primi lavoretti con Cher, la furia dell’ex marito dopo il rifiuto di collaborare ad alcuni progetti musicali e i sicari mandati per terrorizzare lei e Rhonda a colpi di pistola. Più tardi la cantante seppe che Ike aveva assoldato alcune persone per farla fuori.

 

keith richards, tina turner e david bowie

Il momento di svolta arrivò una sera a New York ed ebbe come protagonista David Bowie. Quel giorno The Duke aveva rifiutato una serie di impegni per vedere la sua cantante preferita, per l’appunto Tina, che si esibiva al Ritz.

 

Dopo lo spettacolo Keith Richards e Bowie andarono nel suo camerino: passarono ore a parlare di musica e la serata finì in una suite a suonare e cantare fino alle prime luci dell’alba.  Da quel momento il suo nuovo manager fu tartassato di chiamate e la sua vita cambiò, con nuove canzoni e un album.

tina turner david bowie

 

«Un giorno mio marito Erwin mi chiese: 'Perché Bowie e Jagger ti hanno preso sotto la loro ala? Non l'hanno fatto per nessun altro’. Io penso che abbiano visto una donna che avrebbe potuto affrontarli a livello vocale, collaborare sul palco in un modo rock'n'roll e far sembrare tutto molto divertente.

 

David Bowie diceva sempre: "Quando balli con Tina, ti guarda negli occhi". Eravamo soci. Alla pari. Negli anni Ottanta, non c'erano donne che cantavano e ballavano come me, donne che potevano essere sexy senza essere trasformate esclusivamente in oggetti sessuali».

 

 

tina turner e mick jagger

Da "www.lastampa.it"

 

È una Tina Turner a tutto tondo quella che si racconta in «My Love Story: A Memoir», libro in uscita il 15 ottobre, anticipato in un lungo articolo sul Daily Mail in cui la cantante si mette a nudo.

 

Il primo matrimonio con Ike Turner, funestato da violenze e abusi, è sullo sfondo: il protagonista della storia d’amore è il secondo marito, Erwin Bach, dirigente della casa discografica Emi, che a un certo punto le ha fatto «il regalo della vita stessa», donandole un rene. 

 

Incontrato alla metà degli anni ’80, Tina comincia a frequentarlo - lui 30 anni, lei 46 - e la coppia si trasferisce prima a Colonia, in Germania, poi nel sud della Francia.

 

Nel 1989, arriva la proposta di matrimonio ma la cantante non è sicura: «Le cose possono cambiare e, nella mia esperienza, non sempre in meglio». Quindi, nel 1995, ad Erwin chiedono di guidare l’ufficio Emi in Svizzera, e i due si trasferirono in una villa sul Lago di Zurigo, Chateau Algonquin, dove vivono tuttora. 

tina turner e il marito erwin bach

 

L’anno delle nozze è il 2013 e stavolta il sì della Turner è squillante: lui ha 57 anni, lei 73, ma si sente bene. «Non ho mai fumato né preso droghe, ero ancora in forma dopo 50 anni di intenso lavoro sul palcoscenico» tanto che «Vogue Germania mi chiese di posare per la copertina».

 

Nello stesso anno, però, a ottobre, «mi sono svegliata e ho sentito un fulmine nella mia testa e nella gamba destra, ho tentato di parlare ma non riuscivo a proferire parola, stavo avendo un ictus».

 

Da allora, i problemi di salute si moltiplicano: i reni lavorano male, le viene diagnosticato un cancro all’intestino allo stadio iniziale, per il quale viene operata; la pressione sanguigna alta, di cui soffre da tempo, si aggrava, complice anche il fatto che la Turner interrompe le cure tradizionali. Nel dicembre 2016 la situazione precipita e i dottori le lasciano solo due scelte: la dialisi o un trapianto. 

tina turner e erwin bach 30 anni insieme

 

La prima opzione le fa orrore: «Non voglio vivere attaccata a una macchina», confessa cominciando a «pensare alla morte»: «uno dei benefici di vivere in Svizzera è che permette il suicidio assistito». È allora che interviene Erwin e si offre di donargli il suo rene.

 

«Ero sopraffatta dall’enormità della sua offerta, ma siccome lo amo la mia prima risposta è stata di farlo ragionare su un passo serio e irreversibile». Lui è un «uomo giovane» che si assumeva un «rischio per donare anni in più a una donna più vecchia». «Ma Erwin aveva deciso, il mio futuro è il nostro, mi ha detto».  

IL MATRIMONIO DI TINA TURNER CON VESTITO ARMANI ED ERWIN BACH

 

L’operazione nell’aprile 2017 va bene, ma nelle settimane seguenti Tina Turner deve prendere massicce dosi di immunosoppressori ed è costretta a lunghi soggiorni in ospedale per il rischio di un rigetto. Finalmente lo scorso Natale cominciano a tornarle le forze.

 

«So che la mia avventura medica è lontana dall’essere conclusa: dopo un trapianto sembra sempre che ci sia davanti un altro esame, un altro appuntamento con il dottore o un’altra biopsia.

 

Ma sono ancora qui, siamo entrambi ancora qui, più vicini di quanto abbiamo mai immaginato, e questa è una ragione per festeggiare». «Dopo così tanti anni di paura e malattia, mi sto godendo la pura gioia di essere viva».  

tina turner 5tina turner 2tina turner 1tina turner ed eros ramazzottitina turner e iketina turner by richard avedontina turner londra 1978tina turnerjanis joplin e tina turnergiorgio armani 5 tina turnerTINA TURNER E IL MARITO tina turner 3

IL MATRIMONIO DI TINA TURNER ED ERWIN BACH IL MATRIMONIO DI TINA TURNER CON VESTITO ARMANI ED ERWIN BACH

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)