“MENTRE ERO PER TERRA E MI ACCOLTELLAVA, LUI SORRIDEVA” – IL RACCONTO DA BRIVIDI DI MARTINA VOCE, LA 21ENNE ITALIANA ACCOLTELLATA A OSLO TRENTA VOLTE DALL’EX FIDANZATO MOHIT KUMAR, 24ENNE INGEGNERE INFORMATICO CHE NON ACCETTAVA LA FINE DELLA RELAZIONE: “SONO SALVA PERCHÉ IL MIO ATTUALE RAGAZZO E LA MIA MANAGER SONO RIUSCITI A FERMARLO. LE FERITE ME LE PORTERÒ SEMPRE DIETRO: FARANNO PARTE DELLA MIA VITA. RAPPRESENTANO ANCHE LA MIA SALVEZZA…”
Estratto dell’articolo di Simone Innocenti per il “Corriere della Sera”
Le mani sono coperte dai gessi. Ci sono i segni di una tracheotomia. C’è un canula che scende dal naso. La faccia non si vede, i capelli sono rasati per via delle operazioni che ha avuto. La foto è il ritratto di una ragazza che lotta. La foto è quella di Martina Voce, fiorentina di 21 anni che è ancora in un letto all’ospedale di Oslo dove si trova da sabato 21 dicembre, dopo essere scampata alle trenta coltellate che il suo ex fidanzato le ha inferto su tutte le parti del corpo. « Queste sono le ferite che mi porterò sempre dietro: faranno parte della mia vita », dice Martina.
«Queste ferite rappresentano la anche mia salvezza: se sono viva, però, lo devo anche ad un’altra serie di circostanze e a due giovani che mi hanno salvata», dice ancora.
Questa foto che impatta su chiunque è un messaggio. E come tutti i messaggi ne contiene mille: è uno scatto di rinascita, è un’immagine che serve a non dimenticare ed è «un modo per sensibilizzare chiunque contro la violenza delle donne», dice il padre Carlo Voce che da giorni assiste sua figlia. «Questi segni sono tremendamente ferite — spiega Martina — ma grazie all’aiuto dei medici le mie mani ritorneranno ad essere quelle di prima». Ci vorranno «almeno 6 settimane di riabilitazione: poi vedremo se dobbiamo intervenire ancora. Le mani sono state le mie armi di difesa contro un uomo che aveva un coltello militare e mi voleva uccidere».
[…] ha raccontato al padre i terribili momenti dell’aggressione dell’ex fidanzato Mohit Kumar, 24enne ingegnere informatico di origine indiana, che è accusato di tentato omicidio.
[…] «Mi ha chiesto se avevo un ragazzo — racconta Martina — Poi nel negozio mi ha accoltellato a una natica. È stato solo l’inizio. A un certo punto sono caduta nel mio sangue e lui ha cercato un’altra volta di accoltellarmi mentre ero a terra. Ho pensato che sarei morta. Lui sorrideva. Mentre ero per terra, il mio attuale ragazzo, anche lui presente in negozio, e la mia manager sono riusciti a tirargli un paio di pugnalate e a fermarlo e in quel momento lui Kumar è svenuto».
Martina ora è viva, lotta e non ha intenzione di dimenticare. E di fare dimenticare.
MARTINA VOCE CON IL PADREMOHIT KUMAR MARTINA VOCEMARTINA VOCEMartina VoceMARTINA VOCE CON IL PADREMOHIT KUMARMARTINA VOCEmartina voce 4