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MERDA SEI E CONCIME DIVENTERAI - UN RICERCATORE OLANDESE HA COSTRUITO LA BARA ECOLOGICA CHE SI DECOMPONE INSIEME AL CORPO: È COSTRUITA DA MICELIO FUNGINO, UN MATERIALE BIODEGRADABILE CHE ASSUME LA STESSA CONSISTENZA DEL LEGNO – QUESTA CASSA NON SI FABBRICA, MA È NECESSARIO FARLA “CRESCERE” CON UN PROCEDIMENTO CHE DURA UNA SETTIMANA: UNA VOLTA DEPOSTA CORPO E BARA SPARISCONO ENTRO…

Mariella Bussolati per "it.businessinsider.com"

 

bob hendrikx 3

Una volta deposta, la bara sparisce entro tre anni. Una bara viva, che si decompone insieme al corpo che racchiude. Potrebbe essere il futuro per una morte ecologica, che non lascia tracce se non le memorie, che non produce rifiuti tossici, che anzi nutre l’ambiente.

 

E’ quella che è stata messa a punto da Bob Hendrikx, un ricercatore dell’Università di tecnologia di Delft, Olanda ed è costituita da micelio fungino, un materiale biodegradabile che però può assumere la stessa consistenza del classico legno ed è estremamente versatile: negli ultimi anni è stato usato per reinventare moltissimi altri oggetti: edifici, finta pelle, tessuti.

bara ecologica 5

 

La cassa da morto non si fabbrica, ma bisogna farla crescere e il processo richiede una settimana. Ovviamente ognuna è diversa dall’altra, non è un prodotto industrializzato che ha uno standard. E’ leggera ma può contenere un corpo pesante 200 kg.

Il micelio viene mescolato con un substrato organico di canapa o fieno che lo nutre e lo fa aumentare di volume in modo da riempire lo stampo in cui viene messo. L’intero processo è autonomo e non sono richiesti calore, energia e neppure luce. Non si spende dunque energia.

bara ecologica 4

 

Una volta deposta, la bara sparisce entro tre anni, mentre i cofani di legno ne richiedono più di dieci.

Non a caso l’azienda che lo produrrà si chiama Loop, ovvero ciclo continuo.

Anche i prezzi sono contenuti. Mentre in Italia un cofano costa mediamente tra gli 800 e i 3mila euro, e on line da produttori esteri si trovano anche a 300 euro, il feretro ecologico costa intorno ai 1.200 euro. E l’azienda che li produce pianifica di crearne 1.500 all’anno.

 

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Il team di Loop sta iniziando ad effettuare test sulla capacità del micelio di incrementare la biodiversità del suolo e arricchirne il potere nutritivo. Stanno anche sperimentando la possibilità di dare la possibilità al fungo di diventare bioluminescente. In questo modo il luogo della sepoltura potrebbe diventare facilmente riconoscibile, e non sarebbero neppure più necessari i fiori.

La bara viva è già operativa. Il 12 settembre ha accolto il corpo di una donna olandese nel cimitero di Westduin all’Aja.

 

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La nostra società evita il più possibile la connessione tra dipartita e decomposizione ma questo genera un considerevole problema: i cimiteri sono affollati e nel periodo della pandemia molti hanno dovuto aspettare la sepoltura.

I funghi hanno un ruolo ecologico molto importante. Degradano le sostanze organiche e le riportano a una forma che viene facilmente assorbita dalle piante, e riescono anche a neutralizzare molte sostanze tossiche. Gli alberi li utilizzano anche per comunicare tra loro. Sono stati usati a Chernobyl per neutralizzare in parte le particelle radioattive e in altre aree sono stati in grado di ripulire il suolo dagli inquinanti.

 

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Il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino lo ha usato per effettuare un biorisanamento a Fidenza, in un terreno contaminato da sostanze chimiche e idrocarburi.

 

C’è poco da fare: i cadaveri sono a tutti gli effetti un rifiuto, ma come avviene per molte altre immondizie è ora di cambiare la logica: non possono più essere qualcosa di ingombrante che va smaltito, ma devono essere riciclate, oppure trasformate in un prodotto che assume una nuova vita e può fornire una nuova ricchezza. Per esempio diventare concime.

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Un cadavere posto direttamente in terra crea problemi sanitari, si smaltisce in ogni caso ma lo fa molto lentamente, a meno che non venga vestito con Infinity burial suit, un’altra soluzione proposta da Coeio un’azienda americana che ha inventato un abito, sempre costituito da funghi, che velocizza il processo. Il cofano di micelio accelera ancora di più la demolizione aiutando i batteri, oltre a neutralizzare eventuali sostanze tossiche presenti.

 

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