angela merkel

E LA MERKEL SI SCOPRI' PUNK - GIOVEDI' SERA SI SVOLGERA' LA CERIMONIA DI CONGEDO MILITARE PER SALUTARE LA CANCELLERIA DOPO 16 ANNI DI GOVERNO: COME DA TRADIZIONE, E' STATA LEI A SCEGLIERE I TRE BRANI CHE FARANNO DA COLONNA SONORA ALLA CERIMONIA. MA, A DIFFERENZA DEI SUOI PREDECESSORI CHE SI SONO BUTTATI SU BRANI ALTISONANTI COME "MY WAY" O "L'INNO ALLA GIOIA" DI BEETHOVEN, MERKEL HA OPTATO PER UN ALTRO STILE...

 

Dagotraduzione dal Guardian

 

angela merkel alla cop26

Dopo 16 anni alla guida della Germania, la prossima settimana Angela Merkel lascerà il suo posto al neo cancelliere Olaf Scholz e, giovedì sera, come da tradizione, si svolgerà la cerimonia di congedo militare fuori dal ministero della Difesa. A fare da colonna sonora alla serata, sarà un brano della rocker punk Nina Hagen, come indicato da Angela Merkel.

 

La cerimonia del Großer Zapfenstreich sarà più sobria del solito a causa delle restrizioni sul coronavirus: ci saranno solo 200 ospiti presenti. Come successo con i suoi predecessori, alla Merkel è stato permesso di richiedere tre canzoni che saranno eseguite da una banda musicale durante la cerimonia.

 

mario draghi angela merkel

Ma mentre Gerhard Schröder e Helmut Kohl avevano scelto brani musicali convenzionalmente altisonanti per l'occasione – My Way di Frank Sinatra e Inno alla gioia di Ludwig van Beethoven, tra gli altri – alcune delle scelte di Merkel suggeriscono un entroterra inesplorato.

 

“Großer Gott, wir loben Dich” (Santo Dio, lodiamo il tuo nome) è un inno cristiano popolare del XVIII secolo, un cenno alla sua educazione come figlia di un pastore protestante e all'identità religiosa del suo partito, l'Unione Cristiano Democratica (CDU).

 

Angela Merkel pappagalli 4

La sua seconda scelta, “Für mich soll's rote Rosen regnen” di Hildegard Knef (dovrebbe piovere rose rosse per me), è una canzone malinconica sull'ambizione adolescenziale e l'arroganza giovanile, che suggerisce già una vena ironica. «Dovevo adeguarmi, arrangiarmi», recita il testo. «Oh, non posso adeguarmi, non posso accontentarmi, voglio sempre vincere anch'io».

 

Ma la scelta su cui i commentatori si sono soffermati alla ricerca di sottotesto e messaggi nascosti è “Du hast den Farbfilm vergessen” di Nina Hagen (Hai dimenticato il film a colori).

 

ultimo discorso di angela merkel al bundestag 2

Registrata per la prima volta nel 1974, la canzone fu un successo nelle classifiche pop della Germania dell'Est prima che Hagen emigrasse dall'altra parte della cortina di ferro, dove si immerse nelle sottoculture londinesi e divenne la figura punk preminente della Germania Ovest degli anni '80.

 

E abbracciare la sua identità della Germania dell'Est è una mossa insolita per la Merkel che durante i suoi 16 anni di governo raramente ha portato alla ribalta la sua educazione orientale. La canzone, il cui testo è stato scritto da Kurt Demmler, è un lamento rabbioso che ammonisce il fidanzato di Hagen, Michael, per aver girato solo un film in bianco e nero durante la loro vacanza sull'isola di Hiddensee. Di conseguenza, si lamenta, «nessuno crederà a quanto fosse bello qui».

 

OLAF SCHOLZ ANGELA MERKEL

Sebbene non censurata dallo stato, la canzone è stata intesa dai suoi ammiratori all'epoca come una critica nascosta alla repubblica socialista e alla sua grigia quotidianità, quando i film a colori erano una merce rara.

 

Alcuni commentatori hanno ipotizzato che il cancelliere uscente possa aver visto un significato più moderno nella canzone di Hagen: forse Merkel voleva lanciare ai colleghi maschi un urlo di frustrazione per gli uomini che trascurano di svolgere correttamente il proprio lavoro.

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