camelie alberi rischio estinzione

FERMI TUTTI: LA META' DEGLI ALBERI DEL MONDO POTREBBE RISCHIARE L'ESTINZIONE! - A LANCIARE L'ALLARME E' LO "STATE OF THE WORLD'S TREES": "SONO ESSENZIALI... E' COME UNA TORRE DI JENGA, TIRI FUORI UN PEZZO E CROLLA TUTTO L'ECOSISTEMA" - LA PRINCIPALE MINACCIA AL DISBOSCAMENTO E' L'AGRICOLTURA, IN FONDO ALLA LISTA IL CAMBIAMENTO CLIMATICO - IL RECORD DI SPECIE MINACCIATE E' IN BRASILE, TRA QUESTE MOGANO E PALISSANDRO. E IN EUROPA...

Dagotraduzione dal Guardian

 

Camelie

Secondo il rapporto State of the World’s Trees tra un terzo e la metà delle specie di alberi selvatici del mondo è a rischio estinzione. Il rischio è quello di un più ampio dell’ecosistema. Il documento è stato pubblicato ieri insieme ad un appello per un’azione urgente che fermi il declino.

 

Il disboscamento delle foreste per fare posto all’agricoltura è di gran lunga la principale causa del depauperamento. Lo studio, che è durato cinque anni, ha rilevato che 17.510 specie di alberi sono minacciate, il doppio rispetto a mammiferi, uccelli, anfibi e rettili a rischio messi insieme. Le specie di alberi minacciate rappresentano il 29,9% delle 58.497 specie di alberi conosciuti al mondo. Ma è probabile che la percentuale a rischio sia più alta considerato che un ulteriore 7,1% è stato ritenuto «possibilmente minacciato» e il 21,6% non è stato valutato a sufficienza. Solo il 41,5% è stato indicato come stabile.

 

Palissandro

Il Brasile, che ospita la foresta più diversificata del pianeta, l’Amazzonia, ha il record di specie minacciate: 1.788, tra cui tra cui mogano dalle grandi foglie, palissandro ed eugenia. In Cina, la sesta nazione al mondo per biodiversità, magnolia, camelia e acero sono tra le 890 specie a rischio.

 

Gli stati insulari tropicali, in particolare il Madagascar, sono colpiti in modo sproporzionato, in particolare l'ebano e il palissandro, ma anche in Europa – che è relativamente povera in termini di diversità naturale – c'è stato un preoccupante calo del numero di sorbi. In Nord America, parassiti e malattie stanno causando gravi perdite di popolazioni di frassino.

 

Minacce agli alberi

I botanici descrivono gli alberi come «la spina dorsale dell'ecosistema naturale». Sebbene finora solo lo 0,2% delle specie si sia estinto, gli autori affermano che un declino accelerato potrebbe avere effetti a catena. Gli esseri umani vengono direttamente colpiti dalla perdita dell’assorbimento del carbonio, della produzione di ossigeno, del legname per le costruzioni, del combustibile per gli incendi, degli ingredienti per le medicine e del cibo, degli ammortizzatori delle tempeste e del benessere che deriva dall'ombra e dalla bellezza. E ancora più importanti sono gli impatti indiretti sui sistemi naturali di supporto vitale. In molte parti del mondo, gli alberi sono i pilastri di un ecosistema sano. Senza di loro, altre piante, insetti, uccelli e mammiferi lottano per sopravvivere.

 

Specie piu a rischio

«Gli alberi sono essenziali… è come una torre Jenga. Tira fuori quello sbagliato e l'ecosistema cade a pezzi», ha affermato l'autore principale del rapporto, Malin Rivers, responsabile delle priorità di conservazione presso il Botanic Gardens Conservation International (BGCI). «Quando guardo questi numeri, sento che dobbiamo agire ora».

 

Il rapporto identifica le principali minacce per gli alberi. L'agricoltura (coltivazioni per il 29% e bestiame per il 14%) occupa il primo posto, seguita da disboscamento (27%), edilizia abitativa e altri sviluppi commerciali (13%), incendi (13%), estrazione mineraria (9%), piantagioni di pasta di cellulosa (6%) e specie invasive (3%). Il cambiamento climatico (4%) è in fondo alla lista, anche se è stato considerato in che modo influisce sul numero di incendi e sull’agricoltura.

 

Alberi 7

Gerard T Donnelly, presidente del Morton Arboretum nell'Illinois, negli Stati Uniti, sperava che i responsabili delle politiche avrebbero utilizzato lo studio innovativo come strumento di conservazione: «Questo rapporto chiarisce che gli alberi del mondo sono in pericolo. È stato sviluppato in anni di vigorosa ricerca e collaborazione tra le principali organizzazioni mondiali per la conservazione degli alberi e guiderà ulteriori azioni scientificamente informate per prevenire l'estinzione degli alberi».

 

BGCI ha raccomandato un'espansione della copertura dell'area protetta per le specie minacciate, portando avanti campagne incentrate sulle popolazioni più a rischio, una più stretta collaborazione globale, maggiori finanziamenti per gli sforzi di conservazione e maggiori sforzi per il backup delle specie negli orti botanici e nelle banche di semi.

 

Alberi 6

Il gruppo ha lanciato il portale GlobalTree, un database online che tiene traccia degli sforzi di conservazione a livello di specie, di paese e a livello mondiale.

 

«Per la prima volta sappiamo quali specie sono minacciate, dove sono e come sono minacciate, così possiamo prendere decisioni di conservazione più informate», ha affermato Rivers. «Queste specie non sono ancora estinte. C'è ancora speranza. Ci sono ancora modi per riportarli indietro dal baratro».

Alberi 5Alberi 8Alberi 2Alberi 4Alberi 3Alberi

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…