silvia romano

“MI HANNO MANDATA ALLO SBARAGLIO”. PARLANDO CON I PM, SILVIA ROMANO SI E’ RESA CONTO DELLA SITUAZIONE ASSURDA IN CUI ERA FINITA: UNICA BIANCA, SENZA SCORTA NE’ COLLABORATORI IN UNA SCUOLETTA DELLA SAVANA - TUTTO A OPERA DELLA ONLUS “AFRICA MILELE” DI FANO SU CUI SI RIACCENDE L’ATTENZIONE DEGLI INQUIRENTI PER I CONTRATTI D'ASSICURAZIONE, LE REGISTRAZIONI IN AMBASCIATA, LE CERTIFICAZIONI DELLE AUTORITÀ KENIOTE: LA FAMIGLIA ROMANO VUOLE SAPERE SE SI SIA FATTO DAVVERO TUTTO, PER EVITARE CHE SILVIA VENISSE SEQUESTRATA…

Francesco Battistini per il “Corriere della Sera”

 

silvia romano

«Mi hanno mandata allo sbaraglio». Il sorriso di Silvia Romano nasconde anche qualche dente aguzzo. E forse i 535 giorni di prigionia hanno cancellato un po' d' ingenuità: domenica pomeriggio, interrogata dai magistrati, la ragazza milanese ha detto chiaro e tondo d' essersi sentita in un avamposto solitario, il giorno in cui fu rapita. E che a Chakama, nella scuoletta della savana, forse non era il caso di trovarsi in quelle condizioni.

 

L'unica bianca. Senza scorta, senza collaboratori. Abbandonata lì, con la sua straordinaria inesperienza. Il racconto di Silvia ha fatto infuriare i genitori: la famiglia Romano aveva già rotto i rapporti con l' onlus Africa Milele di Fano, e con la responsabile Lilian Sora che aveva ingaggiato la loro figlia, ma ora domanda che si faccia qualcosa di più.

 

silvia romano torna a casa a milano 2

Non c' è ancora una delega formale ai Ros dei Carabinieri, ma la Procura di Roma intende riprendere in mano il dossier della Farnesina e i controlli che l' Unità di crisi aveva intrapreso dopo il rapimento su quell' attività di volontariato messa in piedi a decine di chilometri da Malindi. I contratti d'assicurazione, le registrazioni in ambasciata, le certificazioni delle autorità keniote: i Romano vogliono sapere se si sia fatto davvero tutto, per evitare che Silvia venisse sequestrata.

 

silvia romano torna a casa a milano 1

Africa Milele significa Africa per sempre. Ma dal 20 novembre 2018, l'Africa della minuscola onlus è senza futuro. «Questa vicenda per noi ha voluto dire molto», spiega Lilian Sora, una marchigiana di buona volontà che nel 2009 era andata in Kenya in viaggio di nozze ed era rimasta colpita dalla povertà, decidendo di fondare la sua onlus: «I nostri beneficiari ne hanno risentito e, a gennaio, abbiamo dovuto lasciare a casa i bambini che sostenevano la scuola. I fondi non bastavano più». Il giorno della liberazione di Silvia, Lilian ha fatto capire quanto fosse scossa: «Alla vigilia del rapimento ero stata svegliata da un brutto sogno, quasi una premonizione. Sabato, il mio sogno è stato bellissimo».

silvia romano

 

Le polemiche di questi mesi l' hanno travolta: s' è detto di tutto su di lei e sulla sua vita sentimentale, su quella strana scelta di piazzarsi a Chakama dove operava già un' altra onlus, sulle valigie piene di medicinali e di latte in polvere che affidava ai suoi volontari - anche a Silvia - perché portassero in Kenya aiuti low cost Tanti veleni, nella comunità italiana di Malindi che sapeva poco di Africa Milele, eppure sparlava molto della sua attività.

 

silvia romano con la madre e la sorella

Lilian non ha mai risposto e anzi, rivela, «nel tempo in cui Silvia è stata rapita, non ho mai smesso d'indagare». Una certezza: «Era controllata». La donna racconta un dettaglio già noto, ma che a suo parere riveste grande importanza: «Sospetto che alcuni componenti del commando abbiano dormito vicino alla nostra casa, prima del rapimento» (chi scrive, l' aveva già verificato sul posto: la Chakama Guest House è una baracca di lamiera a trenta passi dalla scuola dove viveva Silvia, le camere portano i nomi dei Paesi africani, e i sei banditi avevano alloggiato nella stanza «Togo»).

 

IL PADRE ENZO E SILVIA ROMANO

«Silvia non è stata mandata da sola a Chakama - si difende Lilian -. È partita con due volontari e ad aspettarli c' era il mio compagno con un altro addetto alla sicurezza, entrambi masai». Gli uomini «dovevano rientrare a Malindi il 19 novembre e Silvia doveva andare con loro», ma ci fu un intoppo, la ragazza rimase sola a Chakama e il 20 fu sequestrata: «Qualcuno la spiava», è convinta Lilian, e sapeva quando entrare in azione. Dall' appartamento del Casoretto, Silvia non ha chiamato nessuno a Fano. «Aspetto di poterle dire quanto sono felice», manda un messaggio Lilian: è probabile che aspetti e speri per un bel po'.

silvia costanza romano 4silvia romano 2I RAPITORI DI SILVIA ROMANOsilvia romano 4silvia romano 3silvia costanza romano 2silvia costanza romano 1silvia romano 9silvia costanza romano 3

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…