cate blanchett-3

“MI SEMBRA UN MIRACOLO ESSERE QUI” – CATE BLANCHETT APPRODA IN LAGUNA DA PRESIDENTE DI GIURIA ALLA MOSTRA DI VENEZIA: “ERO IN PIENO ACCORDO SUL FATTO CHE SI DOVESSE RIPARTIRE, RISPETTANDO I PROTOCOLLI SANITARI. NEGLI ULTIMI SEI MESI HO PARLATO SOLTANTO CON I MIEI MAIALI E LE MIE GALLINE IN CAMPAGNA” – “SESSISMO NEL CINEMA? NON MI SONO MAI DEFINITA UN'ATTRICE AL FEMMINILE. UNA PERFORMANCE È BUONA SIA CHE LA FACCIA UN UOMO SIA CHE LA FACCIA UNA DONNA…”

Valerio Cappelli per il “Corriere della Sera”

 

cate blanchett 9

«Mi sembra un miracolo essere qui», dice Cate Blanchett. Sono le uniche parole che pronuncia in italiano. Arriva con quell' aria regale di donna imperturbabile, in una blusa a righe nere e avorio e trattenuta in vita da una ampia cintura, i capelli raccolti, la mascherina d' ordinanza.

 

Arriva regale, ma dentro ne intuisci le emozioni. E' lei la presidente di giuria alla Mostra di Venezia. Ha una sensualità autentica e controllata, e un portamento aristocratico. Non a caso al cinema è stata l' implacabile Elisabetta I e la regina degli elfi nella saga di Lo Hobbit .

 

Cosa significa essere a capo della giuria, in un anno così speciale?

cate blanchett 8

«E' un privilegio e un onore, Venezia offre sempre un programma sorprendente. Aspettavo questo momento con ansia. Sono pronta per la resilienza e per applaudire la capacità inventiva degli organizzatori».

 

Lei era ottimista?

«Ero in pieno accordo sul fatto che si dovesse ripartire, rispettando i protocolli sanitari. Abbiamo avuto tante discussioni su aspettative e desideri di industria e cineasti, non mi sembrava vero, negli ultimi sei mesi ho parlato soltanto con i miei maiali e le mie galline della nostra casa in campagna. Serviva un segnale di solidarietà per chi si occupa di film e non è riuscito a completarli a causa della pandemia».

cate blanchett 7

 

In famiglia cosa le hanno detto sulla sua presenza al Lido sotto Coronavirus?

Sorride: «Mio marito mi ha incoraggiata a venire, i miei figli un po' meno. Sono una mamma a tempo pieno, quando mi chiedono come faccio a cavarmela con quattro figli rispondo: ma perché agli uomini non fanno mai questa domanda?».

 

I suoi ricordi veneziani?

«Ci sono stata tante volte, sia come turista e amante dell' arte che alla Mostra. Il mio primo film girato fuori dalla mia Australia fu ospitato proprio al Lido: Elizabeth I , più di vent' anni fa. Ero una giovane attrice emergente, non avevo idea di cosa fosse un Festival, mi sussurravano all' orecchio: la gente applaudirà, o lascerà la sala in disaccordo, e non ne capivo bene il senso. Ricordo che me ne andai in gondola col terrore negli occhi. Poi ci fu il film Io non sono qui , dove interpreto Bob Dylan (per cui vinse la Coppa Volpi, ndr) ma non potei venire».

cate blanchett 6

 

Ha paura della pandemia?

«Abbiamo tutti paura ma dobbiamo essere coraggiosi, il rischio fa parte del nostro DNA, della condizione umana. La sfida non è solo per il cinema. Possiamo fare cose importanti, abbiamo questa possibilità di riesaminare le cose, bisogna ripartire da una nuova cultura, dall' accettazione dello streaming e dalla valorizzazione delle sale . L' industria cinematografica riemergerà più forte di prima».

cate blanchett 5

 

Da anni lei si batte contro il sessismo nel cinema.

«La verità è che io non mi sono mai definita un' attrice al femminile. Una buona performance è buona sia che la faccia un uomo sia che la faccia una donna. Non voglio dare dichiarazioni politiche».

 

Ma crescendo in una famiglia di donne...

«Ho associato la parola femminista a un concetto di eguaglianza. C' è ancora molto da fare, perché nell' arte non esiste l' equivalente al femminile della parola maestro?».

 

Che effetto le fa vedere qui sette direttori di festival che dialogano, collaborano dopo anni di rivalità?

«E' fantastico che dopo averli visti in concorrenza si siano accordati su temi importanti per elaborare progetti comuni. Sono stata anche presidente a Cannes. Ogni rassegna ha il suo tono, sono differenti facce della stessa pietra.E' un' edizione unica, Venezia sarà meno territoriale».

 

cate blanchett 4

L' Italia, all' inizio, è stato il paese, dopo la Cina, più colpito dal Coronavirus.

«Si parla solo di soldi, come se lo Zio Economia fosse la persona più importante della famiglia. Il mondo non ha messo a frutto la lezione che veniva dall' Italia, non ha insegnato nulla a paesi che hanno vissuto poco dopo lo stesso trauma».

 

E non le sembra strano?

«Eccome se è strano, ancora non capisco come ci si possa comportare in modo così frammentario e distruttivo».

cate blanchett 3

 

Al Lido sono i primi film che vede dopo il lockdown?

«No, la settimana scorsa ho visto Tenet di Christopher Nolan con la mia famiglia, un film evento gradevole; nell' isolamento ho seguito tanti film a casa. Preferisco tornare alla tradizione dello schermo, emozionandomi».

 

Lei ha vinto due premi Oscar: con The Aviator di Scorsese e con Blue Jasmine di Woody Allen .

«Ho amato quel film ma ho dovuto inventarmi una camminata chic che mi dava la nausea. Dei miei personaggi, come nella vita, mi piacciono i momenti di svolta».

cate blanchett 2cate blanchett con mascherina a veneziacate blanchett a veneziacate blanchett cate blanchett 1cate blanchett 3cate blanchettcate blanchett 10cate blanchett 1cate blanchett tilda swintoncate blanchett 11

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…