professore studentessa molestie

''MI PIACI, TI VOGLIO E TI AMO. QUANDO RIENTRI DI BACIO TUTTA'': GLI SMS BOLLENTI DEL PROFESSORE DI STORIA E FILOSOFIA DEL LICEO TASSO, SOSPESO DALL'INCARICO - LUI PENTITO MA MANCO TROPPO: ''HO SBAGLIATO, HO USATO UN LINGUAGGIO FUORI DAI CANONI DEL POLITICAMENTE CORRETTO. MA LEI SI ERA INNAMORATA DI ME E OGGI MI SBATTE IN PRIMA PAGINA'' - LA MOGLIE: ''SONO DISTRUTTA. ECCO COME AFFRONTERÒ LA COSA...''

 

Scrivono Valentina Lupia e Maria Elena Vincenzi su ''la Repubblica'': «Mi piaci, ti voglio e ti amo» . Questi erano gli sms alle sue studentesse di Maurizio Gracceva, il professore sessantenne di storia e filosofia del liceo Tasso di Roma accusato di aver molestato tre delle sue alunne. Messaggi, 2.600 in tutto, che sono allegati alle denunce e che pesano sulla posizione del docente come un macigno. Tanti i riferimenti espliciti al sesso, le richieste di poter vedere le ragazze nude (...).

 

 

PROFESSORE FILOSOFIA

« Quando rientri ti bacio tutta, se lo vorrai», digitava l' insegnante nel giugno del 2017. I messaggi, stando alle accuse delle liceali, erano tantissimi. Centinaia ogni giorno. «Se dovessi avere bisogno di una consulenza sessuale, sono a disposizione». Qualche giorno prima, sempre alla stessa ragazza, la prima che ha denunciato, scriveva: « Al posto del tuo amico, ti avrei già spogliata » . E poco dopo: «Ti auguro una notte erotica».

 

(...) Era proprio con la scusa di poter dare delucidazioni o di prestare libri che il professore riusciva a scambiarsi il numero con le sue studentesse. (...) Tanti i messaggi nei quali l' insegnante si lamenta perché la sua allieva non gli dava retta. Cose tipo: «Perché non rispondi? » oppure « Se non mi rispondi non ti parlo più». Ieri al docente è stata notificata la sospensione dall' incarico. (...)

 

Lui ha parlato con Giuseppe Scarpa di ''Repubblica'', e ha parlato di ''relazione spirituale'':

 

 

STUDENTI

«Lei si era innamorata di me e io l' avevo respinta». Anche se poi ammette: «Non sono privo di responsabilità. Io ho utilizzato con lei dei termini sbagliati. Ma non ho mai fatto nessuna avance... Pagherò per i miei errori, ho utilizzato un linguaggio sbagliato e inappropriato secondo la logica del politicamente corretto. Però quella che sta emergendo è una versione troppo di parte. Lei mi scriveva messaggi tipo "mi si ferma il respiro quando ti vedo". Oppure "l' ultima cosa che vorrei nella mia vita è che tu soffrissi o a causa mia o a causa degli altri". E poi mi sbatte in prima pagina ».

 

 

Le parole della moglie raccolte da Erika Dellacasa del ''Corriere della Sera - Roma''

 

(...) Valeria Ciai, che ieri l’ha accompagnato al Tasso. Tono basso, amareggiato, ogni tanto la voce trema consapevole che, forse, niente tornerà mai come prima: «Cosa le posso dire? Che sono distrutta, io come persona, poi la mia famiglia, può immaginare, evidentemente mio marito ha peccato di gravi leggerezze ma queste sono cose che ci vedremo tra noi, nel nostro rapporto».

 

TASSO LICEO

A suo marito vengono mosse accuse pesanti, gravi, lei ha letto quei messaggi? Sono le ragazze che hanno frainteso o lui che ha esagerato? «Ci sto riflettendo, credo siano avvenute entrambe le cose, io ho molto rispetto per queste ragazze e per le loro famiglie anche perché penso che sia l’adulto, in questi casi, a dover essere cosciente del fatto che proprie parole possano essere mal interpretate.

 

 Sulle accuse, se ne deve occupare la magistratura, ci sarà un processo, però capisco il provvedimento del dirigente, come ho detto avrei fatto lo stesso: è chiaro che il rapporto tra i docenti e gli studenti è particolarmente complesso, ma è l’adulto col suo comportamento a dover fare la differenza, separare i piani. Evidentemente, per alcuni adulti non è così...».

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