farmacia alimentare

MIA DIA UN’ASPIRINA E UN MARITOZZO – AD APRILIA APRE "FARMACIA ALIMENTARE", IL PRIMO BISTROT CON UN MENÙ FIRMATO DALLO CHEF TRE STELLE MICHELIN NIKO ROMITO, ALL’INTERNO DI UNA FARMACIA: L'IDEA E' PROPORRE CIBO SANO E PIATTI INDICATI PER CHI SOFFRE DI VARIE PATOLOGIE – NON SOLO VERDURE, MA ANCHE PARMIGIANA, BURGER E ANCHE IL LUSSURIOSO MARITOZZO…

Andrea Cuomo per “il Giornale”   

 

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Mi dia del paracetamolo, un antiacido e, ah, due maritozzi, uno al pistacchio e uno al cioccolato. Un dialogo surreale ma nemmeno tanto. Andate ad Aprilia, per dire: anonima cittadona tra Roma e Latina, luogo insolito per tante cose, figuriamoci per un progetto d'avanguardia come quello di Farmacia Alimentare. Il primo bistrot in Italia (in Europa? Nel mondo?) aperto - oggi l'inaugurazione - all'interno di una farmacia. Non un triste posto dove comprare alimenti senza glutine e lugubri simulacri marroncini di impossibili godimenti gastrici, ma un ristorante vero e proprio, a pranzo e a cena. Che propone i piatti studiati da uno chef tra i più importanti d'Italia, quel Niko Romito che ha tre stelle Michelin nel suo Reale a Castel di Sangro, in Abruzzo. E le stelle stanno a curarci.

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Una storia di provincia, anzi di province. Perché non è che tutto quello ciò che è up-to-date debba necessariamente accadere a Milano o nelle metropoli sbranamode. L'idea è venuta a Marco Cecchini, amministratore della farmacia comunale Aprilia Nord, e alla sorella Elena, che ci lavora. I due, consapevoli del fatto che il cibo sia il primo medicinale e colpiti dalla appassionata partecipazione ad alcuni incontri a tema svoltisi in farmacia in tempi non sospetti, hanno deciso di aprire nel locale a fianco della farmacia e sotto la stessa insegna verde un bistrot in cui trasformare le ricette dei medici in ricette vere e proprie e per questo hanno cercato la collaborazione del nutrizionista Ferdinado Giannone e dell'Accademia Niko Romito, l'alta scuola di cucina del visionario chef abruzzese.

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Che inizialmente non ha risposto ai messaggi dei due («abbiamo dovuto corteggiarlo per tre mesi», dice ridacchiando Marco) ma poi quando ha capito di che cosa si trattava si è buttato anima, corpo e barba nel progetto. Il tempo di un paio di pandemie, ed eccoci finalmente pronti. Farmacia Alimentare può essere visto in differenti modi, tutti autentici.

 

Da un lato è un luogo dove mangiare in maniera che definire sano è riduttivo, visto che ogni piatto è accompagnato da un bollino colorato che indica la «tipologia di supporto» (dall'ok diab al gluten free, dal sistema immunitario all'infiammazione), che detta così magari anche no. Dall'altro è un bistrot allegro dagli spazi vivificati dagli artisti del Collettivo FX, Kiki Skipi e Andrea Casciu, che hanno reso in stile «urban» la filosofia del locale, che poi se lo cercate su Google compare sotto la voce «fast food» (ah ah). Dall'altro ancora, è l'occasione di mangiare i piatti à-la-Romito (e chi mastica di gastronomia sa che non sono noccioline) a un prezzo che dove lo trovate altrove? Quattro euro, sette euro, al massimo undici.

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Un maritozzo romitesco due euro e mezzo. Ma siccome io sono un giornalista di cibo e non di salute, eccomi a mangiare in anteprima, assieme a un manipolo di colleghi circospetti il giusto, alcuni estratti dal menu «farmaceutico». Il destino galenico vuole che i camerieri mi portino alcuni dei miei must eat del cuore, per cui la prova è ardua. Ecco le Zucchine alla scapece, perfette ma alla fine è verdura, si gioca sul facile. Ecco la delicata Giardiniera, con verdure di stagione marinate (cavolfiore, finocchi, carote, cipolle, rapanelli e sedano).

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L'asticella si alza con l'Insalata russa, con verdure cotte pochissimo e quindi quasi croccanti e la maionese c'è ma è di mandorle. Si alza ancora con il Vitello Aliciato (nome nostro), un roast-beef molto rosa con alici in salamoia, polvere di capperi e cucunci) e tocca il suo culmine con la Parmigiana (no, dico: la Parmigiana!), ingentilita da alcuni tocchi che evitano la frittura e il lattosio ma non per questo imbastardita.

 

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E anche il maritozzo, dolce lussurioso per definizione, qui non perde un grammo di sex appeal: con panna, con gocce di cioccolato, alla crema al pistacchio, con crema alla nocciole e cioccolato. A colazione, ma anche a fine pasto. La cena non l'abbiamo provata, ma ci dicono sia fatta di pizze e panini con il burger. Un solo guaio: niente alcol. Anche i farmacisti non sono perfetti.

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