stele di rosetta

UNA QUESTIONE DI STELE - MIGLIAIA DI CITTADINI EGIZIANI HANNO FIRMATO UNA PETIZIONE PER CHIEDERE AI BRITANNICI DI RESTITUIRE LA STELE DI ROSETTA, CHE DAL 1802 È ESPOSTA AL BRITISH MUSEUM DI LONDRA - NEGLI ULTIMI ANNI LE RICHIESTE DI RESTITUZIONE DEI REPERTI SACCHEGGIATI IN ETÀ COLONIALE SI SONO FATTE SEMPRE PIÙ FREQUENTI - MA E' SOLO GRAZIE AGLI ARCHEOLOGI EUROPEI SE LE OPERE CHE GIACEVANO IGNORATE SONO TORNATE ALLA LUCE...

Luigi Grassia per “la Stampa”

 

stele di rosetta

La civiltà egizia è così antica che già al tempo di Erodoto gli stessi egiziani avevano solo idee vaghe su chi e come avesse costruito le piramidi e la Sfinge. Nel Medioevo l'Europa traeva le sue scarne nozioni in proposito dalla Bibbia, e i primi esploratori che scoprirono iscrizioni geroglifiche in Egitto si trovarono di fronte al mistero assoluto; questo finché la spedizione di Napoleone nel 1799 portò alla miracolosa scoperta della cosiddetta "Stele di Rosetta", cioè una tavola di pietra con inciso un testo geroglifico, uno in "demotico" (una forma tardiva di egiziano) e la traduzione di entrambi in greco antico; avendo scoperto la chiave, da allora fu possibile tradurre tutto ciò che gli Egizi avevano scritto.

 

stele di rosetta

La Stele di Rosetta non rimase a lungo in possesso dei francesi, perché dopo aver sconfitto Napoleone se ne impadronirono gli inglesi, e dal 1802 è esposta al British Museum di Londra. Ci starà per altri 220 anni ?

 

Quasi certamente no. Migliaia di cittadini egiziani hanno firmato una petizione per chiedere ai britannici di restituire la Stele, e per quanto stavolta il risultato sia dubbio (Londra dice no, non c'è neanche una richiesta ufficiale dal Cairo) c'è da scommettere che la pressione non verrà meno, e prima o poi la preziosa tavola incisa tornerà in Egitto.

 

stele di rosetta

La richiesta di restituzione è universale e sempre più spesso viene soddisfatta: i nativi americani chiedono e ottengono indietro i reperti dei loro antenati esposti nei musei, la Grecia rivuole quel che è stato razziato dal Partenone, l'Italia ha già dovuto ridare all'Etiopia la Stele di Axum (un trofeo dell'invasione fascista) e chissà, magari un giorno dovrà svuotare il Museo Egizio di Torino. Sono giustificate queste richieste? Ci sono validi argomenti sia pro sia contro.

 

Le restituzioni riparano ingiustizie storiche dell'epoca coloniale, quando vigeva libertà di saccheggio. D'altra parte, gli archeologi europei hanno scoperto e riportato all'onor del mondo manufatti di altri Paesi che giacevano ignorati, oppure noti ma indegni di interesse, e hanno fatto conoscere ai popoli oltremare la loro stessa storia, che spesso quei popoli ignoravano. Il dibattito è aperto, anche se l'esito a lungo termine sembra scontato.

la stele di rosetta

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”