MEDAGLIA DI SBRONZO - A MILANO TRA GLI UNDER 30 TORNANO DI MODA LE "SUPER SBORNIE": UBRIACARSI FINO A PERDERE I SENSI - SONO SCHIZZATE LE CHIAMATE AL 118 PER COMA ETILICO: A SETTEMBRE E OTTOBRE L’IMPENNATA DI INTERVENTI È STATA DEL 92%, NELLA FASCIA TRA 13 E 15 ANNI, RISPETTO AL 2019 - SECONDO L'OSSERVATORIO SU GIOVANI E ALCOL, I RAGAZZI VOGLIONO "TOGLIERSI TIMIDEZZE E PAURE" E "DIVERTIRSI IN MODO ESAGERATO", MA NON COMPRENDONO I DANNI NEL TEMPO...
Simona Romanò per www.leggo.it
Ubriacarsi fino a perdere i sensi. Le sbornie da coma etilico sono sempre più frequenti fra i ragazzi, tanto da far scattare l’allarme alcol tra i giovani del popolo della movida (e non solo).
E i recenti fatti di cronaca lo dimostrano: dalle liti furibonde tra ventenni alticci, scoppiate gli scorsi weekend ai Navigli, fino ai giovanissimi in ospedale per intossicazioni alcoliche.
ABITUDINI ALCOLICHE
Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio permanente giovani e alcol a Milano, i ragazzi «tra 20 e 29 anni sono i principali frequentatori dei locali notturni, con una capacità di spesa media tra 10 e 20 euro a serata per l’acquisto di cocktail».
Nelle notti brave del fine settimana, quando i quartieri del divertimento sono presi d’assalto, «il 63,3% consuma superalcolici, il 55% birra e, a seguire, il 12,5% vino». Anche Exodus e Casa del giovane di Pavia hanno condotto uno studio sul campo, ascoltando tremila giovanissimi di Milano tra 11 e 18 anni.
Cosa è emerso? Gli alcolici sono la spesa “proibita”, effettuata di nascosto dalla famiglia, che è in assoluto la più diffusa (41%). Se si circoscrive l’analisi agli studenti delle medie (11-14 anni), il 24% del campione ammette «di bere fino a perdere il controllo almeno una volta al mese».
Vogliono «togliersi timidezze e paure» e «divertirsi in modo esagerato». Dicono «di essere consapevoli che l’alcol fa male», ma «non comprendono il danno nel tempo».
SOS ALCOL
Già a luglio, quando le restrizioni anti-Covid si sono allentate, il procuratore capo del Tribunale per i minorenni di Milano, Ciro Cascone, aveva sollevato il problema: «L’abitudine al consumo diffuso e scriteriato di superalcolici, che ha preso piede tra giovanissimi, non si era mai vista prima. Non sanno vivere in modo sano le serate di socialità».
I procedimenti per casi di violenze e ricoveri connessi all’abuso di drink erano aumentati durante l’estate. Un’escalation proseguita mese dopo mese, fino ad oggi. Per Cascone, «l’alcol inibisce la paura, portando a comportamenti pericolosi per se stessi e gli altri. C’è un vuoto strutturale ed educativo da colmare».
INTERVENTI 118
Nella Milano che è tornata alla movida, è boom di chiamate al 118 per coma etilico: a settembre e ottobre l’impennata di interventi è stata del 92%, nella fascia tra 13 e 15 anni, rispetto al 2019. Si spalmano su tutta la settimana, con picchi nel weekend.