incendio in una casa di milano navigli luca manzin rosita capurso

MILANO BRUCIA - LA TRAGICA STORIA DI LUCA E ROSITA, I DUE FIDANZATI MORTI NEL ROGO CHE HA DISTRUTTO LA LORO CASA AI NAVIGLI DI MILANO: PSICOLOGA LEI E AVVOCATO LUI, STAVANO INSIEME DA QUALCHE ANNO ED ERANO A LETTO QUANDO È DIVAMPATO L’INCENDIO. IL CORPO DI ROSITA È STATO TROVATO NEL BAGNO: PROBABILMENTE AVEVA PROVATO A PRENDERE DELL’ACQUA PER SPEGNERE LE FIAMME… – VIDEO

 

 

Carmine Ranieri Guarino per www.milanotoday.it

incendio in una casa di milano 5

 

Tra le tante foto che si trovano sui social ce n'è una postata il 19 marzo che è innegabilmente più bella delle altre. Ci sono due ragazzi, la loro affinità, la loro intesa. Lui e lei sono in una stanza più o meno buia, uno accanto all'altro con le teste che si sfiorano, gli occhi quasi chiusi e le labbra che accennano un sorriso.

 

Lei e lui sono Rosita Capurso, 27enne milanese, e Luca Manzin, 29enne nato a La Spezia ma cresciuto a Massa Carrara. Rosita e Luca, psicologa lei e avvocato lui, erano fidanzati, stavano insieme da qualche anno, uniti dall'amore per la solidarietà e l'aiuto al prossimo ed erano insieme anche alle tre della scorsa notte, quando un incendio ha portato via, insieme, le loro vite.

luca e rosita, i fidanzati morti per un incendio a milano 1

 

Rosita e Luca, i fidanzati morti nell'incendio

Entrambi sono morti nel rogo che ha distrutto la loro casa, una piccola abitazione in una villetta familiare nel cortile al civico 156 di via Alzaia Naviglio Grande, dove vivono anche una zia della 27enne e la compagna di suo padre, che l'anno scorso era scomparso.

 

L'inferno, stando a quanto finora appreso, è scoppiato pochi minuti dopo le tre. Per cause da accertare, ma con ogni probabilità si è trattato di un cortocircuito, da un quadro elettrico che si trova vicino alla porta è divampato un incendio.

incendio in una casa di milano 2

 

Il rogo durante la notte

Le fiamme hanno sorpreso i due fidanzati nel sonno: Luca, che verosimilmente è svenuto per il fumo, è stato trovato dai soccorritori a letto mentre il corpo di Rosita era nel bagno, segno che la 27enne potrebbe aver provato a prendere dell'acqua per spegnere le fiamme prima di perdere i sensi.

incendio in una casa di milano

 

Le prime a intervenire sono state la zia e la matrigna della giovane: hanno cercato di aprire la porta, che però era bloccata dalle chiavi messe nella serratura, e hanno provato a sfondare una finestra che dà sulla cucina della casa dei fidanzati, ma ormai c'era troppo fumo.

luca e rosita, i fidanzati morti per un incendio a milano

 

I pompieri e i soccorritori del 118, una volta spento l'incendio, hanno cercato in ogni modo di rianimare i ragazzi, ma il loro cuore non ha mai ripreso a battere. Il pm ha disposto l'autopsia e ha posto sotto sequestro la villetta, ma i rilievi di vigili del fuoco e carabinieri della compagnia Porta Magenta lasciano pochi dubbi sulla dinamica della tragedia.

rosita capursorosita capurso 1rosita capursoincendio in una casa di milano 3incendio in una casa di milano 1luca manzinincendio in una casa di milano 4

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…