eugenia roccella contestata agli stati generali della natalita

“A PROPOSITO DI CENSURA VORREI SENTIRE LA SOLIDARIETÀ DEI VARI SCURATI, SAVIANO, LAGIOIA, CHIARA VALERIO” - IL MINISTRO ROCCELLA INFILZA I SINISTRELLI CHE TACCIONO SULLA CONTESTAZIONE CHE LE HA IMPEDITO DI PARLARE AGLI STATI GENERALI DELLA NATALITÀ: “IL FEMMINISMO ERA ALTRO. NOI NEGLI ANNI '70 PARLAVAMO DI LIBERA SCELTA - SUL PALCO CON ME C’ERA UNA MAMMA INCINTA DI OTTO MESI, DOVEVA DARE SEMPLICEMENTE LA SUA TESTIMONIANZA: È STATA SOMMERSA DI FISCHI, L’HO TROVATO SGRADEVOLE. UNA CENSURA AGGRESSIVA IMMOTIVATA”

Estratto dell’articolo di Alessandra Arachi per il “Corriere della Sera”

 

eugenia roccella contestata agli stati generali della natalita 9

Ministra Eugenia Roccella, cosa dice della contestazione che ha ricevuto ieri mattina agli Stati generali della Natalità?

«Sono per il diritto al dissenso, sempre. Credo però che garantire la libertà di parola sia un diritto non negoziabile».

 

Era impossibile parlare durante la contestazione?

«Sì. I ragazzi gridavano slogan a voce talmente alta. Hanno cominciato quando è iniziato il mio panel».

 

eugenia roccella contestata agli stati generali della natalita 10

Li ha visti entrare?

«Ho visto quando erano già in sala e si sono alzati in piedi. Hanno tirato su dei cartelli, non sono riuscita a decifrarli bene. Non ero sola sul palco e non hanno gridato soltanto contro di me».

 

Chi altro c’era con lei sul palco?

«[…] c’era una mamma incinta di otto mesi, doveva dare semplicemente la sua testimonianza, le difficoltà che aveva vissuto».

eugenia roccella contestata agli stati generali della natalita 6

 

Hanno contestato anche lei?

«È stata sommersa di fischi, l’ho trovato particolarmente sgradevole. Una censura aggressiva totalmente immotivata».

 

Erano solo ragazze?

«No, ragazzi e ragazze. Erano una ventina, forse trenta, ragazzi delle scuole. Abbiamo provato ad invitarli al dialogo».

 

E loro?

«Nulla».

 

Non sono voluti salire sul palco?

eugenia roccella contestata agli stati generali della natalita 1

«È salita soltanto una ragazza, ma si è limitata a leggere un comunicato e poi è andata via. Un comunicato dove si parlava anche di Gaza, che non c’entrava niente con il tema del convegno».

 

Ma nel comunicato si parlava soprattutto di aborto...

«Sì. Ma io da femminista ho sempre difeso la legge 194. Il punto è che noi femministe degli anni Settanta parlavamo della maternità come libera scelta».

 

E qual è la differenza con la visione delle femministe di oggi?

eugenia roccella contestata agli stati generali della natalita 5

«Secondo me nessuna, perché da una parte c’è l’accesso alla possibilità di interrompere la gravidanza e dall’altra anche la libertà di fare figli se si vogliono figli. E quindi avere una serie di sostegni e possibilità. Non è che si possono fare figli solo se si è ricchi. Penso che rispetto al passato c’è meno chiarezza concettuale».

 

Cosa vuole dire?

«Secondo me ci sarebbe bisogno di qualche approfondimento da un punto di vista della sorellanza, della solidarietà tra donne. Non si deve dimenticare che la libertà delle donne parte dal riconoscimento di una solidarietà che trascende la diversità di partito, di opinione, di etnia».

 

eugenia roccella contestata agli stati generali della natalita 3

Questo non c’è più nelle femministe di oggi?

«Si è un po’ perso per strada. Ma non in tutte, assolutamente. Io non penso che il femminismo sia morto come qualcuno ha detto. Ma certo c’è bisogno di più dialogo, più ascolto».

 

Ma davvero le femministe dei suoi tempi avevano una sorellanza trasversale?

«Sì, assolutamente».

 

La solidarietà è arrivata soprattutto dalla sua parte politica. Poi qualche timido comunicato c’è stato anche dal Pd.

eugenia roccella contestata agli stati generali della natalita 4

«Diciamo che i comunicati del Partito democratico sono arrivati dopo il comunicato del presidente Sergio Mattarella. Ma va bene, io sono comunque contenta quando arrivano».

 

Il presidente Mattarella è stato molto deciso.

«Sì, e devo dire che sono stata molto confortata dalla sua telefonata. Nel comunicato ha parlato di difesa della Costituzione. È stato netto. Ha detto che difendere il diritto alla libertà di parola vuol dire difendere le basi della nostra democrazia e, quindi, della Costituzione».

 

eugenia roccella canta mia martini 3

Lei ha parlato di censura da parte di quei ragazzi. Non si poteva definire una contestazione «vivace»?

«[…] Se mi impedisci di parlare mi censuri. Se contesti e dialoghi è diverso, anche se usi toni alti. […]Questi ragazzi non colgono nemmeno le opportunità».

 

Quali opportunità?

«Se a me durante una manifestazione avessero dato la possibilità di dialogare con un ministro ci sarei andata di corsa. Comunque a proposito di censura vorrei sentire la solidarietà dei vari Antonio Scurati, Roberto Saviano, Nicola Lagioia, Chiara Valerio».

 

eugenia roccella contestata agli stati generali della natalita 2

Salvini ha detto che sarà al Salone del libro di Torino e teme di avere lì contestazioni. Secondo lei c’è il rischio?

«Spero che abbiano fatto tesoro dell’esperienza dell’anno scorso, di quello che successe a me». […]

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…