NE AVEVA LE PALLE PIENE - IN INDIA UNA 55ENNE FA ARRESTARE LA NUORA ACCUSANDOLA DI AVER PROVOCATO IL SUICIDIO DEL FIGLIO RIFIUTANDOSI DI FARE SESSO CON LUI - “DORMIVANO IN LETTI SEPARATI. QUANDO NE HO CHIESTO LE RAGIONI A MIO FIGLIO, MI HA SPIEGATO CHE NON AVEVANO UNA RELAZIONE FISICA PERCHÉ LA MOGLIE AVEVA PRONUNCIATO UN GIURAMENTO IN BASE AL QUALE…”
Muli Parmar, una donna cinquantacinquenne di Ahmedabad, nello Stato indiano del Gujarat, ha fatto arrestare la nuora accusandola di aver provocato il suicidio del figlio rifiutandosi di fare sesso con lui. A riportare la vicenda è il Times of India.
«Una volta sono andato nella stanza di mio figlio e ho scoperto che lui e sua moglie dormivano in letti separati», ha raccontato la donna alla polizia, «quando ne ho chiesto le ragioni a mio figlio, mi ha spiegato che non avevano una relazione fisica in quanto la moglie aveva pronunciato un giuramento in base al quale non sarebbe andata a letto con suo marito».
La donna ha pertanto denunciato la nuora Geeta Parmar, per istigazione al suicidio, asserendo che la situazione aveva portato il figlio, Surendrasinh Parmar, a uno «stress mentale» tale da spingerlo a togliersi la vita. Ricevuta la denuncia, la polizia ha arrestato la trentaduenne.
Secondo Muli Parmar, l’assenza di sesso aveva esacerbato le tensioni tra i due, spingendoli a litigare per questioni di poco conto finchè Geeta non era tornata a vivere con i suoi genitori. Surendrasinh avrebbe quindi bloccato il telefono della donna ma sarebbe poi caduto in depressione. I parenti lo avrebbero trovato impiccato a un ventilatore da soffitto il 27 luglio, dopo averlo lasciato solo in casa per recarsi a un funerale. L’infelice matrimonio era durato appena 22 mesi.