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FERMI TUTTI! – CAMBIANO I PARAMETRI PER DIAGNOSTICARE LE DISFUNZIONI SESSUALI E SI SCOPRE CHE SOLO IL 4% DEGLI UOMINI (PRIMA IL 40%) E IL 3,5% DELLE DONNE (PRIMA 20%) SOFFRONO REALMENTE DI UN PROBLEMA – INDICI SBALLATI FINO AD OGGI PER GLI INTERESSI DELLE INDUSTRIE FARMACEUTICHE

Colin Fernandez per http://www.dailymail.co.uk

 

 

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Un nuovo studio condotto dal dottor Kirstin Mitchell della “School of Hygiene and Tropical Medicine” di Londra ha scoperto che da un giorno all’altro le disfunzioni sessuali che affliggono circa il 40% degli uomini ei 20% delle donne sono miracolosamente scomparse. Solo il 4,2% dei maschietti e il 3,6% delle femminucce soffrirebbe infatti veramente di un problema. Guarigione miracolosa? No, andrebbero semplicemente cambiati i parametri per effettuare le diagnosi.

 

I ricercatori hanno stabilito che alcune difficoltà transitorie nel funzionamento dell’apparato genitale sono talmente frequenti da poter esse considerate “normali”. Per avere un vero e proprio problema, infatti, la disfunzione deve durare da almeno 6 mesi, presentarsi almeno nel 75% dei rapporti e causare forte disagio e preoccupazione della coppia. Secondo i ricercatori l'introduzione di nuovi parametri sarebbe ormai indispensabile per evitare l’eccesso di diagnosi e distinguere appunto disagi transitori da disfunzioni persistenti.

 

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“Una spiegazione per cui questi parametri sono rimasti sballati fino ad ora – spiegano i ricercatori guidati da Kirstin Mitchell - è verosimilmente la pressione delle industrie farmaceutiche”. Fino a quando i piccoli problemi venivano visti come gravi c’era infatti bisogno di un farmaco per curarli. Il sistema sanitario nazionale del Regno Unito ha rilevato che solo nel 2012 il giro d’affari dei farmaci per trattare stati di disfunzione erettile ammontava a 88 milioni di sterline (122 milioni di euro), metà dei quali erano stati spesi in Viagra.

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