schumacher

MISTERO SCHUMI – CINQUE ANNI DI SILENZIO, UNA VERSIONE UFFICIALE E RUMOR CHE SI RINCORRONO: E SE MICHAEL SCHUMACHER FOSSE STATO COLPITO DA ICTUS DURANTE LA DISCESA COME VORREBBERO ALCUNE INDISCREZIONI DA ZURIGO? – ALL'EPOCA SI PARLO' DELLA TELECAMERA SULL’ELMETTO CHE AVREBBE AGGRAVATO LA SITUAZIONE (MA L'AZIENDA SMENTI' SUBITO)

DAGONEWS

 

michael schumacher 1

Cinque anni di silenzio. Una versione ufficiale e una famiglia che spera ancora. Era il 29 dicembre 2013. Un giorno maledetto per Michael Schumacher, che da quel momento scomparirà dagli occhi del mondo in seguito a uno spaventoso incidente sugli sci sulle nevi di Meribel.

 

La versione ufficiale parla di un sasso, invisibile agli occhi del sette volte campione del mondo, che gli avrebbe ostacolato la discesa facendolo cadere rovinosamente. Ma indiscrezioni da Zurigo consegnerebbero una versione dei fatti diversa: Schumacher potrebbe essere stato colpito da un ictus durante la discesa.

michael schumacher 2

 

Aveva il caschetto, ma sarebbe stata la telecamerina GoPro posizionata sopra, a spaccare l’elmetto, penetrando e danneggiando il cervello dell’ex pilota. Quando uscirono queste ipotesi, l'azienda smentì tutto, e la famiglia ribadì la versione ufficiale.

 

 

Giorgio Gandola per "la Verità"

 

«Nato per combattere». Lo sapevano tutti quando compariva laggiù in fondo alla curva più pericolosa del Gran premio, preceduto solo dal ruggito del motore della sua Ferrari e immancabilmente primo. Lo immaginano tutti mentre sopravvive nel silenzio, forse con impercettibili movimenti, nel letto di una delle tante stanze del suo castello vicino a Ginevra. Born to fight, la carta d' identità di un guerriero e adesso anche il titolo di una canzone, scritta per Michael Schumacher, nella speranza che davanti alle note - come tanti altri - lui reagisca.

michael schumacher e corinna 3

 

L'ha scritta un giovane musicista tedesco, Sascha Herchenbach, nel 2014 (un anno dopo l' incidente sugli sci di Meribel) e ha inviato un cd alla moglie del sette volte campione del mondo di Formula 1.

 

Quattro anni dopo si conosce la risposta di Corinna Betsch, che veglia il suo uomo da quel giorno e non si lascia travolgere dal destino. L' ha pubblicata la rivista Bunte. «Le sono grata per il regalo, che aiuterà la mia famiglia a superare questa prova e i momenti più difficili.

michael schumacher e famiglia

 

Siamo così contenti di ricevere tanti messaggi gentili e parole piene di buone intenzioni, che vanno dritte al cuore. Sappiamo tutti che Michael è un guerriero, non si arrenderà».

 

È la prima volta che Corinna prende la parola dopo quel 29 dicembre 2013, 11 di mattina, quando il suo campione finì con la testa contro una roccia affiorante durante un fuoripista col figlio Mick sulla neve dell' Alta Savoia.

 

Forte trauma cranico, estesa emorragia cerebrale, coma farmacologico indotto. Frase dal bollettino medico, l' unico finora reso pubblico: «Lesioni cerebrali sparse». Poi il silenzio accompagnato da mille deduzioni e da due parole agghiaccianti, ma mai confermate: stato vegetativo. Col tempo la situazione evolve, i comunicati stampa parlano di rieducazione che prosegue. Ma la famiglia porta in tribunale chi, scambiando la cronaca per una speranza, diffonde notizie false su un concreto miglioramento dello stato di salute.

schumacher todt

 

La famiglia Schumacher lotta, anche una canzone può essere utile. Nella stagione dell' eutanasia come diritto, circondata dalla Svizzera che pullula di cliniche della buona morte, Corinna e i suoi figli guardano oltre l' orizzonte e danno un senso con i loro gesti quotidiani alla parola speranza.

 

Certo, possono permetterselo. Possono spendere 191.000 euro alla settimana per cure costosissime, possono circondarsi di una squadra di infermieri e fisioterapisti.

SCHUMACHER

 

Ma non è questo il punto. Il punto sta in una frase di Gina Maria Schumacher, 21 anni, primogenita del campione: «C' è una sola felicità nella vita, amare ed essere amati». E amare significa accompagnare quel padre nella luce di un pomeriggio, aiutarlo con la presenza e con il calore umano a combattere la sua battaglia.

 

Proprio per dare un segnale consistente riguardo a questa volontà vitale, che va in senso contrario rispetto agli esempi nichilisti e distruttivi di chi ritiene civile l' aiuto al suicidio, Corinna Schumacher e i suoi figli promuovono e sostengono la campagna «Keep Fighting» (continua a lottare, non mollare), in favore di tutti coloro che si trovano nelle condizioni di Michael.

SCHUMACHER BRIATORE 2

 

Per loro vale più la strofa «lotta per tornare dalla notte più buia» che mille elucubrazioni da salotto sulla modernità dell' autodistruzione dopo aver stappato una magnum di champagne con gli amici.

 

Corinna era abituata a soffrire ai box, davanti ai monitor che gli restituivano le immagini in bassa frequenza del suo uomo a 300 all' ora. Lo amava allora e lo ama di più ora che è immobile. Ventitré anni di matrimonio, indimenticabili quei loro abbracci (di vittoria per lui, liberatorio della tensione per lei) alla fine dei gran premi.

michael shumacher sugli sci

 

Si cercavano, si guardavano negli occhi e si stringevano l' uno all' altra come se fosse ogni volta un rito nuovo. Si chiama resistenza, è la stessa di oggi sotto altre forme e i Cappato boys non possono capire.

 

Uno dei pochi esterni ad avere la possibilità di vedere Schumacher, di toccarlo, di parlargli è Jean Todt, allora general manager di quella Ferrari stellare, oggi presidente della Fia (federazione internazionale automobilismo). Condivide con Ross Brawn, direttore tecnico di Schumi in Benetton, in Ferrari e in Mercedes, e con l' ex collaudatore delle Rosse Luca Badoer, l' emozione di quei momenti nella camera del castello. Ed è proprio Todt l' ultimo ad aver parlato di Schumi al mondo: «Lui è circondato dalla sua famiglia, dai suoi affetti. Mi sento fortunato ad avere accesso frequente.

michael shumacher e la moglie corinna

 

Ma la sua salute è un problema privato e penso che sia tempo per noi di permettere a Michael di vivere la sua vita in pace».

Vivere la sua vita, perché anche questa è la sua vita e merita rispetto.

 

Il 3 gennaio 2019, quando compirà 50 anni, si potranno contare gli articoli, le fotografie, i servizi televisivi per celebrare l' uomo di ghiaccio, il fenomeno dai nervi d' acciaio che nella sua carriera ebbe soltanto un momento di umana debolezza, quando tentò di mandare fuori pista Jacques Villeneuve a Jerez de la Frontera, ultima gara del mondiale 1997. E gli consegnò il mondiale, perché lui ha sempre pagato fino in fondo gli errori.

 

HAMILTON SCHUMACHER 8

Così invincibile nell' abitacolo di una Formula 1, così fragile adesso, Schumacher continua a combattere. Per farlo ha bisogno di una famiglia che gli si stringa attorno. E di un mondo che parli di lui con riconoscenza e rispetto come ha fatto Lewis Hamilton, il suo erede in pista: «Eguagliare il numero delle tue pole in Belgio l' anno scorso è stato un onore per me.

MONTEZEMOLO SCHUMACHER TODT

 

Continuo a pregare per te e per la tua famiglia». Per arrendersi serve un numero di telefono con il prefisso svizzero. Per combattere serve essere accarezzati dalla vita, quindi anche da una canzone.

ALDO COSTA CON BRAWN E SCHUMACHER schumacher sportivo piu seguito dell annoSCHUMACHER SUGLI SCI A MADONNA DI CAMPIGLIO NEL DUEMILA SCHUMACHER FESTEGGIA CON JEAN TODT E EDDIE IRVINE NEL NOVANTOTTO SCHUMACHER SUGLI SCI NEL DUEMILASEI SCHUMACHER E LA MOGLIE CORINNA NEL DUEMILATRE SCHUMACHER CON LA MOGLIE CORINNA Mr Schumacher article A E x SCHUMACHER MONTEZEMOLO

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...