giovanni caramuscio e la moglie anna

"NON CI CREDO. L'HO VISTO CROLLARE DAVANTI A ME" - LA MOGLIE DI GIOVANNI CARAMUSCIO, IL PENSIONATO UCCISO A LECCE DAVANTI AL BANCOMAT DA DUE RAPINATORI, NON SI DA' PACE - DOPO UNA CENA IN FAMIGLIA, L'UOMO HA INSISTITO PER FERMARSI A PRELEVARE QUALCHE SOLDO - I DELINQUENTI LO HANNO PRESO DI SPALLE E QUANDO HA PROVATO A REAGIRE, GLI HANNO SCARICATO ADDOSSO CINQUE PROIETTILI - ARRESTATO UNO DEI MALVIVENTI...

Carlo Vulpio per il Corriere.it

 

Giovanni Caramuscio con la moglie Anna

«Ho visto Giovanni crollare a terra, sono corsa verso di lui, ho cercato di aiutarlo a rialzarsi. Ma lui era ormai morto. Non ci credevo. E non ci credo ancora adesso», si dispera Anna Quarta, la moglie di Giovanni Caramuscio, vittima di un omicidio assurdo, surreale.

 

Caramuscio, 69 anni, pensionato, ex direttore della locale filiale del Banco di Napoli, è stato assassinato con due colpi di pistola venerdì sera, poco dopo le 23, davanti a un bancomat di Lequile mentre con la moglie tornava a casa, nella vicinissima Monteroni, dopo una festosa cena insieme ad amici e parenti.

 

L’agguato al bancomat

Omicidio Giovanni Caramuscio

All’uscita di Lequile ci sono due banche, la Bcc di Leverano e il Banco di Napoli e Giovanni ha detto ad Anna: «Fermiamoci un attimo qui, prelevo qualche soldo». «Lo facciamo domani, dai», gli ha risposto Anna, svogliata. Ma Giovanni ha insistito e ha anche preso un po’ in giro Anna, mentre entrambi scendevano dall’auto: «Vedi, se tu sapessi usare il bancomat non sarei costretto a farlo sempre io. Guarda, è semplice, devi solo pigiare sui tasti questi numeri, il codice segreto… E se domani non ci fossi più io, come faresti, eh?». Anna si è schermita: «Va bene, un’altra volta», e intanto ha aspettato accanto all’auto che il marito effettuasse il prelievo di contante.

 

Alle spalle

Omicidio Giovanni Caramuscio 7

Poi, come risulta anche dalle immagini delle telecamere di sorveglianza che ci sono in quella zona, l’aggressione a Giovanni, alle spalle, di due uomini, uno dei quali della stessa stazza fisica dell’ex direttore di banca, entrambi con il volto coperto da comuni mascherine anti Covid.

 

Giovanni Caramuscio istintivamente ha reagito e ha spintonato quello dei due banditi che aveva cercato di immobilizzarlo, tenendolo per il collo con la morsa del braccio destro, ma la reazione gli è stata fatale. Uno dei due aggressori era armato — aveva con sé una pistola calibro 9 corto — e gli ha scaricato addosso cinque proiettili, tre andati a vuoto e due in pieno petto. Fine improvvisa e drammatica dopo una bella serata insieme alla moglie. E così quelle frasi scherzose di qualche minuto prima si trasformano nell’urlo disperato di Anna.

 

La fuga

Omicidio Giovanni Caramuscio 6

I due banditi scappano, qualcuno chiama il 112, arrivano i carabinieri, un’ambulanza, poi anche il sindaco di Monteroni, Mariolina Pizzuto, che è anche cugina di Anna e con delicatezza ha cercato di farle coraggio per tutta la giornata di sabato, mentre Anna ripeteva incredula le stesse frasi: «Il bancomat… I due aggressori… Gli spari… Giovanni a terra… Ma non credevo che era morto, che lo avessero ucciso lì, davanti a me».

 

Un fermato

Omicidio Giovanni Caramuscio 5

Le prime indagini sono state rapidissime e hanno portato al rinvenimento dell’arma del delitto: era nascosta in un vaso dell’abitazione del presunto assassino, che vive in un appartamento popolare non distante dai due istituti bancari.

 

La matricola della pistola era abrasa, ma gli investigatori, attraverso altri indizi, le testimonianze di alcuni avventori del vicino bar pizzeria «Bataclan», le immagini delle telecamere di sorveglianza e il racconto di Anna hanno messo assieme elementi sufficienti per fermare un albanese di 31 anni, Mecaj Paulin, che ora è accusato di omicidio aggravato dal fine di rapina, ricettazione e detenzione illegale di arma da fuoco.

 

Il complice

Omicidio Giovanni Caramuscio 4

Ignoto, ma probabilmente ancora per poco, il complice del presunto omicida. Mecaj Paulin avrebbe anche tentato di disfarsi degli indumenti che indossava al momento del delitto gettandoli in un pozzo, ma le telecamere lo avrebbero filmato mentre premeva il grilletto come un invasato, quasi fosse in preda a uno stato di alterazione da stupefacenti.

 

Il sindaco Pizzuto proclamerà il lutto cittadino dopo l’autopsia, prevista per martedì prossimo. I tre figli di Giovanni — Roberta, Stefano e Fabio — non sanno come consolarsi a vicenda e come consolare Anna, che ripete all’infinito: «Non è possibile. Non ci credo».

Omicidio Giovanni Caramuscio 2

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