LA MOGLIE DEL SOLDATO - LA SHOWGIRL MICHELA MORELLATO E IL GENERALE USA SILURATO DALLA BASE DI VICENZA PERCHÈ CHATTAVA CON LEI, SPOSATA CON UN SUO SOTTOPOSTO - LUI LE SCRIVEVA: “PUOI ESSERE L’ALTRA MIA MOGLIE”. MA IL GENERALE E’ SOLO L’ULTIMO DEI ''MORELLATI'': DAL CASO AMEDEO GORIA ALLA DENUNCIA PER SPIONAGGIO, DA ANDREA DIPRE' ALLA SUA TOP TEN: ''QUANDO MI SENTO LEONESSA SVEGLIO IL MIO COMPAGNO CON UN BEL...'' - MA OGGI RISPONDE: ''I GUAI NON LI CREO, LI DOMINO. HO DENUNCIATO IL GENERALE PERCHE'...''
Andrea Pasqualetto per corriere.it
«Ora lo voglio dire: sono io quella donna». È lei la donna dello scandalo: la vicentina Michela Morellato, un nome, mille guai. L’ultimo ha coinvolto addirittura il comandante della base Usa di Vicenza, il generale Joseph Harrington, costretto alle dimissioni per averla approcciata via Facebook lanciandosi in lunghe chat per lui fatali.
Mai incontrata, licenziato
Perché la donna in questione non è solo un’avvenente trentaduenne con trascorsi da fotomodella e showgirl. È anche la moglie di un soldato della Base con il quale ha messo su famiglia. Cioè, è la moglie di un sottoposto del super generale, particolare non trascurabile per il Pentagono. Che, alla fine del 2017, ha preso la drastica decisione di mandarlo in pensione a 52 anni nel bel mezzo di una brillante carriera. Harrington era il comandante dell’Us Army Africa, la cittadella militare vicentina dove vivono e lavorano circa 4mila uomini dell’esercito a stelle e strisce. Nessun crimine, ma è inaccettabile per un alto ufficiale «lo scambio di messaggi civettuoli con la coniuge di un soldato arruolato», avevano concluso a Washington. Va detto che Harrington non aveva mai neppure fissato un appuntamento con la moglie del soldato. Mai un incontro, un contatto fisico.
«Hanno fatto il mio nome, chiedo i danni»
Lui scriveva, questo sì, spingendosi via via su un terreno piuttosto scivoloso per un militare nella sua posizione. «Hottie». «Hmmmm. Tempting!» «Do you come with me in Florida?». «You can be my other wife», puoi essere l’altra mia moglie. Questi i messaggi più audaci. Harrington giocava, alludeva, osava. Tanto basta, è stata l’inappellabile sentenza. Perché c’è di mezzo il marito soldato suo sottoposto, ma c’è anche un dovere di prudenza, di riservatezza, e c’è un segreto militare da preservare. Lui le scriveva dalle trasferte in Africa dicendole dov’era, cosa faceva, e questa cosa non è stata gradita dal Pentagono. Lo scandalo era esploso nel 2017 e fino a oggi l’identità della donna era sempre rimasta coperta, per ragioni di privacy e tutela. «A Washington, quando sono stata sentita con tanto di giuramento, l’avevo chiesto chiaramente perché non volevo avere problemi alla Base. E loro mi avevano promesso che non avrebbero mai fatto il mio nome. Ho scoperto invece che sono stati i primi a violare l’anonimato, chiedendo informazioni alla caserma Ederle sulla relazione fra me e il generale. Ho le prove di questo, le mail. E allora adesso io li denuncio perché mi hanno danneggiato e molto».
Combina guai
Un vulcano. Come sempre. La storia del generale è infatti solo l’ultimo dei pasticci in cui è finita Michela Morellato. La quale, nel frattempo, ha scritto pure un libro autobiografico nel quale mescola furbescamente realtà e fantasia. E nel quale confessa tutto fin dal titolo: «Un talento per i guai». Il suo nome comparve per la prima volta nelle cronache quando aveva 18 anni. Con la complicità delle Iene, allora incastrò il giornalista sportivo Amedeo Goria che le aveva fatto delle avance. Negli ultimi tempi è stata invece una spina nel fianco della caserma a Ederle di Vicenza, con la quale ha ingaggiato una sorta di guerra personale, inasprita dalla vicenda del generale. A peggiorare le cose anche una campagna online contro di lei da parte di mogli e mariti che hanno preso le difese del generale. «Se fosse successo 500 anni fa ti avremmo bruciato su un palo». «Quella donna è veleno». “Provoca, se le a cercare”.
Lo spionaggio
Succede poi che, in questo clima, lei decida un bel giorno di scattare delle foto all’interno della Base. Cosa vietata dal regolamento. I militari hanno reagito con forza: denuncia per la violazione dell’artitcolo 262 del Codice penale che prevede fra l’altro lo spionaggio. «Ma io ho fotografato solo il dosso rallentatore di una strada dove ho rischiato un incidente», si è giustificata lei, che ha colto la palla al balzo per rilanciare il fatto mediaticamente: “Mi accusano di essere una spia russa!”. La questione si è presto risolta, con la procura di Vicenza che ha chiesto l’archiviazione per irrilevanza del fatto. Mentre gli americani, dopo il rilancio mediatico della vicenda, sono stati costretti a un chiarimento: «Il comandante italiano della base ha informato le autorità dell’Esercito statunitense in merito alla sua decisione di revocare il permesso di accesso alla base ad una cittadina italiana che è anche familiare di un militare Usa».
«La signora non può più entrare»
Cioè, bannata. «Chiaro, se le cerca», i commenti in Rete. Questo succedeva un anno fa e da allora Michela Morellato non può più entrare nel perimetro della Base. Lei e suo marito vivono comunque all’esterno. «Ma io non posso accompagnare i miei a scuola, non posso andare in palestra e al supermarket, non posso fare un sacco di cose che prima facevo. Bastaaa, mi hanno rotto. Io non ho paura e mi batto contro l’arroganza». Contro l’arroganza e per le donne, dice, «che se facessero come me eviterebbero tanti casi Weinstein». Quanto al generale, lei la spiega così: «Fra di noi ci sono state tante belle chiacchierate. Ci siamo conosciuti su Facebook dopo che lui mi aveva chiesto l’amicizia. Ho capito solo più avanti chi era, nella palestra della Base... all’inizio chattavamo come due amici chiacchieroni e annoiati... Con lui ero stata chiara: niente sesso o nudità.. ma ho sbagliato a confidarmi troppo. Lo facevo soprattutto quando bisticciavo con mio marito e mi sentivo un po’ sola... Un giorno è diventato distaccato. Avevo saputo che aveva raccontato tutto alla moglie mentre a me aveva chiesto di tacere con mio marito. Mi sono sentita scaricata e umiliata».
La responsabile dell’ufficio molestie: io allontanata
Nel libro la racconta così: «La cosa che me le fece ben girare, fu che mi scrisse un papiro dove sparava una montagna di stronzate, per rigirare la frittata e farmi passare per la matta ch lo perseguitava. Quando invece era lui che mi scriveva da quasi sei mesi...». Lei, che non è una santa e a quei messaggi comunque rispondeva con piacere, ha confessato la relazione al coniuge soldato. Il quale naturalmente un po’ si è alterato, con lei e con il generale. Nel tentativo di placare gli animi, ha cercato un contatto con Amy Braley, allora responsabile dell’ufficio Sharp della Base, Sexual harassment/assault response & prevention, risposta e prevenzione alle molestie e aggressioni sessuali. «Sono stata allontanata da Vicenza proprio per questo motivo, e alla fine ho dovuto lasciare l’incarico», dice ora Braley al telefono da Chicago, sede del suo nuovo lavoro. «Si è trattato di un normale avvicendamento», hanno replicato seccamente dalla Base Usa. Anche qui, colpo su colpo.
Risultato: Braley se n’è andata e il generale Harrington ha alzato bandiera bianca: «Anche se si trattava solo di un amicizia, ho sbagliato a entrare in una conversazione privata con la moglie di un soldato», ha riconosciuto l’alto ufficiale strozzando la rabbia in gola. Lui si è tolto l’uniforme. L’eroico marito di Morellato, che non si è mai pronunciato, continua invece a indossarla. Per lui, esposto com’è al ciclone che ha sposato, ogni giorno può riservargli una sorpresa. Perché lei, amante dello show, non molla. Anzi, irriducibile, provoca: «Anche se con il Pentagono non si scherza, io non ho rimorsi». Solo tanti guai. Ai quali sembra non saper rinunciare.
2. LA SHOWGIRL E IL GENERALE: «ESCLUSA DALLA BASE USA, ORA DICO LA MIA VERITÀ»
Andrea Pasqualetto per il ''Corriere della Sera''
«Avevo chiesto il segreto sul mio nome ma loro l’hanno violato e allora adesso parlo io». Michela Morellato, un nome che a Vicenza significa ciclone. «Ciclone e guai, non ho problemi a riconoscerlo, ma non me li vado a cercare, li domino». L’ultimo ha coinvolto addirittura il comandante della base Usa di Vicenza, il generale Joseph Harrington, costretto alle dimissioni per averla contattata su Facebook lanciandosi in lunghe, fatali chat. Perché la donna in questione non è solo un’avvenente 32enne con trascorsi da fotomodella e showgirl.
È anche la moglie di un soldato americano della Base, con il quale ha messo su famiglia. Il marito è cioè un uomo della truppa del super generale, particolare che il Pentagono non ha molto gradito: alla fine del 2017 l’ha mandato anticipatamente in pensione a 52 anni, stroncandogli la brillante carriera. Va detto che Harrington non aveva mai neppure fissato un appuntamento con lei. Solo messaggi, sei mesi di chat. Ma è inaccettabile «lo scambio di messaggi civettuoli con la coniuge di un soldato arruolato», ha concluso inflessibilmente Washington.
E la moglie del soldato, come conclude?
«Concludo che mi dispiace per lui perché davvero non c’è stato nulla fra noi, se non quelle chiacchierate. Mi spiace anche non parlarci più perché era un uomo intelligente e curioso. Mi chiamava sempre, da Vicenza, dal Marocco, dal Malawi e dai vari Paesi dove andava in missione... ho sbagliato a confidarmi troppo, lo facevo soprattutto se bisticciavo con mio marito e mi sentivo un po’ sola».
Non vi siete proprio mai incontrati?
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«Mai. Cioè, lo vedevo in palestra alla Base, dove però non sapevo chi fosse. Avevo capito che era un chiaro maschietto Alfa perché la gente lo trattava con deferenza ma pensavo fosse per il suo fascino naturale. Un giorno mi contattò su Facebook: tu sei la ragazza che sorride sempre, keep smiling... Abbiamo iniziato a parlare delle famiglie, anche di religione. Dopo un po’ ha iniziato a flirtare. Ma io con lui ero stata chiara: niente sesso. In ogni caso, era piacevole».
Se era piacevole, perché l’ha denunciato?
«Perché mi ero seccata. Mi confessò che aveva detto tutto alla moglie. Ma la cosa che me le fece girare fu quando mi scrisse un messaggio facendomi passare per una matta, come se fossi stata io a perseguitarlo. Mi sentii offesa nell’orgoglio, scaricata, umiliata. E così decisi di raccontare tutto a mio marito».
Cos’ha fatto suo marito?
«Non l’ha presa molto bene, ma gli ho fatto capire che era meglio se andavo a bussare alla porta giusta: Amy Braley, la capa dell’ufficio molestie, che mi consigliò di rivolgermi a Washington. Un bel giorno mi chiamò il Pentagono, io testimoniai e chiesi l’anonimato sulla vicenda».
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Lei ha scritto pure un libro, «Un talento per i guai», raccontando la vicenda con nomi finti. Non dà l’idea di essere alla ricerca dell’anonimato...
«L’ho voluto fino a quando ho capito che Washington era stata la prima a violare il patto. Avevano cercato informazioni sul rapporto fra me e il generale facendo espressamente il mio nome. Questa cosa mi ha messo in difficoltà. Mi hanno fatto inviperire. E adesso li denuncio».
Un guaio dopo l’altro. Le mogli dei soldati non hanno dubbi: se le va a cercare...
«Io non cerco nulla, io lotto contro l’arroganza del potere maschile. E se tutte le donne facessero come me non esisterebbero casi Weinstein».
La base americana le ha revocato il permesso d’accesso per aver scattato delle foto in zona proibita. Erano proprio necessarie queste foto?
«Erano foto di una strada interna dove per poco non facevo un incidente. Ho pensato: scatto, posto e chiedo un dosso rallentatore. Mi sono ritrovata una denuncia per spionaggio e il semaforo rosso all’ingresso. Questa cosa mi sta creando un sacco di problemi perché non posso portare i figli a scuola, andare al supermarket, dal medico».
La denuncia è stata archiviata dal giudice di Vicenza per tenuità del reato. Come dire, non è così grave ma qualcosa ha fatto.
«Mi hanno sporcato la fedina, per questo non posso più entrare. Ma il mio avvocato (che conferma, ndr) ha già provveduto: vogliamo portare la vicenda davanti alla Corte costituzionale. E poi vorrei che anche Trump sapesse...».
LA TOP HOT TEN DI MICHELA MORELLATO (2015)
http://www.vicenzatoday.it/blog/la-top-hot-ten-di-michela-morellato.html
Ovviamente amo fare tutto CIO ' Che e' hot perche ' mi diverte! La vita deve essere felicita' e divertimento perche' se ci chiudiamo in una quotidianita' triste e frustrante rischiamo di perdere noi stessi e chi amiamo .
Io partirei dal basso fino alle top HOT
Number 10 . Cucinare con addosso l'ultimo intimo da urlo comprato durante un lungo pomeriggio di shopping sfrenato
Number 9. Andare a fare jogging con una bel sexi outifit sportivo magari underarmour !
Scegliete una strada trafficata ed il suono dei clacson sono un grande simbolo di ammirazione. ! Significa Che il tuo allenanento sta andando alla grande !
Number 8. Andare a Ballare in qualche club e mostrare che anche una biondona nord Europea puo' ballare come una ballerina Latina ed incantare anche di piu ' perche ' unica!
Number 7. Quando sono in America Amo andare a sparare perche' mi rilassa e adoro provare armi letali contro le sagome a forma di zombie !
Number 6. Amo il crossfit perche' amo sfidare la mia forza fisica e amo imparare da chi e ' fisicamente piu' forte di me.
Number 5 . Qualche volta amo andare in quei locali giusti dove le ragazze ancheggiano in intimo e di solito incontro un sacco di amici anche sposati che si intrattengono con queste simpatiche e belle ragazze che colmano quel vuoto che magari non riempono a casa...
Number 4. Adoro restaurare mobili vecchi e dipingerli insieme al mio ragazzo , per poi essere tutta sporca e soddisfatta del lavoro finito e poi mi aspetta una Bella doccia hot con Lui
Number 3. Adoro servire l'uomo che amo con tutte le mie attenzioni e fantasie soprattutto culinarie ! Amo cucinare cibi da tutto il mondo.
Number 2 . Amo svegliare il mio compagno la mattina con dolci sorprese cappuccino brioche ma anche di piu' ... dipende da come mi sveglio ma se mi sveglio leonessa e' un uomo che va al lavoro con il sorriso . Fidatevi... Ahhh ahh
Number 1 . HOT ... amo cantare sotto la doccia! Ahhh ahh
Scherzavo!
Penso che al primo posto ci sia amare perche' solo i pazzi possono amare veramente, amo piangere per amore, amo sentirmi amata e amo provocare gelosie!
Amo vivere amore impossibili e viverli alla massima potenza!
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Pensavate che al numero uno ci fosse qualcosa del Tipo "amo il bondage"? Magari avrei potuto scriverlo perche' va di moda... Ma invece io penso che le cose piu' hot siano quelle spontanee che vengono dal cuore e ti scaldano il sangue fino a farti perdere il controllo fino a farti combinare le piu' assurde scelte ma che comunque nonostante tutto ti ricordano quanto bella e ' la vita.
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