luc montagnier coronavirus

“MONTAGNIER? IL PROBLEMA NON È L’ETÀ. SONO LE CAZZATE CHE DICE” – TELESE SFONDA IL PREMIO NOBEL MATTATORE AL RADUNO NO VAX DI MILANO – LE TEORIE INFONDATE DI MONTAGNIER SU ANTIBIOTICI E VACCINI. IN PASSATO SOSTENEVA L’UTILITÀ DEGLI ANTIBIOTICI CONTRO L’AUTISMO, OGGI CONTRO LA COVID-19, BASANDOSI SU UNO STUDIO CHE NON LO PROVA AFFATTO - VIDEO

 

 

Juanne Pili e David Puente per open.online

 

 

luc montagnier gianluigi paragone manifestazione no vax milano

Durante la manifestazione di Milano del partito di Gianluigi Paragone, ItalExit, è intervenuto il Premio Nobel Luc Montagnier per parlare di Covid-19 e di vaccini. Secondo quanto dichiarato dal professore francese, che da anni abbraccia numerose tesi antiscientifiche contestate dai suoi stessi colleghi, gli antibiotici avrebbero un ruolo fondamentale nella lotta contro la Covid-19. In merito ai vaccini inizialmente afferma, non sono l’unico rimedio contro il virus, per poi sostenere che «non proteggono assolutamente» e che potrebbero creare danni a livello neurologico, alimentando le teorie No vax.

 

Per chi ha fretta:

Luc Montagnier sostiene che vi sia un recente studio italiano che dimostrerebbe un legame tra i virus e dei batteri intestinali, una teoria che lo porta ad affermare la presunta utilità degli antibiotici contro la malattia.

Luc Montagnier aveva citato lo stesso studio già nell’agosto del 2021, come da lui stesso raccontato in un’intervista dell’epoca.

Lo studio italiano sostiene che il virus potrebbe essere batteriofago, ma senza dimostrarlo.

La teoria del virus batteriofago risale al 2020, già smentita dagli esperti.

luc montagnier alla manifestazione no vax organizzata da paragone a milano

Luc Montagnier fa riferimento a un presunto collegamento tra i vaccini e le malattie neurodegenerative, una teoria priva di fondamento già trattata in passato da Open Fact-checking.

 

Analisi

A Open Fact-checking abbiamo trattato diverse affermazioni del prof. Luc Montagnier fin da prima della Pandemia. Il Nobel ha affermato che l’acqua avesse memoria, sostenendo la validità dell’omeopatia, ovvero una pseudo-scienza conclamata. Con l’emergere del nuovo Coronavirus ha subito sostenuto la tesi del virus creato in laboratorio con innesti di Hiv, basandosi su un’analisi priva di fondamento scientifico. Non solo, per Montagnier le varianti Covid – compresa Omicron -, si originerebbero a causa delle vaccinazioni.

 

luca telese non e' l'arena

Secondo quanto spiegato da Montagnier a Milano, gli antibiotici non servirebbero propriamente contro il virus, ma contro dei batteri intestinali che sarebbero «pieni di virus», pertanto il problema andrebbe risolto «anche con un’alimentazione corretta e l’igiene». La presunta scoperta sarebbe stata fatta da una «equipe italiana», secondo Montagnier, attraverso dei «lavori recenti che non sono ancora stati pubblicati». Cita il nome di uno degli autori della ricerca che, come abbiamo appreso, diffonde queste teorie da inizio 2021.

 

Il tema degli antibiotici nella Covid-19

La Covid-19 è dovuta a concomitanza con una infezione batterica? Del pericolo che in certi casi la malattia si aggravasse a causa dell’azione parallela di batteri si era parlato fin dalle origini della Pandemia. E in quel caso avrebbe senso somministrare anche degli antibiotici. Il discorso di Montagnier invece sembra generalizzare questa fattispecie a tutti i casi Covid. Lo fa citando il lavoro di Didier Raoult, definito «pescatore di microbi», noto proprio per il suo trattamento infondato a base di idrossiclorochina e azitromicina.

 

Ricordiamo brevemente, come spiegato in precedenti articoli, che questo genere di protocolli non solo non risultano efficaci, ma comportano anche notevoli rischi, tanto che meta-analisi apparsa su Nature mostra rivela l’associazione di questo genere di trattamenti con una mortalità più alta. Con buona pace di chi – anche sul palco -, ha parlato a più riprese di «sieri sperimentali» i cui danni nel lungo periodo dovrebbero essere studiati da Montagnier in persona, così almeno ha affermato il Nobel intervistato da Paragone.

MONTAGNIER 44

 

Oggi l’antibiotico azitromicina non è reperibile nelle farmacie, proprio per l’abuso ingiustificato che ne è stato fatto anche grazie alle cosiddette «cure domiciliari» proposte da alcuni gruppi di medici, venendo a mancare a chi ne ha veramente bisogno. Secondo quanto affermato da Paragone, un «ricercatore» come Montagnier «non cambia mai idea», una definizione di «buon ricercatore» che inverte la regola base del metodo scientifico, dove le idee possono cambiare continuamente, perché chi fa ricerca deve riconoscere i dati accertati, specialmente se vanno contro le proprie convinzioni.

 

SARS-CoV-2 si moltiplica nel microbiota intestinale?

Oltre al collega francese Didier Raoult, Montagnier cita a sostegno della “tesi batterica” dei «lavori recenti che non sono stati ancora pubblicati» ad opera di una «equipe italiana». Cita il nome di uno degli autori, il dott. Carlo Brogna, che risulta essere co-autore di un paper apparso su F1000Res nel maggio 2021 (tradotto in italiano qui), basato su un unico caso di studio, come riportato nel paragrafo «Discussione», che suggerisce una ipotesi alquanto insolita, ovvero che SARS-CoV-2 si moltiplichi nel microbiota intestinale:

MONTAGNIER E NO VAX 44

 

Le prove scientifiche del coinvolgimento dei microbioti umani nello sviluppo della malattia COVID-19 sono state riportate di recente. Abbiamo elaborato ulteriormente questi risultati e raccolto dati sulla relazione tra i batteri fecali, isolati dalle feci dei pazienti affetti da COVID-19, e la SARS-CoV-2. I risultati preliminari suggeriscono che la SARS-CoV-2 si replica in un terreno di crescita batterica inoculato con un campione di feci di un paziente infetto e che la replicazione segue la crescita batterica.

 

Il tutto è stato svolto in vitro, senza accenno a campioni di controllo. Inoltre, non vi è traccia di un fenomeno del genere nel resto della letteratura scientifica. Lo riconoscono gli stessi ricercatori:

 

Non è chiaro se il genoma della SARSCoV-2 possa essere replicato solo dalla sua RNA polimerasi – concludono gli autori -, o se si verifichi la produzione di veri e propri virus della SARS-CoV-2 all’interno dei batteri […] potrebbe essere possibile anche l’interazione tra la SARS-CoV-2 e altre cellule eucariotiche presenti nei campioni di feci, in cellule umane primis. È stata considerata la possibilità che i nostri risultati siano in realtà dovuti alla replicazione della SARS-CoV-2 nelle cellule umane presenti nei campioni fecali originali.

 

In conclusione facciamo alcune osservazioni sulla rivista in cui è apparsa la ricerca, F1000Res, la quale ha ospitato diversi articoli controversi per metodo e qualità della peer-review. Uno in particolare sul vaccino Priorix Tetra, sostenuto dall’associazione Corvelva, nota per contestare le vaccinazioni (trovate una analisi del professor Enrico Bucci qui).

MONTAGNIER 44

 

La rivista ha ospitato anche i lavori di altri ricercatori molto apprezzati negli ambienti No vax, come Paolo Bellavite e Alberto Donzelli (ne parliamo qui). Diversi casi di disinformazione trattati nel progetto Open Fact-checking si basavano del tutto o in parte su paper della stessa rivista (potete approfondire qui e qui).

 

Luc Montagnier e lo studio non «recente»

Il Premio Nobel afferma che a scoprire il presunto legame tra Sars-CoV-2 e i batteri sarebbe un lavoro recente di una equipe italiana. In realtà, lo stesso Montagnier aveva citato quel lavoro in un precedente intervento a Firenze dell’agosto 2020:

 

Un altro gruppo di studio italiano ha dimostrato che nell’origine del virus c’è anche un co-fattore batteriale, e proprio per tale motivo, questo tipo di procedura stimola delle reazioni che impediscono la trasmissione del virus. Per lo stesso motivo ci sono anche degli degli antibiotici come l’azitromicina che, se somministrati all’inizio dell’infezione, possono portare alla guarigione dal covid.

MONTAGNIER 11

 

Il Sars-CoV-2 come virus batteriofago?

In un’intervista pubblicata da Affaritaliani il 1 febbraio 2021, il dott. Carlo Brogna afferma che il Sars-CoV-2 «è anche un virus batteriofago». Nel paper leggiamo quanto segue:

 

I dati qui riportati suggeriscono un possibile comportamento “batteriofago” della SARS-CoV-2, che a nostra conoscenza non è mai stato osservato o descritto prima.

 

Le teorie sui batteri e il Sars-CoV-2 non sono nuove, se ne erano occupati i colleghi francesi di CheckNews in un articolo del 22 aprile 2020 dal titolo «Covid-19: è vero che il batterio Prevotella ha un ruolo nel contagio?». Rémy Burcelin, responsabile dell’Inserm presso l’Istituto di Malattie Metaboliche e Cardiovascolari di Tolosa, in un articolo de Le Monde del 24 aprile 2020 afferma che la teoria del virus batteriofago sia del tutto inesatta, sostenendo il seguente paragone:

 

luc montagnier da bambino

«Sostenere che il virus Sars-CoV-2 si comporterebbe come un batteriofago, sarebbe come dire che una gallina comincerebbe ad allattare un capretto». Non solo, spiega anche il perché dell’infondatezza: «Il batteriofago è un virus che ha un capside estremamente piccolo, fatto di proteine che non hanno nulla a che fare con il coronavirus. Il batteriofago è più potente e riconosce un sottotipo di batteri estremamente preciso e minoritario. Non riesce a riconoscere un’intera famiglia come la “Prevotella”».

 

Luc Montagnier e gli antibiotici

Quella degli antibiotici contro il Sars-CoV-2 non è l’unica teoria di Luc Montagnier. In passato, infatti, era arrivato a sostenere che questi fossero utili persino contro l’autismo. Anche all’epoca, una teoria priva di fondamento scientifico. Ecco quanto riportato da Queryonline.it in un articolo del 2020:

 

Non soddisfatto di simili incursioni parascientifiche, nel 2012 Montagnier ha dato ancora libero sfogo alla sua fantasia. Invitato alla Camera del Parlamento italiano per presentare un suo libro, Montagnier ha pronunciato dichiarazioni per lo meno imbarazzanti. [15] Ha infatti affermato che l’autismo potrebbe avere un’origine infettiva (se batterica o virale non è dato sapere) e che il trattamento dei bambini con antibiotici potrebbe dare risultati positivi (osserviamo che, nel caso di infezioni virali gli antibiotici sono comunque inefficaci).

 

luc montagnier.

L’infezione, secondo il premio Nobel, produrrebbe stress ossidativo che sarebbe la vera causa dell’insorgenza dell’autismo nei bambini e delle malattie neurodegenerative (Parkinson e Alzheimer) negli adulti. Da qui la necessità di assumere dosi massicce di antiossidanti, come quelli contenuti nei suoi estratti di papaya. Lo stress ossidativo, infine, sarebbe favorito dall’uso dei telefoni cellulari.

 

Vaccini e malattie neurodegenerative

Come avevamo spiegato in un articolo precedente, per il Nobel i vaccini a mRNA porterebbero alla produzione di una Spike tossica, legata a patologie neurodegenerative, che i vaccinati dovrebbero sviluppare nel lungo periodo. Montagnier sposa anche l’idea che i vaccini modifichino il nostro DNA; una tesi molto popolare negli ambienti No Vax. Ne abbiamo parlato spesso (qui, qui e qui):

 

Luc Montagnier sostiene che «L’RNA è una totale incognita». Non risulta corretto, in quanto la tecnologia utilizzata non è affatto nuova e trova riscontro in numerosi studi avviati molto prima della pandemia Covid-19. Come riportato dal Prof. Alberto Mantovani, Direttore Scientifico di Humanitas e Presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca, gli scienziati che hanno messo a punto i vaccini Moderna e Pfizer «lavoravano da 20 anni sulla terapia genica e sui vaccini a RNA messaggero (mRNA) ma con altri obiettivi: trovare una cura per i tumori».

luc montagnier 3

 

Non solo, il merito della scoperta di tale tecnologia va attribuito alla biochimica ungherese Katalin Kariko (ne parliamo qui) che dal 2014 ricopre la carica di vicepresidente della BioNTech RNA Pharmaceuticals. Fino a oggi, nessuno degli studi condotti sulla tecnologia a mRNA ha rivelato problemi come quelli paventati da Luc Montagnier.

 

Conclusioni

Luc Montagnier, durante il suo intervento dal palco milanese, non riporta alcuna novità in merito alle teorie già precedentemente diffuse e smentite sul Sars-CoV-2 e i vaccini.

 

 

MONTAGNIER

Da open.online

luc montagnier

 

 

«Signori, il professor Montagnier è arrivato». E sotto un coro entusiasta. Una accoglienza insolita per il premio Nobel ma siamo comunque in tempo di pandemia e per i No Vax radunati oggi a Milano in piazza XXV Aprile per vedere da vicino una delle loro voci più note è quasi come incontrare una rockstar. 90 anni il prossimo agosto, Luc Montagnier è uno dei più noti medici francesi, vincitore nel 2008 del premio Nobel per la medicina insieme a Françoise Barré Sinoussi.

 

Il motivo? La scoperta del virus dall’Hiv. Nonostante il curriculum illustre, negli ultimi dieci anni la comunità scientifica ha cominciato a guardare con sospetto alle sue tesi scientifiche. Nel marzo del 2010 aveva detto che per combattere il virus dell’Hiv bastava costruire una dieta basata su integratori e antiossidanti.

 

 

 

luc montagnier

Fra gli scienziati che hanno espresso dubbi sui vaccini, la sua è diventata subito la voce pià autorevole. A partire già dai primi mesi dalla pandemia, in cui spiegava che il Covid-19 era un virus nato da un laboratorio in cui si stava studiando il vaccino contro l’Hiv. La nascita in vitro del virus è una tesi molto discussa ma fino a questo momento non è mai stata provata con dati credibili. Montagnier è diventato uno dei miti dei No vax di tutto il mondo anche se le apparizioni in Italia, almeno dal vivo, non sono state frequenti. Per questo a Milano si sono radunate oltre mille persone, pronte ad ascoltare le sue parole.

LUC MONTAGNIER

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?