UN SEQUESTRO A SUA INSAPUTA - A MONTESACRO, UN UOMO RUBA LE CHIAVI DELLA MACCHINA DI UNA DONNA MA, DOPO ESSERE PARTITO, SI RENDE CONTO CHE NEL SEDILE POSTERIORE C'È UN'ANZIANA DI 85 ANNI, MADRE DELLA PROPRIETARIA DELL'AUTO - LA SIGNORA SI È MESSA URLARE E IL LADRO HA CERCATO DI FARE SCENDERE LA DONNA, SENZA RIUSCIRCI, E A UN CERTO PUNTO...
Marco De Risi per “il Messaggero”
Un sequestro lampo. Il malvivente si è accorto prestissimo di un ospite indesiderato ed ha abbandonato l'auto che da poco aveva rapinato. E' accaduto l'altra notte su un tratto di via Pantelleria, a Montesacro, quando un individuo ha messo in atto una rapina nei confronti di una donna di 60 anni. L'ha minacciata a parole dicendole che l'avrebbe ammazzata se non gli avesse dato il portafoglio e le chiavi dell'auto, un'utilitaria.
Così è stato. Il bandito ha ottenuto le chiavi con le quali ha aperto l'autovettura, una Ford Fiesta. E' salito veloce alla guida della macchina ed è subito partito, ma non si è accorto che sul sedile posteriore dell'autovettura c'era la madre della donna appena rapinata, un'anziana di 85 anni. L'anziana s' è messa a gridare con quanto fiato aveva in gola. A quel punto il rapinatore ha bloccato la macchina ed è fuggito a piedi. Un sequestro di persona brevissimo, il tempo da parte del bandito di percorrere un centinaio di metri con l'auto poi la scoperta dell'anziana e subito la fuga a piedi.
LE INDAGINI
Sono i carabinieri della stazione Talenti ad occuparsi del caso. Sono stati loro ad arrivare sul posto, poco dopo quello che comunque si raffigura come sequestro di persona. Infatti il rapinatore, se dovesse venire preso, dovrà rispondere anche di sequestro di persona. Anche se si è trattato di un reato durato pochi minuti. Il bandito è stato descritto sulla trentina e ha afferrato per il bavero la donna di sessanta anni che stava in via Pantelleria per prendere la sua auto. Lei si è vista aggredita dall'uomo che l'ha strattonata e minacciata di morte.
Zitta e fai come ti dico, ha intimato l'uomo alla donna. Lei non ha potuto opporsi alla violenza del rapinatore. Dammi il portafoglio e le chiavi dell'auto, sbrigati, le ha gridato alle spalle. La strada era vuota. La signora ha fatto come il rapinatore le aveva detto: gli ha consegnato nelle mani il portamonete e le chiavi dell'auto. Poi, l'uomo è stato velocissimo. E' salito sulla Ford Fiesta, ha inserito la prima ed è partito a tutta velocità.
Ma arrivato a viale Tirreno ha sentito dei rumori provenire dall'interno e si è accorto che sul sedile posteriore c'era la mamma della donna appena rapinata. L'anziana ha iniziato a sentirsi male dallo spavento ed ha urlato. Il bandito ha cercato di fare scendere la donna, ma senza riuscirci. Così ha pensato che l'unica soluzione fosse quella di fuggire a piedi con il portafoglio che aveva rapinato poco prima. Nel portafoglio c'erano 50 euro, un bottino esiguo per una rapina.
LA FUGA
I militari hanno chiesto alle due donne se sapessero riconoscere il bandito. Nel caso anche comporre un identikit. Si tratta di un giovane dalla carnagione bianca. Da quel poco che ha detto, dovrebbe essere un romano. Ma le due donne, prese dalla paura, e il fatto che fosse notte, non hanno saputo dare una descrizione precisa del rapinatore. Insomma non è stato possibile fare un identikit ma solo una descrizione sommaria del bandito.
Nel 2008 c'era stato un altro sequestro di questo tipo a Roma. Al calciatore della Roma Philippe Mexes rubarono l'auto con all'interno la figlia Eva di un anno. Anche in questo caso i banditi abbandonarono nel giro di pochi minuti l'auto con all'interno la bambina. A guidare l'automobile era la compagna del calciatore che stava con la piccola.