desiree mariottini san lorenzo via dei lucani

UN QUARTIERE CONTROLLATO DAI PUSHER - LA MORTE DI DESIREE MARIOTTINI NON DEVE STUPIRE: IL QUARTIERE SAN LORENZO A ROMA E’ OSTAGGIO DI SPACCIATORI, GANG CRIMINALI E SBANDATI - COMUNE E FORZE DELL’ORDINE HANNO TRASCURATO LE CONTINUE SEGNALAZIONI DEI RESIDENTI E LASCIATO PROSPERARE IL DEGRADO - CHE ACCADESSE LA TRAGEDIA, ERA SOLO QUESTIONE DI TEMPO: ORA RAGGI E SALVINI SI DARANNO UNA MOSSA O CI RIFILANO LE SOLITE CHIACCHIERE?

Camilla Mozzetti per “il Messaggero”

 

la morte di desiree mariottini via dei lucani

«Ogni fine settimana, quando fuori scende la notte, ci assale la paura di uscire di casa. Con gli ubriachi che si mischiano ai drogati, è diventata una strada maledetta perché qui non ci sono solo disperati, ci sono vere bande di delinquenti extracomunitari». Angelo Formiconi abita da anni a due passi da via dei Lucani, una stretta via in discesa del quartiere San Lorenzo, dove in un palazzo al civico 22 occupato da sbandati nigeriani, marocchini ed egiziani la giovane, Desirée Mariottini, 16 anni, originaria di Cisterna di Latina, è stata prima drogata e poi violentata e alla fine è morta.

 

la morte di desiree mariottini via dei lucani

La sua tragedia si è consumata in questo angolo della Capitale che un tempo ospitava molte botteghe di artigiani (se ne contavano 40 fino ai primi anni Duemila) e che poi è stato vinto dal degrado e dall' illegalità. «Sarebbe potuto accadere, due, tre, quattro anni fa racconta Fabio Pennacchia, artista con studio di fronte al palazzo dell' orrore qui è così da molto tempo e devi solo cercare di tenerti lontano o difenderti».

 

la morte di desiree mariottini via dei lucani

San Lorenzo è cambiato, e in peggio: quello che era solo un quartiere universitario si è trasformato prima in zona di movida anche selvaggia, fino a diventare poi territorio di diversi clan criminali. In questo contesto, la vicenda del palazzo dove è morta Desirée è quasi paradigmatico: uno stabile che doveva essere oggetto di una riqualificazione urbanistica (pensata dalla giunta Marino e mai realizzata) e che, lasciato in abbandono, è diventato ritrovo di pusher e di sbandati.

 

la morte di desiree mariottini via dei lucani

La proprietà è della Tunda Orange, società immobiliare il cui amministratore unico è Valerio Veltroni. Per una querelle giudiziaria, però, l' edificio è ora nelle mani di un custode giudiziario. Di più: i permessi a costruire sono scaduti. Proprietari e Municipio più volte hanno sollecitato gli sgomberi: ne sono stati fatti sette, l'ultimo lo scorso luglio, ma poi i gruppi di occupanti sono sempre tornati.

 

I delinquenti da occasionali sono diventati stanziali, organizzati in bande dedite allo spaccio di stupefacenti sul territorio. Di giorno a caccia di vittime da rapinare o a cui vendere droga, di notte nascosti tra i cortili fatiscenti e i ruderi. Tra chi entra e poi esce, scavalcando i muri o insinuandosi tra le fessure dei cancelli, i volti non sono mai gli stessi: «Non è possibile capire quanti e chi sono ma questo quartiere è in forte difficoltà», racconta Laura dello studio di ingegneri e architetti al civico 27 di via dei Lucani.

la morte di desiree mariottini via dei lucani

 

Non c' entra solo la droga. A via dei Lucani un uomo non molto tempo fa è stato anche gambizzato e nelle strade circostanti la delinquenza dilaga senza argini. Nel villaggio dei senza nome di via dei Lucani ci sono anche tre carrozzerie, tutte di italiani, che hanno preso in gestione i terreni dagli altri due proprietari dell' area: Santarelli e D' Antoni. «Mandare avanti l' attività è difficile in questo contesto racconta Vanessa che gestisce l'area di una delle tre carrozzerie dal palazzo occupato ci separa solo un muro, li vediamo questi delinquenti, abbiamo presentato esposti su esposti ma nulla, ora nella tragedia di una ragazza morta, ci auguriamo che sia presto ripristinata la legalità».

la morte di desiree mariottini via dei lucani

 

Un carrozziere seduto su una sedia aggiunge: «Per fortuna che vado via quando è ancora giorno, lavorare qui fa paura». Intanto l' amministrazione del II Municipio ha convocato per domani una nuova riunione con le autorità, compresa la polizia locale di Roma Capitale, e i tre proprietari dell' area per «discutere e riuscire a garantire spiega la presidente del Municipio, Francesca Del Bello un controllo e una maggiore sicurezza della zona».

la morte di desiree mariottini via dei lucani

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...