niels hogel-1

LA MORTE IN CORSIA - STRAGE IN GERMANIA DOVE UN INFERMIERE DI 42 ANNI POTREBBE AVER UCCISO ALMENO 300 PAZIENTI: GLI INVESTIGATORI SONO RIUSCITI A INCASTRARLO PER L’OMICIDIO DI 90 PERSONE, ADESSO RIVELANO CHE POTREBBERO ESSERE CENTINAIA - SE CONFERMATO, SAREBBE IL PIÙ PROLIFICO SERIAL KILLER DEL PAESE IN TEMPO DI PACE E PROBABILMENTE DEL MONDO - I FAMILIARI: “PERCHÉ NON È STATO FERMATO?”

Paolo Valentino per il “Corriere della sera”

 

niels hogel 9

Di Niels Högel, il nostro giornale si era già occupato nel 2017. Fu nell' estate di due anni fa che dopo lunga impunità, vennero fuori i crimini commessi dall' infermiere tedesco negli ospedali dove aveva lavorato. Tra il 1999 e il 2005 almeno 90 persone, si disse allora, erano state uccise da Högel mentre erano ricoverate in due strutture non lontano da Brema.

niels hogel 7

 

Una strage senza fine, metodica, tanto più assurda in quanto protrattasi nel tempo senza che nessuno di coloro che lavoravano con lui abbia fatto nulla per fermarlo, nonostante forti sospetti. Solo la denuncia di un collega, che nel 2005 lo colse intento a terminare la vita dell' ennesimo malcapitato e lo denunciò, fece partire l' inchiesta che alla fine lo ha incastrato.

niels hogel 6

 

Condannato a due ergastoli per aver commesso due omicidi e aver avuto un ruolo in altri quattro, Högel ha fin qui ammesso di aver assassinato 43 pazienti, non ha escluso di averlo fatto con altri 53 e ha negato ogni responsabilità in cinque casi.

 

niels hogel 5

Ora però emerge un quadro ancora più fosco. Mentre in un' aula del tribunale di Oldenburg, l' ex infermiere, che oggi ha 42 anni, affronta il suo terzo processo, nel quale deve rispondere dell' omicidio di cento pazienti (36 nell' ospedale cittadino e 64 in quello di Delmenhorst) gli inquirenti rivelano che le vittime di Högel potrebbero essere almeno 300. Un massacro che se confermato, ne farebbe il più prolifico serial killer della Germania in tempo di pace e probabilmente del mondo.

 

niels hogel 8

«Se è possibile che per 15 anni più di 300 morti vengano nascosti sotto il tappeto, cos' è ancora possibile in Germania?», si chiede Christian Marbach, nipote di una delle vittime di Högel, diventato paladino della battaglia per far luce sui suoi crimini e soprattutto sui silenzi che li hanno consentiti. «Högel è stato di fatto protetto da una cultura che porta a voltarsi dall' altra parte e tenere bassa la testa», dice Frank Lautermann, il solo ex collega che ha testimoniato apertamente contro di lui.

niels hogel 4

 

È un fatto che una dozzina di persone, fra i quali due medici, il responsabile di un reparto e alcuni ex colleghi siano adesso sotto inchiesta, chi per concorso colposo in omicidio, chi per omessa denuncia e chi per falsa testimonianza.

 

Ma l' ampiezza della carneficina e l' incredibile quantità di tempo necessaria per portarla alla luce sollevano domande imbarazzanti anche per il sistema sanitario tedesco e per l' intero Paese: «È lecito chiedersi - ha scritto Melissa Eddy sul New York Times - se la stessa obbedienza alla gerarchia e l' ossessione delle procedure che a suo tempo facilitarono i crimini dei nazisti, abbiano consentito a Högel di uccidere impunito per così lungo tempo».

niels hogel 3

 

La tecnica omicida dell' infermiere ha dell' incredibile. Högel infatti iniettava dosi letali di medicinali che causavano arresto cardiaco e crisi circolatorie, poi interveniva per rianimare la vittima. Molti non ce la facevano, ma per i pochi che si salvavano egli riceveva elogi e riconoscimenti.

niels hogel 2

 

Il «Rambo della resurrezione», lo chiamavano. Resta che delle 411 morti avvenute nell' ospedale di Delmenhorst nei tre anni in cui ci ha lavorato, 321 si sono verificate o durante o subito dopo i suoi turni.

 

Una coincidenza notata e discussa dagli altri infermieri, nessuno dei quali però aveva segnalato la cosa a medici e amministratori. Forse per paura di essere ripresi e accusati di travalicare le loro competenze.

 

niels hogel 10

Ma già a Oldenburg la morìa nei reparti attesi da Högel era stata rilevata. Al punto che di fatto lo avevano mandato via, senza tuttavia segnalare in alcun modo sospetti e circostanze, anzi scrivendogli una lettera di referenze altamente elogiativa.

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...