LA MORTE ORRIBILE DI DAVID ROSSI, CAPO COMUNICAZIONE DI MPS, È STATA RIPRESA: IL VIDEO DEL 'NEW YORK POST' SONO IMMAGINI RACCAPRICCIANTI DEL MANAGER CHE PRECIPITA - I DUE UOMINI FURONO IDENTIFICATI, MA CI SONO OMBRE E AUTO CHE SI AFFACCIANO E SE NE VANNO - LA MOGLIE HA FATTO RIESUMARE LA SALMA: È SICURA CHE NON SI SIA TOLTO LA VITA: LA FINTA LETTERA DI ADDIO, LUI CHE CADE DI SCHIENA, LE PROTEZIONI ALLA FINESTRA DIVELTE
VIDEO - IL SERVIZIO DEL ''NEW YORK POST'' CON IL TREMENDO FILMATO DI DAVID ROSSI CHE PRECIPITA A TERRA, E I DUE UOMINI CHE OSSERVANO IL CORPO E SE NE VANNO - IMMAGINI FORTI, E NON È UN AVVERTIMENTO VUOTO
Davide Vecchi per www.ilfattoquotidiano.it
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Nessun mistero sull’identità degli uomini nel vicolo dove è stato ritrovato il cadavere di David Rossi come raccontato dal New York Post. Si tratta di Giancarlo Filippone e Bernardo Mingrone. Il primo, che nel video è quello con piumino e berretto, è un collega del manager nonché amico dell’ex responsabile della comunicazione di Mps. Era stato allertato dalla moglie di Rossi, Antonella Tognazzi, che non vedeva tornare a casa il marito: a fine pomeriggio Rossi l’aveva avvisata che stava rientrando, dopo un’ora la donna, preoccupata, avvisa Filippone e altri amici della banca. L’altro uomo che si vede nel video con il cappotto è Bernardo Mingrone.
All’epoca capo della vicedirezione generale finanza di Mps e oggi ai vertici di Unicredit. La sera del 6 marzo 2013 era uno dei pochi, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti di Siena, che si trovava nella sede di Rocca Salimbeni. Entrambi sono stati sentiti dai pm già nel 2013. Il primo verbale d’interrogatorio di Filippone è datato 6 marzo 2013, poche ore dopo il ritrovamento del corpo.
Alle 23.18 Filippone ai carabinieri dice “sono uscito dal lavoro alle 18, successivamente sono stato contattato dalla moglie di Rossi, la quale non ricevendo risposte dal marito mi pregava di andare a chiamarlo. A questo punto prima gli ho inviato un sms alle ore 19.41 (…), non ottenendo risposta, dopo aver aspettato un po’, mi sono recato in ufficio alle ore 20.30 e quando sono entrato nella stanza ho visto la finestra aperta, ho guardato di sotto e ho visto il corpo esanime di David”.
Anche Mingrone è stato sentito la sera stessa. Ma dalle carte dell’inchiesta emerge anche l’annotazione del primo intervento dei carabinieri. Il comandante Livio Marini verbalizza che “ad attendere l’equipaggio (la pattuglia, ndr) in Banchi di sopra (la via dove è stato ritrovato cadavere Rossi) vi era il richiedente Bernardo Mingrone”. E’ stato lui ad avvisare il 118. Alle 23.20 della stessa sera, interrogato dai magistrati Mingrone ricostruisce l’accaduto:
“Alle 20.40 mentre uscivo e stavo conversando al telefono, esattamente mentre mi trovavo nel corridoio al piano terra dell’edificio e mi avviavo verso l’uscita principale, mi veniva incontro il portiere insieme a un altro uomo (Filippone, ndr) che gesticolava vistosamente e confusamente. Il portiere mi diceva le seguenti parole: ‘David Rossi’ poi ‘finestra’, a quel punto dopo aver attaccato il telefono interveniva il collega di Rossi (Filippone, ndr) il quale mi ha detto che David Rossi si era buttato dalla finestra.
Ho chiesto ai due dove fosse l’ufficio di Rossi per famrici accompagnare chiedendo se avessero chiamato l’ambulanza. entrato nell’ufficio mi sono affacciato alla finestra vedendo il corpo di rossi a terra; a quel punto ho chiamato io il 118 visto che mi era stato risposto che nessuno lo aveva chiamato”.
Il video integrale registrato dalle telecamere di sorveglianza da cui il New York Post ha estratto alcuni frame dura 58 minuti e 20 secondi. Filippone e Mingrone compaiono al minuto 56 e 18”, poco prima dell’arrivo dei soccorsi. Secondo la ricostruzione effettuata dai magistrati senesi, dopo esser stati allertati dalla moglie e aver cercato Rossi inutilmente nella sede della banca, si sono accorti affacciandosi dalla finestra dell’ufficio di Rossi che il manager era senza vita nella strada sottostante. Quindi i due sono scesi, sono andati nel vicolo e hanno chiamato i soccorsi.
Quindi nessun mistero sull’identità dei due uomini. Le incongruenze in quel video sono altre. Come già raccontato dal Fatto Quotidiano in passato, ci sono delle ombre, delle auto, delle persone che si affacciano sul vicolo e che non sono mai stati identificate. Queste presenze sono visibili dal minuto 19 e 48” della registrazione integrale allegata agli atti dei pm, quindi almeno 40 minuti prima dell’arrivo dei soccorsi.
Da http://firenze.repubblica.it/
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Un video shock sull'atroce fine di David Rossi, il capo area comunicazione di Mps morto il 6 marzo 2013 precipitando dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni a Siena. Si vede l'uomo cadere al suolo, gli ultimi movimenti prima della morte. E l'arrivo di due uomini. Uno a volto scoperto si avvicina a Rossi guardando il corpo. E' il quotidiano Usa New York Post a pubblicarlo sul suo sito. Le immagini stanno facendo il giro della rete, sono anche state rilanciate dalla famiglia del manager. Sul web molti lanciano la domanda: "Chi sono quei due uomini? Qualcuno li riconosce?". Il procuratore di Siena, Salvatore Vitello, raggiunto al telefono spiega: "Potrebbe essere il video che abbiamo già agli atti, mi riservo di fare accertamenti".
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Intanto la Procura di Siena che indaga sull'episodio ha disposto per il prossimo 25 giugno la simulazione della caduta del corpo ed il sopralluogo negli spazi dove è avvenuta la morte di David Rossi. Lo scorso 4 aprile la salma era stata riesumata nel cimitero di Laterino a Siena e poi portata al Labanof, il laboratorio di antropologia e odontologia forense di Milano per gli esami scientifici. «Un nuovo capitolo doloroso ma necessario, un passo necessario per la verità», disse quel giorno Antonella Tognazzi, vedova di Rossi, grata alla Procura di Siena che, dopo aver archiviato il caso come suicidio, ha deciso di riaprirlo per valutare gli elementi raccolti dai familiari, che depongono invece per un omicidio.
Era il 6 marzo 2013, i giorni più difficili per il Monte dei Paschi al centro dell’inchiesta su Antonveneta e i derivati, sotto accusa c’era tutto il vecchio gruppo dirigente (Giuseppe Mussari e Antonio Vigni). Per David Rossi era un momento di forte tensione: aveva subito una perquisizione in casa e in ufficio.
"Ma io non ho mai creduto nel suicidio", disse Antonella, sua moglie. È lei, assieme all’avvocato Luca Goracci che da subito ha combattuto la battaglia per riaprire la prima inchiesta che si era chiusa ipotizzando il suicidio del giovane manager senese. Antonella e il legale sono andati a caccia delle presunte incongruenze nelle ricostruzioni degli investigatori e, dopo l’istanza presentata, il procuratore Salvatore Vitello, in accordo con il sostiuto procuratore Andrea Boni, ha riaperto il fascicolo.
Quali sono i punti su cui fare chiarezza? Per esempio i tre biglietti che David scrisse e stracciò. "Ciao Toni amore scusa". "Ma lui non mi chiamava mai Toni, mi chiamava Antonella, lui non mi diceva mai amore e non era il tipo che chiedeva scusa" spiegò la vedova convinta di leggere un messaggio diverso fra le righe.
Altri dubbi sono emersi da parte della famiglia del manager Mps nella dinamica della caduta: le telecamere di sorveglianza registrano dopo il corpo, anche il precipitare di un oggetto, presumibilmente l’orologio. Misteriosa, sempre per la difesa di Rossi, anche la ferita alla testa compatibile per un colpo inferto con un corpo contundente. Secondo la difesa del manager non sarebbe stato dunque un suicidio, ma un omicidio. Rossi potrebbe essere stato spinto da qualcuno nel vuoto.