ALTRE DUE MORTI CHE SI POTEVANO EVITARE – CI SONO MOLTI DUBBI SULL’UOMO CHE VENERDÌ NOTTE HA CAUSATO L’INCIDENTE IN CUI HANNO PERSO LA VITA DUE DONNE, AL CASELLO DELL’A4 MILANO GHISOLFA: HA 39 ANNI, È ITALO-MAROCCHINO E SUL SEDILE DELLA SUA AUTO C’ERA UN BRACCIALETTO OSPEDALIERO, FORSE DI UNA STRUTTURA PSICHIATRICA – ANDAVA A 150 ALL’ORA QUANDO SI È SCHIANTATO SULLA MACCHINA DELLE DUE DONNE, FERME AL CASELLO…
Estratto dell’articolo di Claudia Osmetti per “Libero quotidiano”
È un italo-marocchino l’uomo che, venerdì notte, ha investito e ucciso due signore ferme al casello di Milano - Ghisolfa, all’imbocco della A4. […] Le telecamere […] riprendono […] la Lancia Musa del marocchino: ha 39 anni, lui. Un doppio passaporto e pure una doppia patente.
Sta zigzagando tra le corsie a una velocità folle, probabilmente intorno ai 150 chilometri orari. Tanto. Troppo persino per stare sulla carreggiata normale (il limite, quando non ci sono intoppi, è di 130): figurati qui, ché le auto rallentano per forza, per prendere il tagliandino, per incolonnarsi sotto il cartello del telepass. Infatti gli altri automobilisti cercano di schivare la Musa, qualcuno addirittura si ferma.
INCIDENTE AL CASELLO MILANO GHISOLFA DELL AUTOSTRADA A4
Dura almeno due chilometri la corsa matta del 39enne. Due chilometri prima di quello schianto, violentissimo, contro la Y su cui viaggia Laura Amato assieme a un’amica. Ha solo 54 anni, Laura. […[ Muore sul colpo. Muore sul colpo anche l’amica 59enne che è con lei. La Y rossa viene sbalzata in avanti per quasi cento metri, l’incidente è devastante.
Ma come è potuto succedere? Perché quell’uomo continuava a pigiare sul pedale dell’acceleratore, perché non si è fermato prima? Lui non riporta ferite gravi, per estrarlo dalla Musa è necessario l’intervento dei vigili del fuoco: all’ospedale San Carlo (sempre di Milano) ci arriva in codice giallo. «Che dio mi aiuti», continua a ripetere ai paramedici che gli prestano soccorso.
TAMPONAMENTO CASELLO A4 - MILANO GHISOLFA
[…] Le forze dell’ordine vogliono vederci chiaro. Per prima cosa perlustrano la macchina del marocchino e sul sedile del passeggero trovano un braccialetto. È un braccialetto ospedaliero: forse uno di quelli che si usano nei pronto soccorso, forse viene da una struttura psichiatrica. Che ci fa, lì? È del 39enne? E se si, significa che prima di mettersi al volante è stato in cura in un reparto psichiatrico?
Gli investigatori, coordinati dal pm Paolo Filippini, si mettono al lavoro: cercano cartelle cliniche, cercano i documenti di eventuali ricoveri, cercano di ricostruire quella folle notte finita nel sangue, a bordo di un’automobile trasformata in un proiettile da dodici quintali, alla barriera di un’autostrada pure non troppo trafficata (vista l’ora), in una notte di metà febbraio del 2023. Si aspettano anche gli esami tossicologici e alcolemici: gli hanno effettuati i sanitari del San Carlo, saranno disponibili nelle prossime ore. […]
INCIDENTE AL CASELLO MILANO GHISOLFA DELL AUTOSTRADA A4. INCIDENTE AL CASELLO MILANO GHISOLFA DELL AUTOSTRADA A4 LAURA AMATO 1