i familiari delle vittime del mottarone un anno dopo 2

MOTTARONE, UN ANNO DOPO - PER LA PRIMA VOLTA, SUL PENDIO DOVE SI È SCHIANTATA LA CABINA IL 23 MAGGIO 2021, SI SONO RITROVATI I PARENTI DELLE 14 VITTIME DELLA FUNIVIA: IL COMUNE DI STRESA HA POSATO NEL BOSCO UNA STELE CON I NOMI DELLE VITTIME - GIÀ CHIARITO CHE I FRENI DI EMERGENZA ERANO STATI BLOCCATI PER EVITARE INTERRUZIONI SULLA LINEA, EMERGE CHE I FILI DI ACCIAIO HANNO CEDUTO PERCHÉ NESSUNO FACEVA I CONTROLLI - DA ISRAELE INTANTO NON SI ARRENDONO I FAMILIARI DI EITAN, L'UNICO BIMBO SUPERSTITE: "DEVE CRESCERE QUI"

Cristina Pastore e Ivan Fossati per “La Stampa

 

i familiari delle vittime del mottarone un anno dopo 8

Don Gian Luca Villa è un sacerdote di poche e schiette parole. Quelle pronunciate ieri nella chiesetta del Mottarone dopo la posa della lapide nel primo anniversario della strage della funivia sono anche severe. Quasi una sentenza anticipata: «In molti non vorrebbero se ne parlasse in questo modo, ma lo dobbiamo dire: questa terra è intrisa di sangue innocente».

 

i familiari delle vittime del mottarone un anno dopo 7

Don Villa è parroco di Stresa, la città che da un anno vive in un limbo, come se ci si potesse risvegliare all'improvviso da un brutto sogno e realizzare che non è successo niente. «Invece - insiste il prete - l'incidente è stato conseguenza di azioni scellerate e irresponsabili, compiute non da fantasmi del Mottarone, ma da precise persone».

 

i familiari delle vittime del mottarone un anno dopo 6

Per la prima volta, ieri, sul pendio dove si è schiantata la cabina si sono incrociati gli sguardi di molti parenti delle quattordici vittime. Non si erano mai incontrati tutti insieme, ognuno aveva organizzato il funerale dei propri cari e alla messa di un mese dopo non era venuto nessuno, la ferita era ancora troppo fresca.

 

i familiari delle vittime del mottarone un anno dopo 5

Ieri invece sono arrivati per leggere i nomi dei congiunti su una stele che il Comune di Stresa ha voluto posare nel bosco, un luogo appartato, dove quattordici vite sono state spezzate in una delle prime giornate di festa dopo i lockdown.

 

i familiari delle vittime del mottarone un anno dopo 4

Per i parenti è stato un dolore atroce scorgere la fune traente ancora a terra, appena coperta dall'erba. Vedere quel pilone che ha fatto da trampolino per la vettura numero tre, che prima di schiantarsi è stata lanciata in aria.

 

I controlli sulla fune

Arrivano in ordine sparso, ed è subito chiaro che non funzionerà il cordone pensato dal sindaco Marcella Severino per evitare contatti tra i familiari e i cronisti. Il dramma della funivia, anche per cosa sta venendo a galla dalle indagini, è un fatto da raccontare.

 

i familiari delle vittime del mottarone un anno dopo 2

Già chiarito che i freni di emergenza (sarebbero entrati in funzione in caso di rottura della traente, fissando la cabina alla fune portante) erano stati bloccati per evitare interruzioni sulla linea, sta emergendo che i fili di acciaio (114, intrecciati tra loro) hanno ceduto uno per volta in un punto preciso, vicino alla testa fusa, e nessuno se n'è accorto perché i controlli manuali non venivano effettuati da tempo. Ecco il perché delle dure riflessioni di don Villa.

 

i familiari delle vittime del mottarone un anno dopo 3

Il presidente della Regione Alberto Cirio ha puntato su un altro tema non secondario: evitare l'oblio. «È un momento pesante, e mi scuso per le parole che non alleviano il dolore, ma le istituzioni fanno bene a ricordare che non si può morire in questo modo. I piemontesi, stringendosi alle famiglie, adesso chiedono giustizia». E la «promessa di fare giustizia» è stata l'unica frase strappata dai giornalisti alla procuratrice di Verbania Olimpia Bossi.

 

i familiari delle vittime del mottarone un anno dopo 1

Cirio ha parlato anche di Eitan, 6 anni, unico sopravvissuto, che qui ha perso fratellino, genitori e bisnonni: «Il nome Eitan significa forza, oggi ci ricorda che dobbiamo avere la forza di pensare che comunque c'è un domani».

 

EITAN CON I NONNI

Il futuro di Eitan

Proprio ieri i familiari per parte materna di Eitan hanno voluto ricordare le divisioni interne alle due famiglie: «Continueremo a lottare per lui, perché possa crescere in Israele, la sua casa naturale, casa della sua famiglia, luogo di sepoltura dei suoi genitori e del fratellino». E ancora: «Anche se siamo stati condannati a stare distanti, mai rinunceremo alla possibilità che torni qui».

 

la famiglia di eitan 5

Intanto l'inchiesta va avanti con dodici indagati e per luglio dovrebbe concludersi l'incidente probatorio. Alcuni familiari delle vittime hanno lamentato di essere stati dimenticati, ma c'è anche chi ringrazia.

 

il piccolo eitan

Una stretta di mano ai vigili del fuoco, agli operatori della protezione civile e del soccorso alpino, ai carabinieri. Anna Gasparro, avvocato, cugina di Angelo Vito, morto sul colpo con la moglie Roberta, avvicina Olimpia Bossi e la pm Laura Carrera per un lungo abbraccio: «La procuratrice e il suo sostituto non sono solo due validi magistrati - dice -, ma due donne che lavorano con il cuore. Ci hanno adottati, noi familiari ci affidiamo a loro per avere giustizia, e siamo sicuri che arriverà».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...