
CHE ROTTURA DI MARRONI - LA MOZIONE PER AZZERARE I VERTICI DELLA CONSIP METTE IN IMBARAZZO IL PD, TENTA I 5 STELLE E SPACCA "FARSA ITALIA" - I VERDINIANI FANNO QUADRATO: “DIFENDIAMO MARRONI” - MA PERCHE' IL GOVERNO HA RESPINTO PER DUE VOLTE LE DIMISSIONI PRESENTATE DALL'AD CONSIP?
Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”
La mozione per azzerare i vertici della Consip - che mette in imbarazzo il Pd e il governo - tenta i 5 stelle e spacca Forza Italia. Mentre vede la ferma opposizione dei verdiniani di Ala. A presentarla, i senatori di Idea Gaetano Quagliariello e Andrea Augello. «Arriveremo almeno a 50 firme - dice quest' ultimo - a quel punto, la capigruppo non potrà non concederci la calendarizzazione, dopo che sarà discussa la mozione di sfiducia al ministro Luca Lotti presentata dai 5 stelle il prossimo 18 marzo ».
Il testo impegna il governo «a esercitare tutti i poteri spettanti al ministro dell' economia e delle finanze, in qualità di socio unico di Consip s.p.a, per promuovere l' immediato rinnovo degli attuali vertici, essendo assolutamente prioritario ricostruire immediatamente l'immagine dell' Azienda intorno a un management totalmente estraneo alla vicenda giudiziaria in corso».
angelino alfano saluta luigi marroni della consip
Una mossa contro l'ad Luigi Marroni. Ma anche e soprattutto contro il governo: «Il ministro Padoan dovrà spiegarci - dice Augello - se davvero, come detto da Marroni in due diverse interviste, l'ad Consip gli ha presentato dimissioni che sono state respinte. Sarebbe gravissimo. Perché stanno proteggendo l'accusatore di Luca Lotti, invece di querelarlo? Cosa nascondono?».
A sostenere il testo, di cui il capogruppo in Senato di Forza Italia Paolo Romani dice di non voler sapere nulla («Se voglio una mozione la faccio da me!», la sua risposta seccata) ci sono in realtà molti parlamentari forzisti: l'hanno firmata Maurizio Gasparri e Altero Matteoli, e poi Aracri, Alicata, Caliendo, Pelino, Giro, Rizzotti, Fasano, Sibilia, Ceroni.
I 5 stelle stanno pensando di presentare una mozione simile, dopo la discussione sulla sfiducia. Quagliariello è convinto che alla fine sosterranno la sua. Alessandro Di Battista si limita a dire: «Ne discuteremo nei prossimi giorni».
Ma certo, il Movimento, dopo aver definito - con Alfonso Bonafede - la situazione di Pd e governo uno «stallo alla messicana» (come in una scena dei film di Quentin Tarantino in cui tutti tirano fuori la pistola, ma nessuno ha il coraggio del primo colpo), non intende tirarsi indietro davanti a una mossa che può creare problemi a Matteo Renzi e ai suoi. Miguel Gotor, di Mdp, spiega che loro stanno preparando una mozione di censura sulla vicenda Lotti, per mettere in evidenza i problemi del familismo e di reti corte come il giglio magico.
La vera risorsa del Pd sono però i 16 verdiniani di Ala. «Contrasterò questa mozione in ogni modo - dice il presidente Lucio Barani - sarebbe un precedente gravissimo, noi siamo legislatori, non possiamo fare ingerenze nelle scelte del governo. In conferenza dei capigruppo dirò al presidente del Senato che quel testo non può essere calendarizzato. Grasso rischierebbe l' impeachment».