terme di cretone - 4

"QUALCOSA È ANDATO STORTO" - UN BAMBINO RUSSO DI 8 ANNI È MORTO RISUCCHIATO DALLO SCARICO ALLE TERME DI CRETONE, IN PROVINCIA DI ROMA: STEPHAN, QUESTO IL SUO NOME, NON È USCITO QUANDO È STATA ANNUNCIATA LA CHIUSURA DELLA VASCA, E SI È ATTIVATA LA POMPA DI DRENAGGIO DELL’ACQUA – I TESTIMONI METTONO SOTTO ACCUSA L’IMPIANTO: “HANNO INIZIATO LO SVUOTAMENTO PRIMA E IL BOCCHETTONE NON AVEVA UNA GRIGLIA DI PROTEZIONE”

1. BIMBO DI 8 ANNI MORTO RISUCCHIATO DALLO SCARICO DELLE TERME DI CRETONE IN PROVINCIA DI ROMA

Camilla Mozzetti per www.ilmessaggero.it

 

terme di cretone 2

Stephan stava ancora nuotando quando la voce meccanica della struttura ha annunciato da un altoparlante: «Si pregano i clienti di uscire dalle piscine». Ma lui, quel bambino, che l’italiano ancora non lo parlava perfettamente, ha continuato a giocare nell’acqua. Schizzi e sorrisi con la mamma e il papà che, secondo alcuni testimoni erano con lui e pure insistevano per farlo uscire dalla piscina, al termine di una giornata nata così: sull’onda della spensieratezza e che poi si è trasformata in una tragedia.

 

Sono le 18.30 alle Terme di Cretone, provincia di Roma, tra Palombara Sabina e Passo Corese, la struttura è pronta a chiudere, ma ci sono ancora molti clienti nelle tre vasche dell’impianto. In quella principale c’è Stephan, appena otto anni, figlio di cittadini russi arrivati in Italia alcuni anni fa per lavorare.

 

terme di cretone 3

Il bambino non esce subito e per una dinamica ancora da chiarire si attiva una delle pompe di drenaggio che serve a svuotare la vasca al termine della giornata. Stephan è magro, fragile, piccolo. Il vortice lo risucchia in pochi istanti.

 

[…]  I suoi genitori neanche se ne accorgono ma lui scompare, va giù, risucchiato da quel vortice che non gli lascerà scampo. Il padre e la madre però capiscono e iniziano a urlare come dei dannati fino a che anche gli altri ospiti comprendono che c’è un bambino sott’acqua. Qualcuno lo deve salvare ma non si vede già più.

 

terme di cretone 7

Scatta l’allarme ma l’aspirazione non si ferma: è come quando si toglie il tappo dal lavandino, l’acqua continua ad essere aspirata, la pressione è molto forte. In quella vasca lunga circa 35 metri e larga dieci per un’altezza di circa 1,80 metri ci sono 500mila litri d’acqua e il corpo di Stephan resta incastrato con un braccio e una gamba nel tubo che ha un diametro di circa 30 centimetri. Alcuni ospiti della struttura termale hanno anche provato a tirarlo fuori ma non ce l’hanno fatta e pure per i vigili del fuoco il recupero è stato difficoltoso.

 

[…] La Procura di Tivoli, competente per territorio, ha già aperto un fascicolo per omicidio colposo, mentre sul corpo di Stephan sarà disposta nei prossimi giorni l’autopsia. L’impianto termale è stato posto sotto sequestro. Il 10 luglio del 2021 un altro bambino di 8 anni, Edoardo, rimase coinvolto in un altro incidente in una delle vasche della struttura, senza riportare fortunatamente lesioni. […]

 

terme di cretone 5

2. BIMBO MORTO RISUCCHIATO DALLO SCARICO ALLE TERME, L'ACCUSA DI UN TESTIMONE: «IL GRANDE BOCCHETTONE ERA SENZA GRIGLIA PROTETTIVA»

Estratto dell’articolo di Chiara Rai e Camilla Mozzetti per www.ilmessaggero.it

 

«Ero lì con la mia famiglia. Vi garantisco che sentire le urla strazianti di una madre e un padre ti fa morire dentro anche se non ti riguarda. Dello svuotamento hanno avvisato una volta sola, e comunque i genitori erano in acqua con lui. Non si può lasciare un bocchettone enorme senza una griglia di protezione... A te angelo bello, dai la forza ai tuoi genitori». Con queste parole una delle tante ospiti della struttura termale commenta la tragedia avvenuta ieri pomeriggio, tra Palombara Sabina e Passo Corese.

 

terme di cretone 6

La donna non se la sente di aggiungere altro, ma lancia un'accusa precisa, ovvero quella secondo cui il bocchettone di risucchio dell'acqua della piscina principale, dove Stephan (8 anni) è rimasto incastrato, fosse sprovvisto di griglia. Su questo dettaglio - dirimente - sono in corso le verifiche dei carabinieri della stazione di Palombara e della compagnia di Monterotondo. Se fosse accertato, si spiegherebbe come mai il bambino, risucchiato, non è riuscito a riemergere, morendo affogato nonostante i tentativi di molti di tirarlo fuori dall'acqua.

 

[…] Tanti sono i clienti che, come la signora, denunciano un malfunzionamento nella gestione dell'impianto: «Hanno iniziato lo svuotamento delle piscine prima delle 19, l'orario di chiusura. C'era ancora gente sia in acqua che fuori e la piscina aveva già iniziato a svuotarsi. Mi dispiace tantissimo».

terme di cretone 4

 

[…] una donna che fa notare come le operazioni di pulizia delle vasche fossero iniziate quasi in anticipo rispetto agli altri giorni. La dinamica non ha convinto neppure Guido, un frequentatore abituale: «Sono di zona, alle 18 chiudono la piscina e svuotano per riempire il giorno dopo, qualcosa è andato storto».

 

[…] Quella griglia che secondo una testimone mancava è l'oggetto principale che si sta cercando per chiarire i contorni di una tragedia che non è soltanto quella di una famiglia. […]

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ MATTEO SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - SALVINI SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE “MARTIRE DELLA GIUSTIZIA“ SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI E FRUSTRATI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...