paolo sorrentino

“NAPOLI? UN LUOGO DI NOSTALGIA, MA DOVE TORNO CON ENTUSIASMO” – PAOLO SORRENTINO RACCONTA IL RAPPORTO CON LA SUA CITTÀ CHE HA SFORNATO TALENTI UNICI: “MASSIMO TROISI TI FACEVA CREDERE CHE SI POTESSE FAR CINEMA CON DOLCEZZA, TENEREZZA, IRONIA, INTELLIGENZA. FRANCESCO ROSI? GLI FACEVO VEDERE I FILM APPENA MONTATI. ERA SINCERO MA DOLCE. MAI INUTIMENTE AGGRESSIVO. PINO DANIELE? DA BAMBINO LO VEDEVO COME UN PREDESTINATO” – L’ESPERIENZA DI TEATRI UNITI, IL RAPPORTO CON MARIO MARTONE E… - VIDEO

Arianna Finos per “la Repubblica”

 

paolo sorrentino foto di bacco (3)

Quella città che ha lasciato ventenne con un dolore diventato cinema è oggi un approdo di tenerezza e allegria. A Napoli Paolo Sorrentino ha girato il primo film, L'uomo in più , e un po' dell'anima di quella città l'ha portata nei film che attraversavano il mondo, i festival, gli Oscar. Scegliendola, a cinquant' anni, per il suo racconto più intimo, È stata la mano di Dio.

 

Lei ha detto: "Napoli non la conosco", che è forse la cosa più giusta, di fronte a una città così piena di ricchezza e complessità. Ma cos' è per lei Napoli oggi?

«Il luogo dove sono cresciuto, mi sono formato. Un luogo di nostalgia, ma dove torno con entusiasmo. Una città che malgrado i suoi difetti è sempre viva, in costante stato di eccitazione».

massimo troisi scusate il ritardo

 

"È stata la mano di Dio" è stato abbracciato dal pubblico napoletano.

«Sì, penso che sia piaciuto, anche perché è un film che non pretende di raccontare la città, spiegarla. I napoletani mal sopportano quando si cerca di incasellare la città dentro certe definizioni. È semplicemente un appuntamento con i ricordi di un periodo storico, gli anni Ottanta: chi li ha vissuti ha ritrovato cose che lo riguardavano e si è appassionato, o intenerito, o divertito, a seconda delle circostanze».

 

Nel film racconta la Napoli del post terremoto, un momento buio.

paolo sorrentino david di donatello

«Mi ricordo la cupezza di fine anni Settanta e inizio Ottanta, le tensioni legate alla criminalità e alla politica di quegli anni, anche se ero bambino. Ne parlavano gli adulti, i miei fratelli grandi, in casa. Il terremoto mise in ginocchio la città, un caos che si aggiungeva a quello dei decenni precedenti. La città ha invece avuto un periodo di grande forza nei Novanta, con Bassolino, si è vista per la prima volta una Napoli cambiata. Ma il mio sguardo sugli Ottanta è filtrato dallo sguardo del 16 enne che ero».

 

Che cosa ha rappresentato per lei, giovane artista con la fame di cinema, l'esistenza di Teatri Uniti.

una scena del film di sorrentino

«È stata decisiva. In tanti avevamo la passione del cinema, ma senza Teatri Uniti l'avremmo vissuta a casa, senza risultato. Teatri Uniti era un luogo dove potevi andare, parlare, trovare persone, sperare di entrare a far parte di quel mondo.

 

Potevi lavorare, vedere come funzionava un set, portare i tuoi progetti. Era un luogo bello, dove si oziava tanto e si lavorava tanto allo stesso tempo. Ci si raccontavamo le cose, nascevano progetti. Era una specie di casa del cinema napoletano.

 

paolo sorrentino

Lì abbiamo potuto conoscerci gli uni con gli altri, il mio primo produttore Nicola Giuliano, Angelo Curti, Toni Servillo, che è stato ed è l'attore con cui lavoro più spesso. E poi ci sono stati gli apripista, Mario Martone che faceva film quando non sapevamo neanche come si organizzassero. Al di fuori di Teatri Uniti, ma fondamentali, Pappi Corsicato e Antonio Capuano: grazie a loro noi ragazzi pensavamo "se si fanno i film a Napoli con registi napoletani, forse ce la possiamo fare anche noi"».

Francesco Rosi

 

A Massimo Troisi lei scrisse una lettera tenerissima.

«Non l'ho mai conosciuto di persona. Ma la sua figura è stata unica perché capace di rendere umano un mondo del cinema che a un diciottenne sembrava inaccessibile, scorbutico. Ti faceva credere che si potesse far cinema con dolcezza, tenerezza, ironia, intelligenza, doti che da ragazzo cerchi di coltivare più di altre. Troisi è stato un esempio nel modo di stare al mondo e affrontare il cinema».

 

Francesco Rosi amava i giovani e amava il suo cinema.

«Mi ha chiamato dopo il primo film, lo faceva con i giovani registi che apprezzava. È nata una bella amicizia. Era nel mondo degli idoli, un grande maestro che ho avuto la fortuna di conoscere, pieno di semplicità e passione. A lui e La Capria facevo vedere i film appena montati. Rosi era sincero ma dolce nelle cose che diceva, nel giudizio, mai inutimente aggressivo».

 

paolo sorrentino

"Napule è" di Pino Daniele chiude "È stata la mano di Dio".

«Una canzone simbolo della città, piena di malinconia ma anche di apertura sul futuro. Ero bambino e Pino Daniele, al primo disco, era già un astro nascente. Ai miei occhi un predestinato. Queste figure sono importanti quando si è ragazzini e si ha voglia di fare le cose e non si sa bene come farle».

 

Napoli è un bacino di creatività unico in Italia.

«È una creatività che viene da lontano, pittura, musica, scrittura, teatro. Eduardo, Totò, una città radicata nello spettacolo e ci si aggancia tutti a quello. Nelle cose che faccio io c'è tanto di questo, degli autori che abbiano nominato, Martone, Capuano, Corsicato.

pino daniele fotografato da guido harari

 

Libera fu importante: si poteva affrontare l'ironia, la comicità senza vincoli, strampalata, non era scontato che esistesse un film del genere all'epoca, come non lo è oggi. Film fuori dai canoni come lo erano Morte di un matematico napoletano e Vito e gli altri , capaci di sfuggire a qualsiasi idea commerciale e di costruirsi un futuro con quella libertà.

 

mario martone sul set di nostalgia

Senza obbedire a calcoli, alle idee dominanti che venivano da Roma, come sempre accade perché il cinema viene da Roma. Erano film fatti secondo la volontà degli autori, autonomi in tutto e per tutto. Mi hanno insegnato che il cinema vale la pena se te lo fanno fare in modo libero.

 

Ho fatto L'uomo in più e Le conseguenze dell'amore esattamente come volevo, hanno avuto riscontri e fatto sì che i produttori mi lasciassero libero. Tutto sommato è andata bene. Oggi per i giovani è diverso, la televisione si è affiancata al cinema in modo forte, le cose sono incanalate in un percorso industriale. Venticinque anni fa c'era possibilità di fare cinema in maniera più ingenua, c'erano meno aspettative sui film, anche questo ci lasciava liberi».

e' stata la mano di dio

 

Giovani autori napoletani che le piacciono?

«Gianluca Iodice è molto bravo, ha un grande futuro. Lo conosco da ragazzino, è sempre stato un regista prima di fare i film, ne conosceva i segreti. Ed è sufficientemente stravagante da fare i film che piacciono a me.

 

Michelangelo Gelormini, che ha una sua idea di cinema, di racconto. Leonardo Di Costanzo ha fatto documentari meravigliosi, com' era prevedibile si è rivelato un grande regista anche di finzione».

 

paolo sorrentino vince il leone d'argento 2

La cena a casa sua, prima della notte dei David di Donatello, è una foto simbolo dell'armonia del cinema napoletano.

«È una cosa rara: nessuno di noi ha una forma di rivalità. Con Mario Martone e Leonardo Di Costanzo c'è una grande simpatia reciproca, una voglia di vedersi e di divertirsi insieme. È capitato quella sera prima dei David e tante altre volte. Abbiamo tutti quanti raggiunto un sufficiente appagamento lavorativo per riuscire ad essere in armon

paolo sorrentino 2pino daniele fotografato da guido harari Mario Martonepaolo sorrentinomario martoneSorrentino - e' stata la mano di diopino danielepaolo sorrentino a venezia 7la locandina del nuovo film di sorrentinoMASSIMO TROISI E RENZO ARBOREDECARO TROISI ARENAgiuliana de sio massimo troisi scusate il ritardo FRANCESCA NERI TROISIVERDONE TROISIpaolo sorrentino 3LELLO ARENA MASSIMO TROISI 8paolo sorrentino 4il titolo di "the playlist" su e' stata la mano di dio di paolo sorrentinopaolo sorrentino vince il leone d'argento 1paolo sorrentino 1

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…