VIVI A NAPOLI E POI MUORI - UN UOMO DI 75 ANNI E’ STATO UCCISO PER SBAGLIO MENTRE FACEVA LA SPESA: E’ STATO COLPITO DAI KILLER CHE INSEGUIVANO UN’ALTRA PERSONA - AVEVA UNA MOGLIE INVALIDA E SEI FIGLI

Fulvio Bufi per “Il Corriere della Sera

Mariano Bottari ucciso per sbaglio dalla CamorraMariano Bottari ucciso per sbaglio dalla Camorra

 

La tragedia di Mariano Bottari è la stessa tragedia di Silvia Ruotolo, che era una mamma, di Annalisa Durante, che era una figlia, di Petru Birlandeanu, che era un marito e un padre: la tragedia di trovarsi in un posto qualunque di Napoli o della sua provincia dove all’improvviso, in mezzo alla gente che cammina, alle persone che fanno la spesa, ai bambini che giocano, c’è qualcuno che comincia a sparare per ammazzare qualcun altro. E invece ammazza chi ci capita in mezzo.


Ieri mattina è toccato a Bottari, che era un nonno, aveva 75 anni, una moglie invalida e sei figli. Saranno state le 11 o poco più tardi e il pensionato (ex tecnico in una fabbrica di elettrodomestici), che abitava in via Scalea a Portici, era sceso proprio per andare a fare la spesa, mansione di cui si occupava lui da quando la moglie non è più in grado di camminare.

 

Al supermercato non ha fatto in tempo ad arrivare. Appena pochi metri dopo aver varcato il portone, è stato raggiunto da un proiettile al volto ed è crollato, accasciandosi accanto alla sua Seat Ibiza parcheggiata sotto casa. Quando lo hanno soccorso era già morto.

l'omicidio di mariano bottari a porticil'omicidio di mariano bottari a portici


C’era una sparatoria quando l’uomo ha cominciato a percorrere via Scalea. E, come lui, in strada c’erano anche tantissime altre persone. I carabinieri hanno ricostruito la scena sulla base di alcune testimonianze e ora stanno cercando nella zona impianti di videocamere che possano fornire immagini utili a delineare meglio quello che è successo e a dare indicazioni per rintracciare i responsabili dell’omicidio.

 

Ma pare accertato che ci fosse un regolamento di conti in quel momento nella stradina dove abitava Bottari, una stradina ripida, un vecchio canalone per il deflusso delle acque piovane dal Vesuvio verso il mare. Due uomini su uno scooter inseguivano un altro su un’altra moto dello stesso genere. Lo inseguivano per ammazzarlo, perché quello seduto dietro impugnava la pistola e urlava. E sparava.

 

l'omicidio di mariano bottari a portici l'omicidio di mariano bottari a portici

Non ha esploso solo il colpo che ha ucciso il pensionato, stando a quello che hanno raccontato i testimoni, ma almeno un altro paio. Quindi oltre a Bottari potevano andarci di mezzo anche altri: vittima e superstiti li ha scelti il caso, come succede sempre in queste situazioni. Perché la scena si è consumata in pochissimi secondi, e quindi pure chi è stato risparmiato dai proiettili non ha avuto il tempo di mettersi al sicuro: gli è solo andata bene.

l'omicidio di mariano bottari a portici  3l'omicidio di mariano bottari a portici 3


Inseguito e inseguitori sono scomparsi così come all’improvviso si erano materializzati in quella strada, e certamente pure l’inseguito va ritenuto un superstite perché alla fine è riuscito a liberarsi di quei due che volevano ammazzarlo. E certo lui sa bene chi erano, o almeno da quale banda venivano, ma altrettanto certo è che non si presenterà ai carabinieri per raccontare qualcosa.

 

In queste storie non funziona così, non subito, almeno. Solo la consapevolezza di non poter sfuggire a una condanna a morte o la prospettiva di molti anni di galera, solitamente, inducono a collaborare con la giustizia. Ma quello dello scooter in fuga per ora starà considerando solo di averla scampata, non di chiedere protezione allo Stato.

l'omicidio di mariano bottari a portici  l'omicidio di mariano bottari a portici


Quindi tocca ai carabinieri rintracciare lui e soprattutto quelli che gli correvano dietro sparando. E il primo passo sarà capire in quale contesto è maturato l’agguato che ha provocato la morte di un innocente.

 

Le indagini le coordina il procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Napoli Filippo Beatrice. Non si sa ancora con certezza che si tratti di una vicenda di camorra e non invece di criminalità spicciola, né si può inquadrare la sparatoria in una faida già in atto, ma Portici è un paese in cui la camorra è attiva, come lo è anche il quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, vicinissimo proprio a via Scalea, da dove non si esclude che gli scooter possano essere arrivati.
 

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