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A NASO SEI POSITIVO – DOPO I CANI ANTIDROGA ARRIVANO QUELLI CAPACI DI SCOVARE I CONTAGIATI: LA SPERIMENTAZIONE È INIZIATA ALL’AEROPORTO DI DUBAI DOVE SONO ENTRATI IN AZIONE GLI "SNIFFER DOGS" CAPACI DI INDIVIDUARE LA PRESENZA DEL VIRUS IN POCHI SECONDI CON UN TASSO DI PRECISIONE DEL 92% - L'AEROPORTO DI HELSINKI HA DECISO DI "ASSUMERE" 16 CANI DOPO AVER RICEVUTO FONDI DA PRIVATI PER L’ADDESTRAMENTO DEGLI ANIMALI E IN GRAN BRETAGNA… - VIDEO

 

Caterina Maniaci per “Libero Quotidiano”

 

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Lunghe file in aeroporto, tutti in coda, annoiati, nervosi e spossati. Un cane al guinzaglio di un poliziotto con la mascherina si aggira tra persone e bagagli. Ad un tratto si ferma, annusa i pantaloni di un uomo, mugola, abbaia. Che succede? Un pericoloso spacciatore è stato individuato?

 

O un possibile terrorista pronto alla strage? L' uomo viene invitato a uscire dalla fila, ma non verrà trattenuto, perquisito, portato in una cella. Perché non si tratta né di uno spacciatore né di un terrorista. È stato "fiutato" come contagiato da Covid e sarà sottoposto ai trattamenti previsti. Una scena che probabilmente non sarà così inconsueta.

turisti aeroporto

 

Individuare i malati, isolarli, impedire la diffusione di nuovi, pericolosi focolai: ora si pensa di non usare una nuova app o un ulteriore test portentoso. Si potrà farlo attraverso l' atavico, infallibile fiuto canino.

Nuovi studi e sperimentazioni lo confermano e così saranno anche i cani a scendore in campo per combattere la battaglia al Covid 19. Forti anche dei risultati incoraggianti conseguiti da anni nella prevenzione e nella cura dei malati di tumori.

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DUBAI Succede già, ad esempio a Dubai, dove da quest' estate sono entrati in azione animali addestrati - gli "sniffer dogs" - e capaci di individuare la presenza del virus in pochi secondi. Il tasso di precisione è stato calcolato nel 92 per cento.

Ora il metodo arriva nel Nord Europa, in Finlandia, per la precisione. Sono stati scelti cani addestrati per rilevare il cancro e sono stati testati per capire se il loro fiuto funzionasse anche con il coronavirus. I primi risultati sono stati incoraggianti. E così l' aeroporto di Helsinki ha deciso di "assumere" 16 cani per individuare potenziali contagiati tra i passeggeri dello scalo.

 

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Il progetto era partito dall' università della capitale finlandese, dove sono stati condotti test e addestramento. Il test risulta molto rapido - si può ottenere il risultato in circa 10 secondi - è un metodo economico e non invasivo per raccogliere potenziali casi. Nei laboratori universitari, le bestiole hanno dato prova di avere imparato in poco più di una settimana a distinguere, utilizzando il loro fiuto, campioni di urina di individui infettati da quelli di cittadini in buona salute.

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Le cellule olfattive di quei cani avrebbero acquisito padronanza nel rintracciare l' odore particolare del virus infiltrato nelle escrezioni umane.

 

SOSTEGNI PRIVATI È previsto che i segugi entrino in azione nei prossimi giorni, giusto il tempo di abituarsi al rumore e al trambusto dell' aeroporto della capitale finlandese. Il progetto aveva subìto un rallentamento a causa della difficoltà a trovare dei finanziamenti pubblici.

 

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Alla fine, grazie a dei sostegni privati, soprattutto grazie ad una rete nazionale di cliniche veterinarie e ospedali, l' addestramento è arrivato a conclusione e adesso, visto l' alto numero di finlandesi che stanno facendo ritorno dalle vacanze e le lunghe code che si sono create agli arrivi, l' aeroporto ha deciso di velocizzare l' iter per farsi aiutare dai cani "anti-Covid".

 

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Nei mesi scorsi i risultati scientifici raggiunti in Finlandia hanno suscitato l' entusiasmo e l' ottimismo delle altre équipe mediche che, in tutta Europa, stanno conducendo studi paralleli sulle medesime applicazioni in campo sanitario dell' olfatto canino. In particolare, in Gran Bretagna è stato infatti avviato per alcuni cani speciali un training di alcune settimane per fiutare il Coronavirus: ciò permetterà di esaminare 750 passeggeri all' ora e riconoscere asintomatici e presintomatici in 0,5 secondi con una affidabilità pari al 90%.

 

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L' iniziativa è partita grazie alla collaborazione tra i ricercatori del Medical Detection Dogs, la London School of Hygiene and Tropical Medicine (LSHTM) e l' Università di Durham. Presto sarà possibile vederli in azione anche negli scali inglesi. Ancora una volta, i cani in prima linea per aiutare l' uomo, questa volta contro un nemico nascosto e molto più insid

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