francesco nuti

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - IN QUESTA ASSURDA GIORNATA INIZIATA CON LA MORTE DI BERLUSCONI, CI ARRIVA LA NOTIZIA DELLA MORTE DI FRANCESCO NUTI. SFORTUNA NELLA SFORTUNA. DIVENTARE UN MORTO DA PRIMA PAGINA E SCOMPARIRE COME TERZA NOTIZIA DELLA GIORNATA - FU UN PROTAGONISTA FONDAMENTALE DEL CINEMA ITALIANO DEGLI ANNI ’80. AVEVA UN TALENTO VERO PIÙ ADATTO AL CINEMA POPOLARE CHE AL CINEMA DA FESTIVAL… VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

francesco nuti occhiopinocchio

In questa assurda giornata iniziata con la morte di Silvio Berlusconi e proseguita con speciali di tutte le reti che non lasceranno spazio a altro, ci arriva la notizia della morte di Francesco Nuti mentre sono andato a trovare Massimo Ceccherini. Sfortuna nella sfortuna. Diventare un morto da prima pagina e scomparire come terza notizia della giornata. “Ogni volta che c’è un film di Nuti in televisione io comunque io lo guardo”, mi dice Cecche. “Anche in alcuni film suoi orrendi lo riesci a guardare perché lui è più forte del film che ha fatto”. Mi dice Cecche che doveva fare un film in coppia col Nuti, “I fratelli Billy”, quando scivolò solo in casa e si fece davvero male

francesco nuti occhiopinocchio

 

Nuti fu un protagonista fondamentale del cinema italiani degli anni ’80. Vinse anche ben due David di Donatello per “Io, Chiara e lo Scuro”, quando era ancora diretto da Maurizio Ponzi, e per “Casablanca, Casablanca”, primo film diretto da lui. Dopo l’incontro con i Giancattivi, cioè con Athina Cenci e Alessandro Benvenuti, che lo diresse anche nel loro film di esordio, “Ad ovest di Paperino” del 1981, Nuti si staccò dal gruppo e iniziò a fare cinema da solo molto aiutato da Maurizio Ponzi, sofisticato critico militante ai tempi di “Cinema e Film”, rivista legata ai Cahiers du Cinéma, Fu Ponzi a impostarlo, prendendo le distanze da una vaga somiglianza con Benigni, e a dirigerlo nel suo vero primo film da protagonista, “Madonna che silenzio c’è stasera”, che venne presentato al Festival di Venezia per volere di Gianluigi Rondi.

francesco nuti ornella muti

 

Ricordo che vidi il film lì, a Venezia, con pochi critici in sala del tutto indifferenti, e capii che Nuti aveva un talento vero più adatto al cinema popolare che al cinema da festival. Il vero successo gli arrivò con “Io, Chiara e lo Scuro”, ancora diretto da Ponzi con Giuliana De Sio e un vero campione di biliardo, Marcello Lotti, al quale seguì “Son contento”, per il quale venne candidato come miglior attore ai David nel 1984. Con “Casablanca, Casablanca” diventò regista dei suoi film, che furono quasi tutti grandi successi di cassetta.

giovanni veronesi francesco nuti

 

Non si capisce bene perché si lasciò con Ponzi, ma certo ebbe ancora più successo nei film che si diresse da solo, aiutato da sceneggiatori come Vincenzo Cerami, Ugo Chiti e un giovane Giovanni Veronesi, che si forma sui suoi set. I suoi tanti fan, tutti ragazzi che son cresciuti con lui, adorano e sanno quasi a memoria film come “Caruso Paskoski di padre polacco”, “Stregati”, “Willy Signori e vengo da lontano”, “Tutta colpa del Paradiso”, “Stregati”, che gli costruirono una carriera di serie A in produzione dei Cecchi Gori, assieme a partner del calibro di Ornella Muti, Francesca Neri, Giuliana De Sio, Isabella Ferrari, Clarissa Burt, che ne fecero una star a livello di Verdone, Troisi e Benigni.  “OcchioPinocchio” fu il suo vero disastro.

francesco nuti son contento

 

Troppo costoso, pensato per fare un grande film internazionale girato in Texas, allungato per gli scontri continui con Chiara Caselli, venne interrotto dai Cecchi Gori a metà lavorazione, ripreso con molti meno soldi, e non incassò quanto si pensava. Si disse che Nuti era andato fuori di testa, che non era più attendibile, che beveva. Abbandonato dai Cecchi Gori, diresse altri film, ma non ritrovò la vena di commedia leggera e sentimentale che il pubblico aveva amato. Diresse ancora “Il signor Quindici Palle”, “Io amo Andrea”, “Caruso, zero in condotta”, tutti film di lavorazione difficile.

benvenuti francesco nuti

 

Ricordo una conferenza stampa terribile dove si presentò completamente ubriaco e disse che non aveva paura dei giornalisti, ma solo del vino. Il suo fu un tragitto in discesa che ne fece uscire tutta la fragilità. Ma vogliamo ricordarlo con affetto. Lui i suoi film, le sue storie d'amore, i suoi caratteristi, come Novello Novelli. Con lo stesso affetto che aveva dato al suo pubblico nei suoi film più riusciti. 

 

GINEVRA NUTI FRANCESCO NUTI francesco nuti ornella muti stregati ornella muti francesco nuti stregati VERDONE Con Francesco e MassimoBIG novello novelli francesco nutigiancattivi alessandro benvenuti athina cenci francesco nutigiancattivi alessandro benvenuti athina cenci francesco nutifrancesco nutifrancesco nutifrancesco nuti son contento chiara caselli e francesco nuti occhiopinocchiofrancesco nuti occhiopinocchio

 

giancattivi alessandro benvenuti athina cenci francesco nutichiara caselli francesco nuti occhiopinocchio giancattivi alessandro benvenuti athina cenci francesco nuti

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO