I LAVORATORI PIÙ RICHIESTI DEL 2022? MAGAZZINIERI, CAMERIERI, ELETTRICISTI E MECCANICI, MA ANCHE I LAVORI “NUOVI” COME PROGRAMMATORI DI SOFTWARE, INGEGNERI DI ROBOTICA E PRIVATE BANKERS – NEL TERZO TRIMESTRE DEL 2021 SONO CRESCIUTI GLI OCCUPATI DI 505MILA UNITÀ RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2020 E OLTRE TRE MILIONI DI ITALIANI HANNO FIRMATO UN CONTRATTO A TERMINE...
Claudia Osmetti per “Libero quotidiano”
Anno nuovo, vita nuova. Meglio: lavoro nuovo. Ché il mercato è in ripresa e ce l'ha detto pure il Cnel (il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro); il peggio della pandemia (cioè il lockdown) dovremmo essercelo lasciato alle spalle e da domani cambia la musi ca. Sì, è vero: il 31 dicembre è una data particolare, a metà tra i bilanci di quel che è stato e i desideri di quel che sarà.
Partiamo dai fatti, che da quelli non si scappa: ci stiamo rimettendo in sella. Nel terzo trimestre del 2021 son cresciuti gli occupati (di 505mila unità rispetto allo stesso periodo di dodici mesi fa), abbiamo lavorato il 4% di ore in più e oltre tre milioni di italiani han firmato un contratto a termine. Può non essere molto ma, se la contropartita è la disoccupazione dilagante, è già qualcosa.
Il problema, semmai, è l'emergenza sanitaria che fa oscillare non solo le curve dei contagi ma pure quelle dell'attività economica. Il turnover più o meno forzato, la manodopera che manca (prendi Milano: non si trova un calzolaio manco a pagarlo a peso d'oro), il costo dell'energia che è una spada di Damocle pendente sulla testa dei nostri imprenditori. Teniamo conto di tutto e poniamoci la fatidica domanda: quali saranno le mansioni più richieste nel 2022?
Ovvio, la palla di cristallo non ce l'ha nessuno, nemmeno noi. E se c'è una cosa che ci ha insegnato il coronavirus, è che il futuro lo puoi predire fino a un certo punto. Jobtech, la prima agenzia digitale italiana per il lavoro, però, ci ha provato e, analizzando gli annunci che quotidianamente le arrivano, ha stilato una breve lista degli impieghi che ci attendono una volta passata la sbornia per il (sacrosanto) brindisi di questa sera.
Tanto per cominciare servono magazzinieri (gli esperti li chiamano "pickers", ché oramai l'inglese va per la maggiore) in tutti quei punti vendita che oramai puntano solo sullo shopping online (ancora, in gergo tecnico si dice "dark store").
LA LOGISTICA
Si tratta di un fenomeno in enorme crescita, sottolineano alla Jobtech, e di posti disponibili ce ne sarebbero già migliaia in tutto il Paese. Aaaa cercasi dipendenti nella filiera dei micro centri di distribuzione, magari di quartiere, per gestire e preparare gli ordini in arrivo. Poi è il turno dei responsabili della logistica: il concetto è sempre quello, gli acquisti digitali si moltiplicano e le merci si spostano con più facilità.
A noi sembra una bazzecola, con la carta di credito e una connessione veloce compriamo qualsiasi cosa, ma dietro c'è il lavoro (sempre in crescita) dei corrieri e dei loro supervisori. La riapertura dei ristoranti (zona arancione permettendo) ha fatto innalzare pure il fabbisogno dei camerieri: barman, chef, pizzaioli. C'è bisogno di chiunque sappia mettere (letteralmente) le mani in pasta.
E guai a pensare che l'era dei call-center sia finita, nossignori: gli operatori da remoto, specie adesso che lo smart-working rischia di tornare preponderante, hanno ancora numerose opportunità di contratto, così come i contabili che, da gennaio in avanti, saranno sempre più strategici nel definire quella svolta ecologica che molte aziende dovranno rincorrere per forza. Jobtech la finisce qui, tuttavia, a spulciare i siti dedicati e le richieste che già fioccano, ci sono altre disponibilità che è meglio tenere sottocchio.
Chiaro, la tecnologia la fa da padrone e chi sa smanettare su un computer, al giorno d'oggi, ha la strada spianata: si cercano analisti di dati e programmatori di software, ingegneri di robotica e persino privare bankers. Ché tutto, ma proprio tutto, persino il conto corrente, adesso passa attraverso lo schermo di un pc. Il mondo della finanza, non a caso, stima che entro il 2023 questo sarà uno dei profili maggiormente richiesti. E mica solo nello Stivale, nell'intero pianeta.
GLI SPECIALISTI
Infine attenzione, tornano di gran moda anche i lavori tradizionali. Per uno specialista del rischio (altro lavoro altamente ricercato), c'è bisogno di due idraulici, elettricisti e meccanici. Gli operai specializzati era già dura trovarli nel 2021, con il paradosso (noi di Libero l'abbiamo scritto più volte) di molte aziende, da Nord a Sud, che son rimaste a corto di curriculum da vagliare anche nei mesi passati.
Il mercato del lavoro cambia perchè cambiano i tempi, ed è inutile girarci attorno. Ma c'è sempre necessità di artigiani preparati e professionisti aggiornati. E, alla fine, il segreto sta tutto lì: nella formazione che fa la differenza e nella voglia di rimboccarsi le maniche.