clizia de rossi roberto vannacci

“NELLA CASERMA DI VANNACCI OBBLIGAVANO LE NUOVE LEVE AD ANDARE CON UNA TRANS” - CLIZIA DE ROSSI, ATTIVISTA TRANSESSUALE ED EX FIDANZATA DI UN COLLEGA DEL GENERALE, RIVELA: "I GIOVANI MALCAPITATI ANDAVANO CON RAGAZZE SFRUTTATE PER STRADA" - "I SOLDATI VENIVANO TUTTE LE SETTIMANE ALLA FAMOSA DISCOTECA FRIENDLY 'MAMAMIA' DI TORRE DEL LAGO (LUCCA, NDR) A CERCARE QUELLA TRASGRESSIONE CHE DI GIORNO DOVEVANO SOFFOCARE" - QUANDO VANNACCI CI PROVO' CON UNA TRANS E POI SI ACCORSE CHE...

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Estratto dell’articolo di Gennaro Marco Duello per www.fanpage.it

 

clizia de rossi 16

Clizia de Rossi, donna transessuale, attivista per i diritti civili, esperta dantista, ospite fissa de La Zanzara e in odore di entrare molto presto nel cast di un reality show (su di lei si dice sia divisa tra un'offerta per L'Isola dei Famosi e una per Ballando con le stelle) ha attaccato il Generale Vannacci, in riferimento alle sue ultime dichiarazioni sugli "amori transessuali".

 

L'attivista è stata contattata da Mowmag perché ex fidanzata di un militare "collega di Vannacci": "È ancora suo amico e conosco il rituale di quella caserma: ‘iniziare' le nuove leve obbligandoli ad amplessi con ragazze trans sfruttate". 

 

Clizia de Rossi ha raccontato al magazine di avere avuto una relazione “proprio con un collega di Vannacci, di cui tutt’oggi sono grande amica e che ancora è in carica in quella Brigata”. Le parole di Clizia de Rossi sono destinate certamente a far discutere perché tirano in ballo uno degli uomini più corteggiati in questo momento della politica:

ROBERTO VANNACCI A UN GIORNO DA PECORA

 

Non si fa menzione delle tante pratiche ‘maschie’ in voga fra i suoi sottoposti, come quella ad esempio di ‘iniziare’ le nuove leve tramite un rituale di benvenuto che consisteva nell’obbligare i giovani malcapitati ad amplessi sessuali con ragazze trans sfruttate nella tratta stradale di Migliarino.

 

L'attivista transessuale aveva già raccontato in un altro magazine, AM Network, che i soldati della Folgore erano molto attivi nella vita notturna della Versilia, frequentando una discoteca molto famosa nell'ambiente proprio perché "LGBT friendly": "Venivano tutte le settimane da soli o in gruppo alla famosa discoteca friendly “Mamamia” di Torre del Lago a cercare con bramosia quella trasgressione e quella libertà che di giorno, in contesti professionali e familiari, dovevano ipocritamente soffocare". 

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