cardinale versaldi

MA TU GUARDA LA “DIVINA PROVVIDENZA” - NELLE INTERCETTAZIONI SUL CRAC DELLA CASA DI CURA, SI SENTE IL CARDINAL VERSALDI CHIEDERE A GIUSEPPE PROFITI DI NASCONDERE AL PAPA CHE 30 MILIONI DELL’OSPEDALE BAMBIN GESÙ ERANO STATI USATI PER L’ACQUISIZIONE DELL’IDI

CARDINALE GIUSEPPE VERSALDI jpegCARDINALE GIUSEPPE VERSALDI jpeg

(ANSA) - Tacere al Papa che una somma di 30 milioni dell'ospedale Bambino Gesù proveniente da fondi pubblici italiani sarebbe stata utilizzare per l'acquisizione dell'Idi. Lo suggerisce il card. Giuseppe Versaldi, ora prefetto dell'Educazione Cattolica, in una conversazione telefonica con il manager Giuseppe Profiti intercettata nell'ambito dell' inchiesta sul crac Divina Provvidenza.

 

Nella conversazione del 26 febbraio 2014, Versaldi, delegato pontificio per la Congregazione dei Figli dell'Immacolata e allora anche presidente della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede, e Profiti, presidente del Bambino Gesù e commissario straordinario della Provincia italiana dei Figli dell'Immacolata, proprietaria dell'Idi, affermano:

CARDINALE GIUSEPPE VERSALDI jpegCARDINALE GIUSEPPE VERSALDI jpeg

 

Profiti: "Pronto! Ciao don Giuseppe!" .

Versaldi: "Ciao. Senti. Ci riceve stasera alle diciannove il Papa".

Profiti: "Ma chi ci?".

Versaldi: "Il Papa".

Profiti: "Aaah! O mio Dio!".

Versaldi: "Tu puoi?". P

rofiti: "Io certo! E ci mancherebbe!".

Versaldi: "Bene. Ci troviamo...sì".

Profiti: "Eh! Cosa devo...".

Versaldi: "Passi...".

Profiti:"...dire? Fare? Portare?".

 

Versaldi: "No. Ma poi introduco io come delegato. E poi tu dici le cose che hai detto ieri sera".

Profiti: "Ah! Cos'è che dovevo saltare? Che me ne sto andando in paranoia?".

Versaldi: "Ma diceva...no! Mi pareva...mi pare no?".

GIUSEPPE versaldi e BENEDETTO XVI GIUSEPPE versaldi e BENEDETTO XVI

Profiti: "Ah!".

Versaldi: "ehm...ehm...devi tacere che questi trenta milioni ...".

Profiti: "Sì. Sì. Sì. Sull'intervento, sì.".

Versaldi: "Sono stati dati per l'I.d.i. E dire semplicemente che, come ogni anno, oltre ai cinquanta sono stati dati trenta per il Bambino Gesù, senza...ah... ah...una..."

Profiti: "Vincolo di destinazione".

Versaldi: "...una...una...una destinazione,no?".

Giuseppe VersaldiGiuseppe Versaldi

Profiti: "Ho capito. Ho capito".

 

Versaldi: "Eh...eh ...".

Profiti: "Sì. Se no bisognerebbe spie...ah! Ecco! Tu dici che è meglio così".

Versaldi: "A meno che Lui sappia, sappia diversamente".

Profiti: ...incomprensibile...

Versaldi: "Possiamo dire così. Poi vediamo".

Profiti: "Sì. Sì. Lo possiamo dire".

Versaldi: "Poi puoi dire che poi è intervenuto il Presidente, sapendo che avevamo queste...ma solo se Lui chiede, no?".

Profiti: "Sì, sì, sì. Se chiede..".

Versaldi: ...incomprensibile...

Profiti: "Beh! In fondo è stato un caldeggiamento, di quello di salvare l'I.d.i, insomma". Versaldi: "Eh!".

Profiti: "Posso saltare i dettagli tecnici ecco! Del colloquio col Presidente".

Versaldi: "Ecco! Sì! Va bene. Puoi dire che tu...il Presidente per salvare...".

giuseppe profitigiuseppe profiti

Profiti: "Se te lo chiede però".

Versaldi: "Sì".

 

Nella conversazione, secondo gli inquirenti, si parla del tema da affrontare al cospetto di Papa Francesco che è la destinazione di un fondo di 30 milioni di euro (oltre ad altri 50) in favore dell'Idi, Istituto dermopatico dell'Immacolata, anziché dell'Ospedale Bambino Gesù, del cui Consiglio di amministrazione Profiti era all'epoca presidente.

 

PROFITIPROFITI

I 30 milioni sarebbero stati assegnati al Bambino Gesù dalla legge di stabilità ma verrebbero utilizzati, sempre secondo gli inquirenti, nelle intenzioni di Versaldi e Profiti per un'altra struttura sanitaria, cioè appunto l'Idi, peraltro in Amministrazione Straordinaria e al centro essa stessa di un'altra indagine giudiziaria.

 

Lo scopo sarebbe stato quello di far riacquisire l'Idi, prima di proprietà della provincia italiana dei Figli dell'Immacolata, alla Congregazione religiosa generale, utilizzando per questo fondi provenienti dallo stato italiano. Per la procura di Trani tali risultanze dell'inchiesta sono rilevanti per comprendere il modus operandi utilizzato nel caso dell'Idi che troverebbe un parallelo anche per quanto accertato a proposito della bancarotta delle case di cura pugliesi della Divina Provvidenza, anche qui con Profiti nel presunto ruolo di trait d'union. Nell'inchiesta della procura di Trani, che finora ha portato a dieci misure cautelari tra cui la richiesta di arresto per il senatore Ncd, Antonio Azzollini, il cardinale Versaldi non sarebbe comunque indagato.

CASA DIVINA PROVVIDENZA jpegCASA DIVINA PROVVIDENZA jpegCASA DIVINA PROVVIDENZA jpegCASA DIVINA PROVVIDENZA jpegCASA DIVINA PROVVIDENZA CASA DIVINA PROVVIDENZA CRAC DELLA CASA DIVINA PROVVIDENZA CRAC DELLA CASA DIVINA PROVVIDENZA

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)