don contin cavazzana belen

ALLE ORGE DI DON CONTIN ANCHE IL PRETE FIGACCIONE, OVVERO IL CONFESSORE DI BELEN RODRIGUEZ CHE SI RIFIUTÒ DI CELEBRARE IL MATRIMONIO: ''TROPPO MEDIATICO''. MA INTANTO SCOPAVA COME UN PAZZO! - MA DON CONTIN HA APPENA INIZIATO A VUOTARE IL SACCO: ''FILMAVO LE AMMUCCHIATE. CON UNA DELLE MIE 5 AMANTI FACEVO PARTECIPARE ALTRI UOMINI, PURE DI COLORE'' (MARIO BREGA AIUTACI TU)

 

VIDEO - MARIO BREGA A CARLO VERDONE: ''PURE CO' LE NEGRE''

 

 

 

1. E ROVOLON DIFENDE L’ALTRO PRETE: «LO PERDONIAMO, NON È UN PEDOFILO»

Alessandro Macciò per Corriere Veneto – Corriere della sera

 

don cavazzanadon cavazzana

Dalla cima del campanile pendono le luminarie natalizie, sul sagrato c’è un bel presepe con le statue in legno. A Carbonara di Rovolon, frazione di casette sparse all’ombra dei Colli Euganei, sembra quasi che il tempo si sia fermato. E non è soltanto un’impressione, dato che la chiesa è orfana del parroco: dopo aver confermato di aver partecipato alle orge di don Andrea Contin, don Roberto Cavazzana (il cui caso è esploso anche sui social, ndr) ha lasciato la canonica e la scuola media di Bastia di Rovolon (dove insegna religione) senza dire nulla.

 

C’è chi dice che sia dai genitori nella zona di Torreglia, dove il fratello gestisce un ristorante, ma nessuno sa niente di preciso. In compenso, i paesani lo difendono a spada tratta: «La sua confessione è già una scusa - dice una mamma con il passeggino -. Non si parla di pedofilia né di rapporti gay, per cui siamo tranquilli. Bisogna distinguere l’uomo dal sacerdote, e don Roberto è un prete in gamba: speriamo che torni presto, siamo pronti a mettere la firma e a perdonarlo». «Don Roberto – aggiunge Maria Elena Sinigaglia, sindaco di Rovolon – ha ben operato e i cittadini hanno sempre manifestato soddisfazione e affetto nei suoi confronti».

 

don andrea contin e don cavazzanadon andrea contin e don cavazzana

Quarantenne, belloccio ed elegante, don Roberto (che in passato aveva seguito alcuni giocatori del Padova in qualità di padre spirituale e si era rifiutato di sposare Belen Rodriguez , giudicando il suo matrimonio con l’ex ballerino di Amici Stefano De Martino troppo glamour) era costantemente sommerso dagli inviti a pranzo e a cena.

 

L’aumento del pubblico femminile in chiesa aveva suscitato qualche battuta, ma don Roberto stava al gioco e cercava di sottrarsi alle situazioni equivoche: quando ospitò gli scout in canonica per una notte, ad esempio, il parroco andò a dormire dai genitori proprio per evitare maldicenze.

 

don andrea   contindon andrea contin

Donne a parte, don Roberto ha saputo riavvicinare i giovani e rivitalizzare la parrocchia, tanto che le prediche domenicali richiamano fedeli da tutto il circondario e anche da Rovigo: «Io andavo in chiesa solo a Natale, ora ci vado molto più spesso – conferma Beniamino -. Don Roberto era sempre pieno di impegni, la notizia ci stupisce anche per questo: se ciò che ha confessato è vero, non si capisce dove trovasse il tempo per farlo».

 

In pochi anni don Roberto ha restaurato la chiesa, ha organizzato gite e campi scuola, ha trovato i soldi per il campo di beach volley e ha anche ripristinato antiche tradizioni come il palio delle contrade e la benedizione delle cantine. Tra gli eventi benedetti da don Roberto c’è anche il raduno dei motociclisti: il ricavato della prima edizione venne devoluto a Casetta Michelino, la residenza per anziani fondata a Padova da don Contin. Il motivo? Don Roberto conosceva don Contin dai tempi del seminario e voleva sostenere la sua iniziativa, ritenuta meritoria.

DON ANDREA CONTINDON ANDREA CONTIN

 

 

2. LA CONFESSIONE DI DON ANDREA: «HO FATTO LE ORGE CON 5 DONNE»

Nicola Munaro per Corriere Veneto – il Corriere della Sera

 

Sono le 11.17 del 21 dicembre. Mancano quattro giorni a Natale e lo tsunami che si sta per abbattere sulla parrocchia di San Lazzaro (zona commerciale di Padova Est) è ancora una lieve brezza. Lo scandalo esploderà poche ore dopo quando sarà sulla bocca dei più che don Andrea Contin, parroco amato e seguito di quella comunità, è stato perquisito e messo sotto indagine per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione dopo la denuncia di una parrocchiana di 49 anni.

 

Ma ancora nessuno sa nulla. In quei minuti però, nella caserma dei carabinieri di Padova principale, don Andrea Contin si siede davanti al maresciallo Alberto di Cunzolo, pronto a vuotare il sacco dopo la perquisizione in canonica. L’italiano è quello ingessato di un verbale dei carabinieri. Le parole sono però quelle di un sacerdote, che ammette il sesso e le orge. Ammette tutto. «Dichiaro di aver conosciuto in parrocchia alcune donne». Sono cinque, don Andrea fa i nomi (che non sono indagate e non hanno commesso alcun reato).

LA PARROCCHIA DI SAN LAZZARO DI PADOVA DI DON ANDREA CONTINLA PARROCCHIA DI SAN LAZZARO DI PADOVA DI DON ANDREA CONTIN

 

Una di loro, quella che il parroco cita più spesso, è la sua preferita. La donna che però l’ha denunciato ai carabinieri il 6 dicembre, dando la stura all’intera indagine. «Con le stesse - continua il verbale - dopo una lunga conoscenza ho avuto una relazione sentimentale sfociata in rapporti sessuali. Questi si consumavano solitamente in canonica anche con la partecipazione di altri uomini, anche di colore », ma questo solo, spiega il prete, quando al centro delle orge c’era la sua preferita.

 

don cavazzana giovanedon cavazzana giovane

 I due si erano conosciuti nel 2010, ne era nata una storia intensa e passionale. Nella denuncia lei dice che don Andrea le avrebbe anche chiesto un figlio. Qualcosa poi s’è rotto e di fronte alle richieste di sesso estremo avanzate dal parroco (che due giorni dopo l’interrogatorio lascerà la comunità per ritirarsi prima in Croazia e ora in una casa protetta a Trento), lei aveva troncato il rapporto. Stanca anche delle botte.

 

Il racconto di don Contin continua. «A volte filmavo questi incontri sessuali, ma mai all’insaputa» della sua compagna. Filmati contenuti in chiavette Usb consegnate ai carabinieri e ora in mano all’ingegner Nicola Chemello che, per conto della procura, dovrà visionarle e farle diventare perno di un rapporto. «Non ho mai venduto e fatto vendere a terze persone quanto registrato. Non ho restituito i filmati (alla quarantanovenne, ndr) nonostante lei me li avesse chiesti più volte, perché avevo paura».

 

don cavazzana giovane  don cavazzana giovane

Gli ultimi passaggi il don, accusato dall’ex amante anche di pagare transessuali, li dedica alle sue gite fuoriporta. Giornate passate con la sua preferita e con un’altra donna protagonista di quelle gesta erotiche. «Siamo andati a Trissino (Vicenza) in un ristorante di cui non ricordo il nome, ma lì non abbiamo fatto sesso, solo all’interno di una delle stanze ivi gestite, abbiamo consumato rapporti sessuali». Ma è sempre la quarantanovenne la preferita. Con lei si regala una vacanza a Cape D’Agde, in Linguadoca, Francia, «dove c’è un villaggio di naturisti. All’interno di esso abbiamo avuto rapporti sessuali».

 

DON ANDREA CONTINDON ANDREA CONTIN

La resa, prima della firma, nelle ultime tre righe del verbale: «Consegno un paio di stivali bianchi da donna, materiale sessuale, sexy toys e video con all’interno dei filmati hard» girati con la «sua» donna. Poi, un moto d’orgoglio, forse l’ultimo tentativo di scacciare la tormenta. «Non ho mai avuto rapporti sessuali violenti ». Finisce tutto verso mezzogiorno. Da quel momento, nulla nella chiesa di Padova sarà più come prima.

DON ANDREA CONTINDON ANDREA CONTIN

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…