TRA-PIANTATELA - UN NEUROCHIRUGO ITALIANO PREPARA IL PRIMO TRAPIANTO DI TESTA UMANA. E HA TROVATO UN VOLONTARIO: UN RAGAZZO RUSSO CON MALATTIA DEGENERATIVA - I SUOI COLLEGHI: “È PAZZO”. MA QUEST’ESTATE PRESENTA L’OPERAZIONE IN AMERICA
Arianna Galati per http://scienzaesalute.blogosfere.it/
TRAPIANTO DI TESTA, IL PARERE DELL'ESPERTO: "POTREBBE ESSERE PEGGIO DELLA MORTE"
Un ragazzo russo di 30 anni si è detto disponibile a fare da cavia per il primo trapianto di testa del chirurgo torinese Sergio Canavero. Il parere di
valery spiridonov volontario per trapianto di testa
La notizia che il primo trapianto di testa umana al mondo potrebbe essere presto realtà (o quantomeno, un tentativo in fieri) ha tenuto banco in questi ultimi giorni nel mondo della scienza, con esperti e medici impegnati a discutere sulla grandiosità più o meno opportuna dell'operazione.
Tra le voci contrarie, e non per motivi scientifici o di ricerca, si è stagliata quella del dottor Hunt Batjer, il presidente dell'American Association for Neurological Surgeons: il medico statunitense, intervistato per un parere da Christopher Hootan del giornale inglese The Independent, si è detto sconvolto dall'idea per le implicazioni psicologiche e fisiche che questo trapianto di testa potrebbe comportare.
Non lo auguro a nessuno. Non permetterei a nessuno di farlo a me. Potrebbe essere peggio della morte.
Il punto espresso dal dottor Batjer e investigato dal giornalista Hootan è proprio quello del "pensiero": cosa succederà nel cervello di Spiridonov in caso il trapianto riesca perfettamente? Il dubbio è naturale, potente e anche impegnativo, perché effettivamente non possiamo sapere nel dettaglio come potrebbe reagire la mente del giovane scienziato russo dopo il trapianto di testa.
Letteralmente, non abbiamo idea di cosa potrebbe fare questo alla mente di Spiridonov. Non c'è modo di sapere che cosa il trapianto farà alla psiche di Spiridonov, con tutte le nuove connessioni e chimica estranea con cui la testa e il cervello dovranno subitaneamente dare i conti. Potrebbe essere un livello di insania mai sperimentato finora.
L'impressione degli esperti è che si stia pestando molto il piede sulla spettacolarità dell'operazione più che sulle reali conseguenze sulla "cavia".
TRAPIANTO DI TESTA: MALATO TERMINALE SI OFFRE PER IL PRIMO INTERVENTO
Il primo trapianto di testa umana su un altro corpo sarà presto realtà? Sergio Canavero, un chirurgo di Torino, si sta battendo da tempo perché questo avvenga e potrebbe aver trovato un "donatore" volontario per effettuare il primo intervento.
sergio canavero trapianto di testa
Si tratta di Valery Spiridonov, uno scienziato informatico di 30 anni di origine russa che soffre di una malattia degenerativa, l'atrofia muscolare spinale (o malattia di Werdnig-Hoffmann) che lo ha costretto sulla sedia a rotelle sin dall'età di un anno, impedendogli una vita normale dal punto di vista motorio. Dato il peggioramento progressivo delle sue condizioni muscolari, Valery Spiridonov ha contattato il dottor Canavero via Skype per iniziare a prendere accordi sulla possibilità di intervento.
Il giovane russo ha dichiarato al Daily Mail che la sua scelta è irremovibile:
La mia decisione è definitiva e non ho intenzione di cambiare idea. Ho paura? Certo che sì. Ma non è solo molto spaventoso, è anche molto interessante.
valery spiridonov volontario per trapianto di testa
Con una condizione come quella di Valery Spiridonov, fortemente degenerativa e invalidante con il blocco completo delle funzionalità muscolari, quella del trapianto di testa su un corpo sano potrebbe essere l'unica soluzione:
Bisogna capire che non ho molta scelta. Se non provo questa possibilità, il mio destino sarà molto triste. Ogni anno il mio stato peggiora. Non lo faccio perché non abbia una vita, ma perché credo che la scienza venga sviluppata da coloro che sono pronti a prendersi dei rischi e si dedicano a questo.
sergio canavero trapianto di testa
Si tratterà di un evento unico al mondo dopo i primi tentativi di trapianto di testa effettuati sulle scimmie circa 45 anni fa; la procedura, denominata dal dottor Sergio Canavero HEAVEN (acronimo di head anastomosis venture), costerà attorno ai 7.5 milioni di sterline e potrà essere condotta soltanto in uno dei luoghi più specializzati al mondo, con un team di circa 150 persone che dovranno supportare il neurochirurgo durante l'operazione.
Nonostante le difficoltà a reperire fondi per il primo trapianto di testa, il dottor Canavero sembra comunque ottimista: un volontario che risponda ai requisiti, per ora, ci sarebbe.