patrisse cullors e alicia garza e melina abdulah, leader di blm copia

HA PRESO TUTTI PER IL CULLORS - SECONDO IL "NEW YORK MAGAZINE", LA FONDAZIONE "BLACK LIVES MATTER" AVREBBE UTILIZZATO 6 MILIONI DEI DOLLARI RACCOLTI CON LE DONAZIONI PER COMPRARE UNA MEGA VILLA DA 2.000 METRI QUADRI NEL SUD DELLA CALIFORNIA - L'ACQUISTO SAREBBE STATO PERFEZIONATO ATTRAVERSO UNA SOCIETA' INTESTATA ALLA CO-FONDATRICE DELL'ORGANIZZAZIONE PATRISSE CULLORS E ALLA MOGLIE...

Dagotraduzione dal Daily Mail

 

Patrisse Cullors e Alicia Garza e Melina Abdulah, leader di BLM

Secondo i rapporti pubblicati, i leader dell'organizzazione Black Lives Matters avrebbero speso 6 milioni dei dollari donati al gruppo di attivisti per acquistare una villa di 2.000 metri quadrati nel sud della California.

 

La notizia dell'acquisto, perfezionato nel 2020, è stata lanciata dal New York Magazine lunedì. L'organizzazione sperava di mantenere segreta l'esistenza della casa, nonostante tre delle sue ex leader si fossero filmate in una serie di video mentre cenavano e bevevano champagne fuori dalla tenuta la scorsa primavera.

 

Patrisse Cullors

Non è chiaro esattamente dove si trovi l'opulenta proprietà, ma secondo il New York Magazine vanta più di mezza dozzina di camere da letto e bagni, camini multipli, un palcoscenico, una piscina e bungalow e un parcheggio per più di 20 auto.

 

La notizia arriva mentre la fondazione è sotto indagine dei federali per un presunto uso improprio dei fondi donati e dopo che la co-fondatrice, Patrisse Cullors, è stata costretta a dimettersi a maggio dell’anno scorso accusata di aver speso milioni di dollari per una sfilza di case sontuose.

 

Alicia Garzia Melina Abdulah

Secondo quanto riferito, documenti e comunicazioni interne rivelano che la proprietà di lusso è stata gestita in modi che «offuscano i confini» tra l'uso di beneficenza e quelli a beneficio di alcuni dei leader dell'organizzazione, tra cui Cullors. La donna a giugno aveva condiviso il video di lei che si godeva un lussuoso brunch fuori dalla tenuta con i colleghi funzionari Alicia Garza e Melina Abdullah, che da allora hanno entrambe lasciato l'organizzazione.

 

Patrisse Cullors 2

La tenuta di sette camere da letto è stata acquistata da un uomo di nome Dyane Pascall due settimane dopo che BLM ha ricevuto 66,5 milioni di dollari dal suo sponsor fiscale nell'ottobre 2020.

 

Pascall è il manager finanziario della "Janaya e Patrisse Consulting", una LLC gestita da Cullors e da sua moglie, Janaya Khan, secondo quanto riportato dal New York Magazine. Una settimana dopo l'acquisto, la proprietà è stata trasferita a una LLC nel Delaware, in modo che il nome del proprietario non venisse divulgato.

 

Non è ancora chiaro quale scopo dovesse avere la villa, soprannominata "Campus", per gli scopi della fondazione. Quello che si sa, però, è che la proprietà è stata acquistata per poco meno di 6 milioni di dollari in contanti nell'ottobre 2020, con denaro che era stato donato al gruppo.  

Proteste dei BLM 2Proteste dei BLM

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...