chapo guzman

IL NARCO-RE ALLA SBARRA - A NEW YORK PONTI CHIUSI, UN BUNKER E DODICI GIURATI SENZA VOLTO PER IL PROCESSO BLINDATISSIMO AL “CHAPO” GUZMAN - ALLA LEGGE AMERICANA INTERESSA SCOVARE IL TESORO DA 14 MILIARDI DI DOLLARI E DIMOSTRARE COME IL CAPO DEL CARTELLO DI SINALOA SIA STATO DAVVERO IL NEMICO PUBBLICO NUMERO UNO - MA C’E’ CHI IPOTIZZA CHE DIETRO “EL CHAPO” CI SIA UN SECONDO LIVELLO...

Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

È un processo «speciale» che potrebbe diventare uno show e riservare sorprese.

ARRESTO DI CHAPO GUZMAN

Perché alla sbarra c'è un re del crimine: Joaquín Guzmán, detto El Chapo, presunto capo del cartello messicano di Sinaloa. Nel tribunale di Brooklyn è iniziata la selezione dei giurati, una scelta complessa visto che l' imputato è come il Diavolo. Il leader di un'organizzazione ramificata ben oltre i confini del Messico e ancora potente, è stato rinchiuso da mesi, in totale isolamento, nel Metropolitan Correctional Center di Manhattan, noto come Lit-tle Guantanamo, prigione di massima sicurezza.

 

LA CORTE DOVE SI SVOLGERA IL PROCESSO AL CHAPO GUZMAN

Il criminale si è lamentato delle condizioni severe della cella, della luce che gli impedisce di dormire, del calo della vista, dei contatti impossibili con la moglie, la ex reginetta Emma Coronel. Le battaglie dei suoi legali non hanno impietosito gli americani. E come potrebbero davanti allo scempio compiuto dal boss e dai suoi uomini. Le autorità lo hanno isolato dal mondo per evitare che continui a manovrare ma anche per evitare che qualcuno gli faccia la pelle.

 

Dunque i 12 giurati (oltre ai sei di riserva) saranno schermati dall'anonimato, i testimoni sono sotto tutela. Alcuni criminali, compreso Damaso Lopez, uno dei collaboratori più stretti di Joaquín, ha accettato di deporre. Scelta che ha trasformato in un target. Attentamente esaminati gli accrediti per i media in quanto nei mesi scorsi si è ipotizzato che i cartelli possano infiltrarsi tra i giornalisti o ricattarli costringendoli a diventare complici.

MISURE DI SICUREZZA PER IL PROCESSO AL CHAPO GUZMAN

 

Le autorità, inoltre, hanno mantenuto un grande riserbo sui trasferimenti del prigioniero dal cuore di New York all'aula. Ai problemi di sicurezza si aggiungono quelli logistici. Già in passato il ponte di Brooklyn è stato chiuso per i trasporti dei detenuti. E così è stato anche all'alba di ieri quando hanno portato Guzmán in tribunale. Possibile che decidano di sistemarlo nei sotterranei del tribunale o in un posto comunque vicino.

 

La procura gli contesterà le sue attività di signore del narcotraffico e alcuni omicidi, una piccola parte del massacro che in un decennio ha spazzato via in Messico 200 mila persone.

MISURE DI SICUREZZA PER IL PROCESSO AL CHAPO GUZMAN

Ma alla Legge americana interessa scovare il tesoro da 14 miliardi di dollari e dimostrare come El Chapo sia stato davvero il nemico pubblico numero uno.

 

Il giudice Brian Cogan ha avvisato l'accusa: non dilungatevi troppo sui dettagli macabri degli agguati, perché in questo caso «tronco tutto». Articoli, film, libri e documentari hanno svelato il mondo nero attorno a Joaquín Guzmán. La rete globale di 3500 società, la flotta di 500 aerei confiscati, le decine di semisommergibili impiegati per portare la droga -l' ultimo scovato il 3 novembre in Guatemala - e i tunnel clandestini inventati dagli ingegneri di El Chapo, mandati a studiare anche in Germania.

 

MISURE DI SICUREZZA PER IL PROCESSO AL CHAPO GUZMAN

Prima per beffare i doganieri americani, poi per farlo scappare dal penitenziario. Fuga conclusasi dopo l' incredibile storia dell' intervista a Sean Penn e Kate del Castillo, per la quale El Chapo aveva una passione. E forse, se lo hanno ripreso è anche per questi contatti, insieme a tradimenti e mosse segrete attorno ad un uomo che avrebbe molto da dire. C'è chi ipotizza che Guzmán, oltre a gestire il potere con altri, sia stato solo un esecutore, un burattino. Ma per adesso è il boss dei boss. E chissà che la sua vicenda non fornisca nuove munizioni a Donald Trump nella sua campagna anti-immigrazione.

CHAPO GUZMAN LUCERO GUADALUPEl estradizione del chapo guzman 4el chapo guzmanl estradizione del chapo guzman 2l estradizione del chapo guzman 5

 

Ultimi Dagoreport

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…

fortunato ortombina barbara berlusconi diana bracco giovanni bazoli teatro alla scala

DAGOREPORT - MA CHE È, LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA SCALA SEMBRA ORMAI ESSERE QUELLO DI AVERE UNA "BARCA" DI ALMENO 40 METRI – TRA I GIÀ PRESENTI IN CDA, IL VELIERO DI FRANCESCO MICHELI È LEGGENDARIO, ARREDATO DA QUADRI E DA UN PIANOFORTE A CODA. VACANZE IN BARCA ANCHE PER BAZOLI E MAITE CARPIO CONIUGATA BULGARI - E LE NEW-ENTRY? DIANA BRACCO VELEGGIAVA SU “BEATRICE”, UN'IMBARCAZIONE IN LEGNO DI VALORE STORICO, DA LEI DONATA AL COMUNE DI IMPERIA. BARBARA BERLUSCONI, INVECE, USA IL LUSSUOSO YACHT DI PAPI SILVIO, IL “MORNING GLORY”…

michael czerny kevin joseph farrell bergoglio papa francesco vaticano pietro parolin matteo zuppi

PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15 DICEMBRE SCORSO CON UNA BRONCOPOLMONITE CHE NON GLI DA’ TREGUA: COLPI DI TOSSE, IL CONTINUO RESPIRO SPOSSATO, IN COSTANTE MANCANZA D'OSSIGENO - I MEDICI DELLA SANTA SEDE STANNO CURANDO LA BRONCOPOLMONITE CON DOSI MASSICCE DI CORTISONE. E CORRE VOCE CHE LO VOGLIONO PORTARE AL POLICLINICO GEMELLI PER RIMETTERLO IN PIEDI, MA LUI RIFIUTA (PREFERISCE IL FATEBENEFRATELLI) - I CARDINALI FEDELISSIMI DI FRANCESCO (TRA CUI MICHAEL CZERNY E KEVIN JOSEPH FARRELL) SI DANNO MOLTO DA FARE PER LA SALUTE DI BERGOGLIO. E TE CREDO: NELLA CHIESA VIGE UNO SPOIL SYSTEM RADICALE: IL GIORNO IN CUI IL PONTEFICE VOLA NELLA CASA DEL SIGNORE, TUTTE LE CARICHE DELLA CURIA ROMANA DECADONO…

daniela santanche giorgia meloni

LA “SANTA” NON MOLLA – DI FRONTE AL PRESSING SEMPRE PIÙ INSISTENTE DEI FRATELLI D’ITALIA, COMPRESO IL SUO AMICO LA RUSSA, E ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA OGGI ALLA CAMERA, LA MINISTRA DEL TURISMO RESTA AL SUO POSTO. E OSTENTA SICUREZZA ANCHEGGIANDO CON PULCINELLA A MILANO. IMMAGINI CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA SEDIA I CAMERATI DI FRATELLI D'ITALIA, CHE CHIEDONO LA SUA TESTA ALLA MELONI. EVIDENTEMENTE, LA “PITONESSA” HA DEGLI ASSI NELLA MANICA SCONOSCIUTI AI PIU', CHE LA RENDONO SICURA DI NON POTER ESSERE FATTA FUORI…