NIENTE FIGLI, SIAMO TEDESCHI – LA GERMANIA È DIVENTATA IL PAESE AL MONDO DOVE NASCONO MENO BAMBINI, SORPASSATO PERFINO IL GIAPPONE – PROBLEMI PER L’ECONOMIA, DALLA FORZA LAVORO ALLE PENSIONI. E NEL BREVE L’UNICO RIMEDIO È PIÙ IMMIGRAZIONE

Danilo Taino per “Il Corriere della Sera

 

Per la Germania la scelta è netta: «Più figli oppure più immigrazione». Stephan Sievert, un economista dell’Istituto per la popolazione e lo sviluppo di Berlino, ritiene che, di fronte al crollo delle nascite che è ormai diventato cronico nel Paese, l’alternativa sia questa. E che, nel breve periodo, anche la risposta sia chiara: più immigrazione, dal momento che, anche se la fertilità, bassissima, facesse un balzo improvviso, servirebbero almeno due decenni prima che i nuovi nati raggiungessero l’età da lavoro.

i neonati di sandi ford 9i neonati di sandi ford 9

 

La questione demografica è tra le più discusse dai tedeschi ed è una delle ossessioni di Angela Merkel, che vede nei pochi nati il declino tedesco. Ora, è destinata a fare un ulteriore balzo nel dibattito. Uno studio appena pubblicato ha stabilito che la Germania è il Paese che in assoluto fa meno figli al mondo: fino adesso si sapeva che il record negativo valeva per l’Europa, che il Giappone faceva peggio; ora il sorpasso tedesco è avvenuto.

 

Secondo la società di consulenza Bdo e l’Istituto di economia internazionale di Amburgo (Hwwi), la media di nati ogni anno per mille abitanti è scesa stabilmente a 8,2, contro l’8,4 del Giappone.

 

Fattualmente non cambia molto rispetto ai dati conosciuti: psicologicamente, però, sapere di essere il Paese che più invecchia, che vedrà la maggiore riduzione della popolazione nei prossimi decenni, che avrà grandi problemi di mercato del lavoro è destinato ad avere un effetto rilevante sulla psicologia dei tedeschi.

 

Sarà ancora più difficile che rinuncino a due cardini — criticati da molti, all’estero — della politica dei loro governi: avere un bilancio pubblico solido oggi, in vista di tempi difficili di basse entrate (meno lavoratori) e più spese (aumentano gli anziani); garantire ai risparmiatori tassi d’interesse non troppo bassi e in un ambiente finanziario stabile affinché risparmino per la vecchiaia. È che la demografia conta.

 

i neonati di sandi ford 8i neonati di sandi ford 8

Lo studio congiunto segnala che altri Paesi, in Europa, sono in un trend preoccupante: il Portogallo, con 9 nati per mille abitanti ogni anno, e l’Italia con 9,3. Lontani dalla Gran Bretagna e la Francia, attorno a 12,7. Sievert nota che il tasso di fertilità — cioè il numero di figli per ogni donna — in Germania è di 1,4: per mantenere costante il numero degli abitanti (al netto dei flussi migratori), dovrebbe essere un po’ superiore a due. Sulla base di questa tendenza, la Germania (come tutti i Paesi che fanno pochi figli) è destinata a vedere ridotta drasticamente la popolazione.

 

Di recente, l’immigrazione netta — l’anno scorso 1,2 milioni in entrata, 800 mila in uscita — ha reso la situazione meno drammatica, ma non si può contare sul fatto che i flussi migratori siano sempre elevati e siano accettati da un elettorato tedesco che si restringe e teme di perdere le sue peculiarità.

 

Il ministero degli Interni di Berlino prevede che la popolazione, oggi di 81 milioni, scenderò a 65-70 milioni nel 2060, «un declino tra il 15 e il 21% in 60 anni». Ciò significherà, per dire, che la Gran Bretagna la supererà, non solo per numero di abitanti ma anche come economia: lo studio di Bdo e Hwwi nota che, se le cose vanno avanti così, la Germania perderà la sua capacità di attrarre e cesserà di essere l’economia più potente del Vecchio Continente.

i neonati di sandi ford 6i neonati di sandi ford 6

 

E aggiunge che la popolazione in età da lavoro, cioè tra i 20 e i 65 anni, nel 2030 scenderà al 54% dal 61% di oggi. Il ministero degli Interni calcola che i circa 50 milioni in età da lavoro si ridurranno di 6,3 milioni entro il 2030 anche ipotizzando una crescita dell’immigrazione netta di 200 mila persone l’anno.

 

Le soluzioni, se ci sono, sono di lungo periodo: soprattutto, fare in modo che più donne possano al tempo stesso lavorare e fare figli. Nel breve, l’immigrazione in entrata: spesso più qualificata della media dei lavoratori tedeschi.

neonatineonati

@danilotaino

NEONATI IN CALO NEONATI IN CALO

 

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME