babbo natale conte

NIENTE “LIBERI TUTTI” A NATALE – IL GOVERNO VERSO IL SÌ AGLI SPOSTAMENTI SOLO TRA PICCOLI COMUNI – LE TRE IPOTESI SUL TAVOLO – I RIGORISTI CHIEDONO UNA CHIUSURA DEI RISTORANTI A NATALE. L’ULTIMA PAROLA AL PARLAMENTO SENZA PERÒ FAR PASSARE LA MOZIONE DEL CENTRODESTRA CHE MIRA A SPOSTAMENTI LIBERI NON SOLTANTO A NATALE, MA ANCHE PER IL 26 DICEMBRE E IL 1° GENNAIO 2021 – E’ ALLARME SHOPPING, IERI A ROMA, NAPOLI; MILANO, TORINO, LE STRADE SI SONO RIEMPITE DI GENTE - VIDEO

 

Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per corriere.it

 

GIUSEPPE CONTE E IL REGALO DI NATALE

La deroga per Natale ci sarà, ma molto limitata. La linea rigorista all’interno del governo continua a prevalere e per questo alla fine si pensa di consentire soltanto gli spostamenti tra Comuni più piccoli — massimo 15.000 abitanti — e vicini. Niente «liberi tutti», dunque. Anzi, si torna a discutere se compensare il provvedimento con qualche chiusura, ritornando alla serrata nei giorni di festa anche all’ora di pranzo per i ristoranti. Il dibattito è aperto. Oggi sarà una giornata cruciale con la riunione dei capidelegazione della maggioranza, che potrebbe allargarsi ai capigruppo. E un obiettivo è già fissato: lasciare l’ultima parola al Parlamento senza però far passare la mozione del centrodestra che mira a spostamenti liberi non soltanto a Natale, ma anche per il 26 dicembre e il 1° gennaio 2021.

 

 

 

conte natale 2

Assembramenti

Spaventano i trasferimenti già programmati dagli italiani, che hanno portato a un boom di prenotazioni per treni e aerei il 19 e 20 dicembre, a poche ore dall’entrata in vigore del divieto di spostamento tra le Regioni, anche se gialle. Spaventa la possibilità che gli assembramenti dei giorni festivi facciano risalire la curva epidemiologica. Proprio come accaduto ieri, quando le vie dello shopping di Roma, Napoli, Milano, Torino, Firenze e altre città si sono riempite di gente. E nella strada principale di Verona i vigili hanno imposto il senso unico pedonale.

 

 

 

 

Le tre ipotesi

conte babbo natale ansa 1

Il Dpcm in vigore dal 4 dicembre vieta l’uscita dal Comune il 25 e il 26 dicembre e il 1° gennaio. Sulla spinta di governatori e centrodestra, ma anche dei ministri di Italia viva, il premier Giuseppe Conte si è impegnato ad un allentamento. Sul tavolo rimangono tre possibilità: spostamento tra Comuni confinanti, spostamento verso i Comuni «piccoli» con 15.000 abitanti, spostamento in ambito provinciale. L’ultima ipotesi sembra scartata soprattutto dopo le prese di posizione dei ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza «contrarissimi» a un allentamento delle misure, appoggiati dalla linea fortemente cauta del collega Dario Franceschini. Tutti convinti che «va bene far stare insieme ai parenti gli anziani soli, altra cosa è andare contro lo spirito che ha guidato le nostre scelte sul Dpcm, improntate alla massima cautela».

 

Il Parlamento

natale spostamenti 8

«Al massimo possiamo fare una deroga per i piccoli Comuni — spiega la linea del Pd Francesco Boccia — Una cosa è chiarire se ci possa essere la possibilità di un passaggio fra Spinazzola e Minervino, ad esempio, perché ci sono famiglie sui confini; un’altra è dire “rimuoviamo i confini” così ognuno va dove vuole, perché non ci si può esimere dal festeggiare Natale». Rimane comunque l’intenzione del governo di portare la questione alla Camera o al Senato prima della discussione della mozione del centrodestra, calendarizzata per mercoledì a Palazzo Madama.

 

Si sta decidendo se farlo con un nuovo decreto, una mozione della maggioranza, o un emendamento a uno dei provvedimenti in discussione. «Il Parlamento ovviamente è sovrano - ribadisce Boccia — E se il Parlamento deciderà di rimuovere i limiti fra i confini comunali rendendo tutto aperto, chi lo farà ne risponderà davanti alle persone che invece chiedono rigore e che noi intendiamo garantire». In realtà la strategia riguarda gennaio e se dopo le festività la curva dei contagi ricomincerà a salire non si potrà dire che la colpa è dell’esecutivo.

natale spostamenti

 

I ristoranti

Ecco perché c’è chi nel vertice dei capi delegazione chiederà di valutare anche un provvedimento compensativo: chiusura dei ristoranti a pranzo proprio nei giorni in cui si potrà uscire dal proprio Comune. La misura rischia però di rinfocolare scontri e polemiche, dunque non è escluso che alla fine la proposta del governo sia di eliminare il divieto solo per il giorno di Natale in modo da limitare comunque i trasferimenti da un luogo all’altro.

 

Le Faq sulle multe

Proprio per ribadire la linea del rigore ieri sul sito del governo sono state pubblicate due Faq (risposte alle domande frequenti) relative alle sanzioni. La prima ribadisce che «in caso di violazione dei più stringenti divieti di spostamento previsti dal Dpcm durante le prossime festività la sanzione applicabile rimane quella amministrativa, da 400 a 1.000 euro, in quanto prevista dall’articolo 4 del decreto-legge numero 19 del 25 marzo 2020».

 

cenone natale

La seconda chiarisce che «in caso di accertamento di una violazione alle prescrizioni dei Dpcm che non si ritiene motivato, la valutazione circa la sussistenza di motivi giustificativi, e in particolare quelli per le situazioni di necessità, rispetto alle variegate situazioni che possono verificarsi in ciascuna vicenda concreta, resta rimessa all’Autorità competente. Dunque il cittadino che non condivida il verbale di accertamento di violazione redatto dall’agente operante può pertanto fare pervenire scritti e documenti difensivi al Prefetto».

cenone natale

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME