dellutri berlusconi

VIVA VIVA LA TRATTATIVA! - NINO DI MATTEO: “MARCELLO DELL’UTRI VEICOLO’ LE RICHIESTE DEI MAFIOSI AL GOVERNO BERLUSCONI. ERANO RICATTI, RICHIESTE ESTORSIVE. È PROVATO CHE ANCHE OLTRE IL '92 CI FU UNA CORRELAZIONE TRA MAFIA E IL BERLUSCONI POLITICO” - NICOLA MANCINO: “MI HANNO DISTRUTTO, C'ERA MALANIMO NEI MIEI CONFRONTI: SE CI FU TRATTATIVA IO NON SAPEVO NULLA”

1 - NINO DI MATTEO: "IL GOVERNO BERLUSCONI SUBÌ I RICATTI DI COSA NOSTRA"

Estratto dell’articolo di R.Ar. per “la Stampa”

 

NINO DI MATTEO

[…] la scena è tutta per Di Matteo, protagonista con Antonio Ingroia («Lo ringrazio per quel che ha fatto») della prima fase dell'istruttoria e più volte minacciato e per questo guardato a vista da sette angeli custodi. È lui che fa infuriare Forza Italia.

 

La condanna di Dell'Utri, referente della trattativa a partire dal '94, getta nuove ombre su Silvio Berlusconi?

«Marcello Dell' Utri, secondo la sentenza, veicolò le richieste dei mafiosi al governo Berlusconi. Erano ricatti, richieste sostanzialmente estorsive: non mi sembra che siano stati mai denunciati. Dell' Utri fece da cinghia di trasmissione con il governo in carica nel 1994».

BERLUSCONI DELL UTRI

 

Significa che c'entra pure Berlusconi, che le indagini riaperte sull'ex Cavaliere a Firenze per le stragi del capoluogo toscano, di Roma e Milano, potranno avere nuovi impulsi?

«È provato il fatto che anche oltre il '92, cosa stabilita già dalla sentenza che ha condannato Dell'Utri per concorso in associazione mafiosa, ci fu una correlazione non più solo tra mafia e Berlusconi imprenditore, ma anche con il Berlusconi politico».

 

DELLUTRI, BERLUSCONI

Le indagini siciliane sull' ex Cavaliere sono state sempre archiviate, su richiesta delle Procure. E ora?

«La Corte d' assise di Palermo ha concluso un momento importante della lotta a Cosa nostra, che dev'essere contro l' ala militare della mafia ma deve anche recidere i rapporti e le infiltrazioni nello Stato. Occorreranno nuovi approfondimenti, c' è da indagare ancora. Credo e spero che ci sia lo stimolo per proseguire a tutti i livelli le indagini sulle stragi». …]

 

2 - NICOLA MANCINO: «MI HANNO DISTRUTTO MA ORA RISORGO SE CI FU TRATTATIVA IO NON SAPEVO NULLA»

Estratto dell’articolo di Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

Nicola Mancino

«Si può uccidere con le bombe, ma anche con le parole e loro me l'hanno ammazzato. Se non ci fossimo stati io, mia figlia e i nipotini non so che cosa sarebbe successo». Si commuove Gianna Mancino ripercorrendo questi cinque anni di processo contro suo marito Nicola, l'ex ministro dell'Interno accusato di aver mentito. Ma poi non riesce a contenere la gioia per l' assoluzione e gli passa il telefono.

 

Presidente Mancino si aspettava questa sentenza?

«Non poteva andare diversamente perché io ho sempre servito lo Stato e ho sempre combattuto in ogni modo la criminalità organizzata esponendomi in prima persona».

 

[…] L'ex ministro Claudio Martelli ha raccontato di essersi lamentato con lei, all'epoca al Viminale, proprio perché i carabinieri del Ros erano andati a parlare con Vito Ciancimino. Lei lo ha negato ed è scattata l'accusa di falsa testimonianza.

«La prima volta in cui Martelli ha parlato di questa circostanza ha detto "propendo per Mancino", solo in seguito è stato più netto, ma dopo aver parlato anche del mio predecessore Vincenzo Scotti. […]».

 

[…] Sta dicendo che c' è stato un accanimento personale?

giovanni falcone claudio martelli

«Sicuramente c' era malanimo nei miei confronti. Hanno detto che io non avevo coraggio. Io ho sempre stimato Scotti e non dico che non fosse un duro, ma io certamente non mi sono mai piegato a nessuno. […]».

 

[…] Era vicepresidente del Csm. Non crede sarebbe stato giusto dimettersi?

«Sarebbe stata una resa e invece, come si vede adesso, avevo ragione. Ma questo ha avuto comunque gravi conseguenze su di me che volevo difendere a tutti i costi lo Stato di diritto anche in questo modo. Sapevo che era un teorema e non potevo cedere. Mi hanno distrutto e ora risorgo. Per questo adesso ringrazio i giudici». […]

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...